Ferro (New Asgi): 'Filiera unita in difesa dell'amusement'
20 settembre 2018 - 15:28
Il presidente New Asgi, Vanni Ferro, illustra i progetti sul disciplinare di prodotto per le sale amusement e lo studio universitario sugli effetti delle ticket redemption.
Scritto da Fm
Non si ferma l'impegno della New Asgi, associazione che riunisce gli operatori specializzati nel solo gioco per l'intrattenimento delle famiglie, in difesa delle ticket redemption, colpite dal divieto di utilizzo per i minori secondo la normativa dell'Emilia Romagna e di altre regioni. Dopo l'incontro con i rappresentanti della giunta, che a breve dovrebbe approvare una specifica delibera attuativa sul tema, gli operatori del gioco senza vincita in denaro si sono confrontati a Portogruaro oggi, 20 settembre, insieme al presidente di Sapar Service, Paolo Dalla Pria, e al segretario del Consorzio Fee (Family Entertainment Expo) Marcello Mantica.
Sotto la lente, due progetti, che racconta a Gioconews.it il presidente di New Asgi, Vanni Ferro. "Di fronte ad un pubblico numeroso, attento e un po' preoccupato, abbiamo presentato le nostre idee. Un tavolo unico delle associazioni del settore del puro intrattenimento per lo sviluppo di un disciplinare di prodotto che possano adottare le sale con giochi senza in vincita in denaro, destinate solo alle famiglie.
In parallelo, abbiamo affidato all'università Roma Tre uno studio indipendente, della durata di un anno, sugli effetti delle ticket redemption. Vogliamo monitorare il comportamento dei giocatori per capire se possono portare davvero all'azzardopatia come sostenuto da alcuni politici, pur senza dati scientifici alle spalle. Se dalla ricerca dell'Università emergeranno criticità ne prenderemo atto e apporteremo i correttivi necessari".
Per sostenere i due progetti, Ferro chiama a raccolta il mondo dell'amusement. "Le prime due fasi del progetto con l'università Roma Tre e lo sviluppo del disciplinare di prodotto sono già stati finanziati da Fee, Sapar e New Asgi, ma ora stiamo cercando di raccogliere ulteriori fondi attraverso gli operatori della filiera per completare le altri parti del progetto, che nel suo cronoprogramma ha la durata di un anno".