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Sarno - Rossi (Pd), Gap: ‘La Destra forza la mano e risponde alle lobby’

09 aprile 2021 - 17:10

Gli esponenti del Partito Democratico Sarno e Rossi sul Gap: ‘La Destra forza la mano e risponde alle lobby’.

Scritto da Ca
Sarno - Rossi (Pd), Gap: ‘La Destra forza la mano e risponde alle lobby’

“La destra dopo aver contingentato i tempi sul bilancio previsionale 2021 attiva una seconda forzatura sulla legge Leone sul Gioco d’azzardo patologico. La legge doveva passare prima in commissione con la fase delle audizioni esterne e invece Cirio e tutta la sua maggioranza per rispondere alle pressioni delle lobby richiama in aula il testo a partire da mercoledì prossimo cancellando così una promessa del Presidente del Consiglio Regionale Allasia, alle associazioni e realtà del territorio che dovevano essere ascoltare in commissione durante le audizioni. Perché? La destra ha paura del confronto?”. Ad esprimere questa posizione sulla legge regionale piemontese sono Domenico Rossi, vice-presidente Commissione Sanità e Politiche Sociali e Diego Sarno, portavoce Pd commissione legalità.

Secondo il Pd un nuovo studio di Ires Piemonte delle prime settimane del 2021 avrebbe confermato che grazie all'entrata in vigore della legge regionale del 2016 sul Gap in Piemonte “abbiamo assistito alla contrazione del gioco fisico, alla diminuzione delle somme giocate e dei soldi persi dai piemontesi, alla riduzione dei casi presi in carico dai servizi per le dipendenze e a un aumento del gioco online inferiore a quello del resto del paese, la maggioranza di centro-destra la vuole cancellare”.

La proposta della Destra “valorizza solo il fattore economico e cancella la tutela della salute, mentre cerca di spacciare per vere tante bugie su livelli occupazionali e gioco illegale. Il gruppo del Partito Democratico è indignato e con tutte le opposizioni, a partire da mercoledì, animerà con forza la più ferrea opposizione, anche con il sostegno di centinaia di associazioni e migliaia di cittadini, per fermare questo attacco alla salute dei piemontesi”, concludono Sarno e Rossi.

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