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SPECIALE ONLINE, Igaming European Network: i nuovi equilibri nell'era della pandemia

23 maggio 2020 - 07:39

Enrico Bradamante, presidente di iGaming European Network, traccia un quadro dell'industria del gioco online, alle prese con modifiche operative e di business, ma anche con vecchi divieti.

Scritto da Redazione Poker

Tutti a casa, o quasi. Chi a lavorare, chi ad attendere, volente o nolente, che si possa riprendere la “normale” vita. Enrico Bradamante, presidente di iGaming European Network, nello speciale di Gioco News nel magazine di maggio, delinea gli scenari dell'online e mobile gaming anche alla luce dell'emergenza sanitaria che ha modificato radicalmente, almeno nel breve periodo, la quotidianità delle persone

“Dal punto di vista operativo, le aziende dell’online gaming si sono adattate molto velocemente allo smart working e nel giro di poche settimane hanno chiuso gli uffici e messo i idipendenti in condizioni di lavorare. I giocatori hanno più tempo e sono a casa molto più di prima, ma hanno anche meno soldi e la pandemia ha causato loro più incertezza sul futuro. Quei giocatori che scommettevano sullo sport adesso stanno esplorando nuovi prodotti (virtual sports, casino, poker, even eSports). Dal punto di vista business, i fatturati hanno subito un ribasso per l’industria in generale, con delle dinamiche diverse a seconda dei prodotti. Le scommesse sportive sono collassate completamente siccome sono chiaramente dipendenti dagli eventi sportivi. Altri prodotti classici come casino, poker, bingo sono in crescita, e altri prodotti nuovi / alternativi (ad esempio tipo e-sports e virtual sports) sono in forte crescita, seppure da una base relativamente bassa”.

Quanto è importante, soprattutto in questo momento, il concetto di gioco sicuro online?

“Il concetto di gioco sicuro è molto importante, e tutte le aziende responsabili sono allineate nel seguire tutte le direttive dei regolatori nei vari Paesi. In questo periodo c’è un rischio che con le persone a casa la maggior parte del tempo, quelle già predisposte e a rischio di ludopatia possano cadere più facilmente nel circolo vizioso. Per cui è estremamente importante che gli operatori siano vigilanti su questo aspetto, sia con il loro personale che con la tecnologia (intelligenza artificiale e non) per seguire i giocatori ed aiutarli lì dove ce ne sarebbe bisogno”.

Al di là dell'emergenza sanitaria, quanto è importante la multicanalità nel settore del gioco?

“La multicanalità nel settore del gioco è essenziale, e tutto quello che è associato all’online trarrà un forte impulso da questa emergenza. Vediamo già grandi aziende e gruppi presenti sul terrestre con marchi importanti che stanno accelerando i progetti online”.

Che cosa ne pensa dei limiti o divieti di pubblicità imposti in diversi Paesi europei, con l'Italia che ha fatto da apripista?

“Quello che vediamo è una reazione a motivazione principalmente politica, a mio parare eccessiva siccome tutti questi i mercati sono già regolati in maniera molto seria dai rispettivi regolatori. In Inghilterra e in Svezia, come in Spagna e Portogallo, hanno introdotto misure restrittive temporanee. In Lettonia hanno addirittura sospeso l’online gaming.
Il rischio vero è che queste misure spingeranno i giocatori a esplorare i mercati illegali/non-regolamentati, e quindi con tutti i danni e la mancanza di protezione per i giocatori stessi – tutte cose che i governi vorrebbero invece evitare. Inoltre, ciò chiaramente riduce il fatturato degli operatori, e quindi il gettito di entrate per i governi, in un momento in cui questi hanno in realtà bisogno di fondi supplementari per affrontare l’emergenza Covid-19”.

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