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Come cambiano le leggi sul gioco, in Campania e Sardegna distanziometro sotto la lente

18 gennaio 2020 - 08:24

Terza e ultima parte dello speciale di GiocoNews sulle Regioni che stanno vagliando la proroga o la modifica della propria legge sul gioco. Riflettori accesi su Campania e Sardegna.

Scritto da Fm
Come cambiano le leggi sul gioco, in Campania e Sardegna distanziometro sotto la lente

Mentre in Sicilia, unica regione italiana a non avere una propria normativa sul gioco, è stato annunciato l'approdo in Assemblea del disegno di legge in materia le vicine Campania e Sardegna pensano già alla modifica delle misure approvate solo pochi anni o mesi fa (nel secondo caso).

È dedicata a loro la terza e ultima parte dello speciale di GiocoNews sulle leggi regionali in via di cambiamento.


LA CAMPANIA, TEMPI BREVI? - L'inizio del 2020 potrebbe portare con sé l'approvazione della proposta di legge sotto esame in Campania, il testo unificato "Disposizioni per la prevenzione e la cura del disturbo da gioco d’azzardo e per la tutela sanitaria, sociale ed economica delle persone affette e dei loro familiari” presentato dai consiglieri regionali Graziano, Ciaramella, Casillo, Marrazzo, Daniele, Chianese, Amabile, Iannace, Alaia-Ricchiuti, De Pascale, Petracca, Longobardi, Di Scala-Beneduce, Cesaro, Russo, Paolino, Ciarambino, Viglione, Cirillo, Cammarano, Malerba, Muscarà e Saiello e approvato in commissione Sanità e Sicurezza sociale della Regione Campania.

Alla domanda "Che tempistiche ci sono?", la risposta del presidente della commissione, Stefano Graziano, è lapidaria: "Speriamo brevi", manifestando l'intenzione di non aggiungere una sola parola fino al sì definitivo alla normativa. Che dovrebbe vietare la nuova apertura di attività ad una distanza dai luoghi sensibili inferiore a 150 metri (calcolata dalle pareti degli edifici e da ogni punto del perimetro del luogo sensibile negli altri casi) e sospendere l'attività di gioco per 8 ore giornaliere, di cui 6 ore consecutive nel periodo notturno e di ingresso scolastico dalle 3 alle 9 e 2 ore nella fascia diurna di uscita dalle scuole, dalle 12.30 alle 14.30.
E tutelare, secondo le previsione dell'intesa Stato Regioni del 2017, gli investimenti già eseguiti e i livelli di lavoro nel settore, a patto che gli esercizi già esistenti siano dotati o si dotino, entro 240 giorni dall'entrata in vigore della legge, di una serie di requisiti e presidi volti a prevenire e contrastare il fenomeno del Dga: accesso selettivo all'offerta di gioco, con identificazione della maggiore età; videosorveglianza dell'area di gioco; comunicazione priva di messaggi di induzione al consumo di gioco; certificazione della partecipazione dei titolari delle attività ai corsi di formazione.
Staremo a vedere.
 
 
SARDEGNA, UN NUOVO DISTANZIOMETRO - Al di là del mare, sbarchiamo in Sardegna, dove ad essere sotto la lente è la proposta di modifica della legge - approvata nel gennaio 2019 (promossa dalla Giunta precedente) - del leghista Dario Giagoni.
Il cuore del testo è il criterio di misurazione del distanziometro di 500 metri, in linea d’aria e non per il "percorso pedonale più breve", come previsto finora. Ma non solo.
"La restrizione dei 500 metri – precisa il consigliere regionale – è valida solo per le nuove aperture e non per le attività già esistenti, poi stiamo valutando la riduzione del distanziometro sotto i 500 metri per i paesi sotto i 5mila abitanti.
Comunque sia, in caso di passaggio di proprietà poi si garantiscono le attività già in essere, tutelando quindi i posti di lavoro e anche l'economia collegata.
Ho incontrato alcuni proprietari di esercizi con offerta di gioco e so che sono d'accordo con noi, ci chiedono degli scaglioni tarati sugli abitanti delle varie città, quindi verificheremo la situazione dei 387 comuni dell'isola.
Il testo che abbiamo presentato è contro chi fa abusi, chi non rispetta i parametri; abbiamo solo rettificato un articolo della legge esistente, anche in virtù di casi nazionali, come quello riscontrato in Emilia Romagna, dove ha fatto scalpore una sala scommesse (di Cesena, Ndr) che ha cambiato il proprio ingresso per rispettare il distanziometro introdotto dalla legge sul gioco, in quanto vicina a una chiesa.
Noi siamo vicini a chi dà lavoro e fa girare l'economia, a chi fa le cose nel segno della legalità.
La legge degli inizi del 2019 è stata presentata dalla vecchia giunta di centrosinistra e non è stata mai attuata. Penseremo noi a varare il piano di prevenzione in materia di sanità previsto, il nuovo assessore farà le valutazioni necessarie per redigere tale piano. Ne parleremo dopo la Finanziaria, ma faremo di tutto per dare garanzie a quanti hanno investito in questo settore".
 

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