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Verso la ripartenza: slancio di consumi e servizi dall'autunno

20 marzo 2021 - 12:11

Gli esperti vedono la ripartenza dopo la pandemia: con crescita globale e rapida dopo l'estate 

Scritto da Redazione GiocoNews.it
Verso la ripartenza: slancio di consumi e servizi dall'autunno

Bisognerà attendere l'autunno per una vera e propria ripartenza dell'economia. Che sarà rapida e globale, ma non avverrà prima di quel periodo. E' lo scenario sul quale sembrano concordare i maggiori esperti intenrnazionali, fotografando la situazione di queste ultime settimane, con le campagne vaccinali che stanno cominciando ad accelerare, la capacità produttiva che sta aumentando e la fase iniziale di distribuzione e somministrazione dei vaccini, caratterizzata da incertezza e disorganizzazione, sta cedendo il passo a sistemi più solidi. Come scrive Michael Spence - professore emerito in Management presso la Business School dell'Università di Stanford, già Premio Nobel per l'Economia nel 2001 – in un articolo pubblicato su IlSole24ore, “la scala di queste campagne è enorme e ci saranno altri intoppi lungo il percorso, ma entro l’estate in Nordamerica, e probabilmente entro l’inizio dell’autunno in gran parte dell’Europa, la larga maggioranza delle persone sarà stata vaccinata”. In effetti, i numeri aggiornati al 15 marzo 2021 raccontano che Israele è a 106 dosi somministrate ogni 100 abitanti, il Regno Unito a 39, il Cile a 34, gli Stati Uniti a 32 e la maggior parte dell’Europa continentale circa a 10. Ma sono cifre in rapida crescita. Le quali fanno intendere che lo scenario più probabile è una rapida ripartenza nella seconda metà dell’anno e nel 2022.

“La ragione – scrive il professore - è che vedremo un’inversione, parziale e piuttosto rapida, delle curve di crescita a K (alcuni settori si espandono mentre altri si contraggono) oggi evidenti nelle economie colpite dalla pandemia: i settori che durante la crisi hanno volato (l’industria del digitale e quelle correlate) non invertiranno la tendenza, ma la loro crescita si attenuerà perché gli utenti non saranno più costretti ad avvalersi dei loro servizi”.
Contemporaneamente, i settori che durante la pandemia hanno dovuto chiudere del tutto o in parte i battenti vedranno allentarsi i vincoli. Importanti industrie di servizi come il commercio al dettaglio, il comparto alberghiero, lo spettacolo, lo sport e i viaggi ripartiranno.


Ed ecco quindi le buone notizie che riguardano, in teoria, anche il comparto del gioco, quale segmento del mondo del cosiddetto “entertainment”: “Un ritorno ai livelli normali di domanda, con la spinta che potrà venire da quella repressa, produrrà una fiammata di crescita nei settori depressi e nella performance economica”. Anche se non tutto sarà naturalmente rose e fiori. Anzi. “La disoccupazione calerà, anche se alcuni cambiamenti permanenti dei modelli di vita e di lavoro ridurranno l’occupazione in alcune aree. Qualunque forma assumerà la nuova normalità a New York o a Milano, è certo che la domanda di ristoranti sarà più bassa”. Peggio ancora, sempre stando alle previsioni di Spence, “L’economia pandemica produrrà un calo del numero di imprese nei settori più colpiti, nonostante gli imponenti programmi di spesa messi in campo dai governi”. Anche se “La riduzione transitoria dell’offerta, combinata con l’impennata della domanda, produrrà un temporaneo aumento dell’inflazione, ma non dovrebbe rappresentare un problema serio”.
Non siamo quindi lontani da una ripresa decisa dell’attività economica nelle economie avanzate, sulla scia di quello che già si è visto Cina e in alcune altre economie dell’Asia. La riapertura delle attività in settori di servizi ad alto impatto occupazionale farà da traino a questa ripartenza, sostiene il professore, che conclude dicendo: “I mercati anticiperanno tutto questo e ci saranno spostamenti nel valore relativo dei diversi settori, man mano che ci allontaneremo dalla pandemia. Le scuole torneranno a una didattica in presenza al 100 percento, ma provviste di strumenti digitali complementari che consentiranno di potenziare l’apprendimento e migliorare la capacità di reggere al prossimo impatto di questo tipo. Nella seconda metà del 2021 e per tutto il 2022 la dinamica a K dell’economia pandemica lascerà il posto a una ripresa a più velocità, stavolta guidata dai settori che comportano un contatto fisico”.
Le due aree di incertezza che restano, sia sul piano sanitario che su quello economico, sono il ritmo della campagna vaccinale nei Paesi in via di sviluppo e la cooperazione internazionale per accelerare il ripristino dei viaggi internazionali. Questo perchè, come ha sottolineato anche il chief economic advisor di Allianz Mohamed El-Erian, “nel nostro mondo interconnesso nessuno sarà al sicuro finché tutti non saranno al sicuro”. Ma secondo Spence sono ostacoli affrontabili. Ben venga un po' di ottimismo.

 

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