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Andriukaitis (Ue): 'Dipendenza da videogame riconosciuta, misure diverse in campo'

14 agosto 2018 - 07:48

L'Ue supporta gli Stati membri nella gestione e contrasto della dipendenza da videogiochi. Lo sottolinea il commissario europeo, Andriukaitis.  

Scritto da Redazione
Andriukaitis (Ue): 'Dipendenza da videogame riconosciuta, misure diverse in campo'

 

"La Commissione Ue è a conoscenza del fatto che l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha incluso il disturbo del gioco come condizione diagnosticabile nell'undicesima edizione della classificazione internazionale delle malattie". Lo sottolinea il commissario Vytenis Andriukaitis, nella sua risposta all'eurodeputata Nadine Morano (Ppe), la quale aveva presentato un'interrogazione sulla dipendenza da videogame.

"Il rapporto 'Prevenzione dei comportamenti di dipendenza' pubblicato dall'Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze copre anche le dipendenze comportamentali, come il gioco d'azzardo, e include misure e raccomandazioni sulla prevenzione.

Le misure per prevenire e trattare questo tipo di dipendenza sono di competenza degli Stati membri. La Commissione li supporta ad esempio attraverso l'azione preparatoria 'Adocare' che ha valutato i problemi che gli adolescenti possono incontrare quando si tratta di nuove tecnologie, tra cui l'uso di Internet, i giochi, l'uso di telefoni cellulari, la dipendenza dai nuovi media, il cyberbullismo e il sexting.

Inoltre, la Commissione ha recentemente lanciato il portale delle migliori pratiche con l'obiettivo di individuare, diffondere e trasferire le migliori pratiche per sostenere gli Stati membri nel conseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile dalle Nazioni Unite (in particolare l'obiettivo 3.4) e dall'Oms sui nove obiettivi sulle malattie non trasmissibili. Questo portale è un 'one-stop shop' per la consultazione delle migliori pratiche e per la loro valutazione. Sono ben accolte tutte le pratiche nel campo della promozione della salute, della prevenzione delle malattie e della gestione delle malattie non trasmissibili, comprese quelle per impedire la dipendenza da videogiochi".

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