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Fallacara (Acogi): 'Scommesse, antieconomicità Bando Monti'

21 marzo 2017 - 09:43

Rossana Fallacara, presidente Acogi, commenta l'ordinanza del tribunale di Trani che annulla sequestro di un'agenzia Betsolution4U per l'antieconomicità del Bando Monti.

Scritto da Redazione
Fallacara (Acogi): 'Scommesse, antieconomicità Bando Monti'

“In base a ciò che accade di solito, il carattere non oneroso di una cessione forzata contrasta con il criterio di proporzionalità quando l’obiettivo di continuità dell’attività autorizzata di raccolta di scommesse potrebbe essere conseguito con misure meno vincolanti, e meno antieconomiche anche in ragione dei complessivi investimenti strumentali al fine operati. Sono aspetti interessanti, quelli evidenziati dal Tribunale tranese che, unitamente all’ordinanza di annullamento, aprono il varco ad una serie di eccezioni difensive che saranno sottoposte al vaglio del giudicante competente nel procedimento penale nel quale l’ex titolare del centro è tenuto a difendersi". 

Con queste parole Rossana Fallacara, presidente Acogi - Associazione italiana dei consumatori e degli operatori del gioco onlus e difensore di fiducia - commenta l'ordinanza con cui il Tribunale del Riesame di Trani si è pronunciato sull’antieconomicità del Bando Monti annullando il sequestro probatorio di un’agenzia affiliata alla società Betsolution4U Ltd, dopo la sentenza della Corte di Cassazione, che lo scorso novembre aveva rinviato la questione per un nuovo esame al tribunale di merito. 

Il tribunale del riesame di Trani richiamando una serie di presupposti fattuali ricorrenti nel caso esaminato, afferma la liceità dell’agenzia barlettana precisando che “non integra il reato di cui all’art. 4 della L. 401/89 la raccolta di scommesse in assenza di licenza di pubblica sicurezza da parte di soggetto che operi in Italia per conto di operatore straniero cui la licenza sia stata negata per illegittima esclusione dei bandi di gara e/o mancata partecipazione a causa della non conformità del regime  concessorio
interno agli artt. 43 e 49 del Trattato CE”.
Il Tribunale di Trani inoltre, relativamente alla clausola contenuta nel Bando Monti di cessione a titolo non oneroso dei beni utilizzati nella raccolta di scommesse, nel rispetto delle garanzie comunitarie richiamate dalla Suprema Corte di Cassazione conclude per l’annullamento del decreto di sequestro probatorio, in ragione della sproporzione della misura cautelare.
 

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