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Alampi (Figp): 'Hold'em sport mentale già nel 2010, unica via regolamentazione Match Poker'

30 dicembre 2022 - 13:44

Il presidente della Figp commenta il risultato ottenuto dalla federazione brasiliana World Poker Federation che dovrebbe cambiare poco gli scenari di regolamentazione.

Scritto da Ca
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"Ogni riconoscimento del Poker come disciplina sportiva è sempre e comunque una buona notizia ma in questo caso direi quasi una falsa notizia”. Isidoro Alampi, presidente della Federazione Italiana Gioco Poker, conferma la sensazione che abbiamo avuto alla lettura della notizia che il poker è stato riconosciuto come sport mentale dall’International Mind Sport Association (IMSA) grazie all’impegno di una federazione brasiliana: ma non era successa una cosa simile proprio grazie all’impegno di alcuni manager europei, tra cui la stessa Figp? “L'allora IFP (International Poker Federation) oggi IFMP (International Match Poker Federation), fu accolta nell'IMSA nel 2010 ma fu un vicolo cieco - spiega Alampi - il vero riconoscimento della disciplina sportiva giunse dal GAISF, vero vertice dello sport mondiale, nel 2017, ma solo quando la Federazione Internazionale guidata da Patrick Nally e a cui l'Italia aderisce con FIGP, si identificò come rappresentante unicamente di Match Poker, unica specialità che ha eliminato completamente l'alea dallo svolgimento del gioco”.
Come abbiamo esaminato nei mesi scorsi, tra l’altro, l’epilogo della regolamentazione del settore sembra essere solo uno per Alampi: “L'unico percorso legale di riconoscimento sportivo anche in Italia, è legato oggi a Match Poker”.

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