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Il Bitcoin si blocca nel mercato del poker online Usa

21 agosto 2014 - 09:05

Prime difficoltà per il Bitcoin nel mondo del poker online. Il fatto scatenante è di per sé piccolo e risolvibile ma sembra segnalare un problema di fondo ben più radicato e complesso da superare nel mercato del gaming online statunitense.

Scritto da Cesare Antonini
Il Bitcoin si blocca nel mercato del poker online Usa

Ed è la ragione per la quale i mercati degli Stati regolamentati come il New Jersey, Nevada e Delaware, stanno incontrando alcuni problemi con banche e istituti di credito e sistemi di pagamento online. Problemi che limitano i flussi di raccolta e che si fondano su erronee convinzioni da parte di alcune autorità: il gioco d'azzardo online in Usa è illegale.
E' la stessa motivazione che ha portato il sito Seals With Clubs a bloccare l'accesso ai servizi Bitcoin al sito Coinbase, uno dei principali punti di scambio delle monete virtuali. Coinbase ha comunicato che "si tratta di un Money Service Business regolamentato dalla divisione FinCen del dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti e secondo la legge Usa il gioco d'azzardo è illegale".

 

Convinzione erronea, ripetiamo, che ha messo in guardia anche i players di altri Paesi al di fuori degli Stati Uniti: "Non siamo in grado di fornire servizi per la vostra considerazione ai fini di qualsiasi tipo di attività di gioco d'azzardo".
Tra i 'prohibited businesses'del sito Coinbase ora c'è anche il gambling accanto a prostituzione, ricettazione, estorsione, contraffazione e altre attività illegali.
FinCEn in realtà aveva riconosciuto il Bitcoin dal maggio 2013. Strana la reazione di Coinbase che, eppure, ha al suo interno personaggi come Marc Andersen, l'informatico che ha scritto il primo browser internet e ha guadagnato una fortuna convertendolo in Netscape. Ora è nel cda di Facebook, Hewlett Packard ed eBay e in questi ultimi giorni erano in via di definizione trattative con PayPal e sempre eBay. Coinbase potrebbe diventare il processore di pagamenti per questi due importanti colossi dell'online. Evidentemente c'è il timore che qualche strana azione con un sito di gioco possa indispettire le autorità Usa e possano bloccare tutte le trattative più importanti.
Eppure PayPal ha recentemente dichiarato che sta prendendo in considerazione l'elaborazione delle transazioni di gioco online in Usa così come fa all'estero in mercati regolamentati. Quindi la convinzione di Coinbase che il mercato di gioco sia illegale è forse dettata più dalla voglia di non sbagliare un colpo nelle trattative che sta chiudendo più che dalla reale coscienza che sia proprio così.
Di fatto, però, uno dei pochi siti che accettava Bitcoin nel poker online al momento dovrà aspettare che si sblocchi Coinbase o, ed è la soluzione immediata, cercare un altro processor payment per sopperire a questo vuoto.

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