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Piemonte, lavoratori del gioco in audizione: 'Tutelare occupati'

24 luglio 2018 - 13:18

Audizione al Consiglio regionale del Piemonte dei lavoratori del gioco, Luca Cassiani (Pd) chiede esenzione da legge Gap per apparecchi attivi prima di entrata in vigore.

Scritto da Redazione
Piemonte, lavoratori del gioco in audizione: 'Tutelare occupati'

Rivedere in parte la legge, almeno per permettere di lavorare a chi già da prima operava in questo settore, in quelli che soltanto in seguito alla legge sono diventati “luoghi sensibili”, e giacché gli apparecchi rappresentano solo il 24 percento del comparto in termini di fatturato, ma sono il 70 percento dell’occupazione.

Queste le richieste avanzate dai lavoratori del gioco legale ricevuti nella mattinata di oggi, martedì 24 luglio, in Consiglio regionale del Piemonte dal presidente Nino Boeti, dalla vice Angela Motta, dal componente dell’Ufficio di presidenza Giorgio Bertola e dal presidente della terza Commissione Raffaele Gallo. All’incontro erano presenti numerosi consiglieri.

I lavoratori in precedenza avevano già manifestato sotto Palazzo Lascaris, e lo stesso Boeti era sceso in strada ad ascoltare la loro voce assumendo l’impegno di ascoltarli in audizione.
 
 
I vari interventi hanno voluto spiegare come questa legge abbia messo in ginocchio l’intero settore. Dal 20 novembre scorso a oggi una novantina di persone sono state licenziate, altre lo saranno nei prossimi mesi. Sono state stimate cinquemila unità coinvolte dal provvedimento in tutto il Piemonte.
 

In Piemonte la nuova legge regionale interessa un comparto che supera i diecimila posti di lavoro. “Non si cura la malattia con i divieti e non si aiutano i disperati creandone altri per questo chiediamo alla politica di aiutarci attuando norme preventive a tutela delle persone malate, garantendo la sopravvivenza del settore”, hanno concluso i lavoratori.
 
BODINI (WINMATICA): "ATTENZIONE AD APPARECCHI ILLEGALI" - Fabio Bodini, tecnico di Winmatica e richiedente dell'audizioni ricorda a Gioconews.it. "Ho riferito al Consiglio che nella mia esperienza di tecnico esattore ho verificato nei locali la presenza di diversi apparecchi illeciti, dannosi non solo per le mancate entrate per l'erario (in quanto non collegati alla rete Adm) ma anche per i giocatori in quanto spesso contraffatti a livello di software. Quindi in chiusura del dibattito ho chiesto ai consiglieri chi si assumerà le responsabilità del lavoro di imprenditori e relativi dipendenti nel caso in cui non ci fosse una soluzione tempestiva del problema: ci hanno risposto che avrebbero esaminato la questione ma non hanno saputo rispondere alla richiesta di fornire delle tempistiche precise.
Restiamo in attesa di avere un riscontro circa le richieste di modifiche della legge". 
 
 
LA STORIA DI VERA - "Chiediamo la tutela del nostro posto di lavoro, perché non ci sono lavoratori di serie A e di serie B. Chiediamo ai nostri amministratori, che abbiamo votato, ed al Governo di non far finta di niente, di non comportarsi come se non esistessimo. Ai dipendenti piemontesi è stata messa 'una corda al collo', viviamo una situazione diversa dalle altre regioni", spiega Vera, che lavora da 15 anni nel settore, da 10 per la stessa azienda. Nel corso dell'incontro di questa mattina "abbiamo fatto presente che siamo in bilico, che molti sono già stati licenziati e presto lo saremo tutti. Parliamo di persone che hanno famiglie da mantenere, e gli stessi problemi che hanno tutti i lavoratori. Siamo cittadini italiani, come tutti, lavoratori che hanno diritti. Noi ci impegniamo alla legalità perché siamo lavoratori del settore legale e tuteliamo la legalità". L'augurio è che "qualcosa cambi, sospendendo la legge, magari raccogliendo dati sull'efficacia o meno della legge stessa. Noi sappiamo che questo provvedimento non è efficace, che sono subito rispuntati apparecchi illegali. I rappresentanti del Consiglio ci hanno ascoltato con attenzione, hanno capito bene i nostri problemi e le nostre difficoltà. Sanno che anche noi abbiamo dei diritti. Voglio ringraziare il presidente del Consiglio regionale, che ci ha ascoltati, e possiamo dire di essere fiduciosi. Abbiamo chiesto una risposta a breve, perché la situazione è già seria".
 
