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Via il green pass: partono i ristoranti all'aperto, attende il gioco

12 febbraio 2022 - 11:38

Si va verso l'abolizione dell'obbligo di esibizione delle certificazione verde, partendo dai locali all'aperto, poi palestre, cinema e locali da gioco.

Scritto da Daniele Duso
Via il green pass: partono i ristoranti all'aperto, attende il gioco

Il Paese va verso la fine delle restrizioni. La prossima data importante sarà quella del 31 marzo, alla quale è fissato il termine dello stato di emergenza. Già da ieri, venerdì 11 febbraio, in tutte le regioni (anche se non in zona bianca) non è più necessario indossare le mascherine all'aperto, e sono state riaperte le discoteche, primi step della road map annunciata dal premier, Mario Draghi, per il via libera a tutti i settori produttivi, compreso quello del gioco

Il settore, colpito duramente prima da un anno di chiusure e poi, dal 6 agosto 2021, dall'introduzione del green pass, spera di vedere finalmente la luce e lasciarsi alle spalle un periodo che ha visto un crollo della raccolta, con un calo consistente anche per le entrate dell'erario.

Per ora, dunque, hanno riaperto i battenti le discoteche, altri locali fortemente penalizzati quanto quelli del gioco. Nel percorso a tappe previsto dal governo, sulla base delle indicazioni arrivate dai consulenti scientifici legate all’andamento epidemiologico, ci sono ulteriori allentamenti da qui al 31 marzo.

Un segnale incoraggiante è arrivato con le nuove regole sulla scuola (didattica a distanza ridotta a 5 giorni e vaccinati sempre in classe). Dopo lo stop alle mascherine all'aperto e la riapertura delle discoteche sarà la volta degli stadi, che dal 1° marzo potranno portare la capienza al 75 percento (dall'attuale 50 percento), che per la fine del campionato di calcio (quindi tra maggio e giugno) potrebbero tornare al 100 percento. Poi, come detto, si dovrà attendere il 31 marzo e, infine, il 15 giugno, quando invece finirà l’obbligo della vaccinazione per gli over 50.

Cosa cambierà dal 1° aprile? Si dovranno attendere le indicazioni del ministro della Salute Roberto Speranza, me per questa data potrebbe esserci l’addio alle mascherine al chiuso. Nel frattempo, come ha indicato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, "dal mese di marzo si può prevedere un allentamento del Green pass, graduale, partendo magari, ovviamente, dai luoghi all’aperto" (e quindi ristoranti e piscine all’aperto, stadi e sport di squadra), per i quali potrebbe bastare il green pass base, quello che si ottiene anche con il tampone. Lo stesso che oggi è sufficiente per negozi, banche e uffici postali, ai quali dunque entro marzo forse potremmo accedere liberamente.

Via via si arriverà all'abolizione della certificazione verde, ma con cautela. Dopo il 31 marzo potrebbe arrivare intanto il via libera dalle mascherine per l'accesso ai mezzi di trasporto, almeno per quelli cittadini, e in parallelo anche per i locali al chiuso, dai cinema ai teatri, dai musei ai ristoranti, ai locali da gioco. Solo dopo questa data, quindi, potrebbe esserci un graduale ritorno alla normalità e, forse, un ritorno anche ai livelli pre-crisi per gli operatori, in termini di clienti e di livelli di raccolta, tenendo conto dell'impatto fortemente negativo che - come abbiamo più volte documentato - le restrizioni hanno avuto sull'andamento dei locali.

Fino a giugno pare rimarrà l'obbligo di esibizione del green pass per accedere alla maggior parte delle attività, dai ristoranti al chiuso alle discoteche, ai locali da gioco. Per questi, come per tutti gli altri luoghi di lavoro, nel frattempo, a partire dal 15 febbraio sarà necessario il super green pass per poter accedervi ed esercitare la propria professione. L'obbligo proseguirà sicuramente almeno sino al 15 giugno, data in cui scade, almeno per quel che si ricava ora dalle poche informazioni disponibili, l'obbligo di vaccinazione per gli over 50 italiani e stranieri residenti in Italia.

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