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La seconda 'ondata' di crescita del poker online in Europa e il boost del primo lockdown

24 novembre 2020 - 10:43

Crescita esponenziale per alcune poker room tra il primo lockdown nel 2020 e l'attesa di una 'seconda ondata' di boost. 

Scritto da Cesare Antonini

Secondo alcuni rapporti il poker e il gioco online in Europa hanno vissuto un boost a due o, addirittura, a tre cifre. E se per il Covid-19 gli Stati e gli amministratori di turno di mezzo Mondo continuano a sbagliare e a farsi trovare impreparati, noi abbiamo spesso detto, e lo confermano molti report, che il secondo boom del poker online è già in atto e non potrà far altro che crescere da questo lockdown autunnale a tutta la stagione invernale.

Alcune cifre riportate da GamingIntel evidenziano alcune sorprese e altre previsioni assolutamente in linea.

Da segnalare la crescita record di GGPoker che, però, ha vissuto una continuità pazzesca grazie al deal con le World Series of Poker che si sono trasferite su questa piattaforma per l’Europa e il resto del Mondo esclusi gli Stati Uniti d’America che hanno giocato su Wsop.com.  La percentuale narra di un più 208%, pazzesco. L’offerta è importantissima e c’è da pensare fino a quando questo sistema potrà reggere e alcuni Stati regolati potrebbero iniziare a dare la caccia a questo business importantissimo. Ma, per ora, i numeri danno ragione alla room rappresentata da Negreanu, Holz, Ramos ed Elky mentre Bryn Kenney, il player più vincente della storia dei tournament moderni ha lasciato la patch e la sponsorpship.

Si scende di molto ma, in valore assoluto e considerando la partenza da un’ottima base di dati come quella del network iPoker, il +62% registrato dalla piattaforma Playtech è un grandissimo risultato. La rete che in Italia ha oltre il 30% della quota di mercato ed è in continua crescita, dimostra affidabilità e “coltiva” bene le sue pool di players e si è legata ai brand più importanti in tanti Paesi diversi che utilizzano ormai il suo software.

Bene anche partypoker ma a livello internazionale visto che in Italia la room stenta a crescere e non è certo colpa del prodotto o dell’offerta ma della grande difficoltà di rosicchiare quote di mercato importanti in pool chiuse così come in quelle condivise tra pochi Paesi regolati.

Nonostante la cifra, più 7% non sia roboante come altre crescite, per un business come quello di PokerStars, ormai legato a quasi tutte legislazioni regolate e già leader mondiale, è comunque ottima.                        
Leggera crescita, pare un 2% in più, per 888Poker che opera anche nel nostro mercato.
Da queste stime buone nuove anche per l’Italia che sarebbe cresciuta finora del 18% nonostante la liquidità sia chiusa e relegata ai confini nazionali. Ottima crescita se si pensa che il trio Francia / Spagna / Portogallo è cresciuto di quasi il 30%.
Con i nuovi blocchi in atto in tutta Europa e la stagione invernale quasi alle porte, un boom nuovo o esteso per il poker online potrebbe essere sulle carte.

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