 
L'INTERVENTO DI AS.TRO - Nel corso dell'incontro è intervenuto anche Mario Negro, presidente onorario dell'associazione As.Tro: "Abbiamo un elenco di 1.300 persone che rischiano il loro posto di lavoro, e ci sono 140 persone che purtroppo sono state già licenziate. In questi anni abbiamo lottato per avere una regolamentazione di questo settore, e ora purtroppo ci troviamo penalizzati".
 
 
 
CASSIANI (PD): LEGGE SIA VALIDA SOLO PER NUOVE INSTALLAZIONI" - Sull'audizione di oggi e l'attuazione della legge piemontese sul Gap dice la sua a Gioconews.it anche il consigliere regionale del Pd Luca Cassiani. "Sono determintao a fare un emendamento che non vuole sconvolgere la legge ma mettere un punto fermo: facciamo una fotografia degli apparecchi in funzione a novembre 2017 e da lì impediamo che ci siano nuove installazioni; quindi da un lato si blocca il numero degli apparecchi, secondo lo schema di accordo per il riordino siglato in Conferenza Stato-Regioni, e dall'altro si consente alle aziende di riconvertirsi o agli esercizi pubblici di pensare che non possono gestire una quantità di macchine pari a quella attuale. La Regione Piemonte ha fatto la normativa vigente con un intento positivo che però si è trasformato in un obiettivo non raggiunto né nei numeri, né nelle azioni a contrasto del Gap che dovevano essere fatte nelle scuole, ad esempio. Di fatto, si è realizzato solo un effetto espulsivo a causa del distanziometro, distruggendo un settore importante come quello del gioco legale che in Piemonte dà lavoro a circa 5mila persone. Molti hanno già perso il posto e molti lo rischieranno dal maggio 2019 con l'estensione del divieto anche alle Vlt. Il tutto in contrasto con quanto accade in altre regioni che pur avendo messo in campo leggi stringenti in materia consentono di svolgere l'attivita a chi aveva concessioni già in essere. Ho chiesto un'audizione del Comando della Guardia di finanza per conoscere l'entità dei sequestri di macchine fin qui operati, l'ammontare dell'evasione fiscale per mancato collegamento alla rete Adm e tutto ciò che comporta l'attività di prevenzione e repressione del crimine legato al gioco illegale; dovrebbe tenersi fra la fine di luglo e i primi di settembre. Stessa forbice temporale per il mio emendamento sulla legge vigente che verrà inserito nel decreto Omnibus in discussione prima in commissione e poi in Aula".
 
 
IL COMMENTO DI BOETI - Dopo aver ascoltato le testimonianze dei lavoratori auditi, il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Nino Boeti, ha commentato: "Il Consiglio valuterà quanto ascoltato oggi. Governare vuole dire assumersi sempre la responsabilità delle scelte fatte perché questo vuol dire governare. Quindi la commissione valuterà le questioni che devono essere affrontate ed eventualmente modificate ma ci sono competenze da rispettare".
 
 
ITALIA NORD GIOCHI: "PIENA ATTUAZIONE LEGGE" - Nell'ambito della stessa audizione sono stati ricevuti anche i rappresentanti della delegazione di Italia Nord Giochi che hanno chiesto di dare piena applicazione alla legge regionale sul Gap chiedendo di sostituire le slot machine e le altre forme di gioco d’azzardo con giochi di puro divertimento. In particolare, il delegato Gino Gaude ha chiesto che il Consiglio regionale non faccia passi indietro.“È importante combattere il gioco d'azzardo, basato sulla ‘robottizazione’ dei giocatori illusi da false promesse di vincite - ha affermato - e sostituirlo con l’installazione di macchinette che propongono giochi liberi, leciti e capaci di coinvolgere e stimolare le reali abilità dei giocatori nel rispetto delle leggi dello stato e del Codice penale”.
Al termine dell’incontro Gaude ha consegnato alla vicepresidente una ricca documentazione che verrà esaminata dalle Commissioni Lavoro e Sanità.
 
 

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