Confrontare un mese rispetto allo stesso dell’anno precedente solitamente, come sempre scrivo, non significa alcunché nel modo più assoluto, ma oggi ho trovato chi mi ha fatto, motivandolo, cambiare idea.
La sala Diamond di San Marino fa registrare, nel mese di gennaio, una diminuzione di proventi e, parimenti, di presenze dell’11 percento circa.
La differenza tra i due periodi considerati, come giustamente fa notare il direttore generale e amministratore delegato del “casinò” sammarinese Salvatore Caronia, consiste, anche per chi scrive, nel fatto che lo scorso anno è stato presente un importante torneo di poker che quest’anno non si è ripetuto.
Ora, come lo stesso Caronia può, credo, pacificamente certificare, non possiamo omettere che i tornei di poker non arrecano solitamente incremento di utili ma solamente ricavi ai quali, debitamente, dobbiamo sottrarre i relativi costi.
In buona sostanza non mi pare possibile omettere i benefici dal punto di vista turistico in generale ma, allo stesso tempo, rammento che tra i premi, forse per il 55/60 percento e l’organizzazione 30 o 35 percento, rimane ben poco da considerare attivo e che i servizi potrebbero pareggiare.
Chiaramente a commentare il risultato di un mese che non ha mai indicato nulla, se non nel caso in discorso, un elemento positivo e da tenere debitamente in considerazione lo troviamo nel numero dei clienti nuovi. Questo, a mio parere, nasce dalla continua osservazione del mercato dell’azzardo fisico, delle presenze, dalla concorrenza italiana e di oltre confine, del divieto di pubblicità ma, ancor più, della prepotente presenza dell’online in specie per i giochi da casinò. Mi permetto dunque un suggerimento.
Certamente è possibile notare nella politica produttiva della Sala Diamond una tendenza notevole alla diversificazione non tanto nell’offerta di giochi quanto in manifestazioni e avvenimenti collaterali mirati.
Alla luce dell’esperienza, maturata in tantissimi anni con incarichi amministrativi e tecnici, che mi ha permesso una profonda conoscenza dello specifico ambiente, sia dal punto della gestione che del controllo della produzione ivi compresa l’organizzazione del lavoro, provo a indicare il dedicarsi, tramite una adeguata diversificazione dell’offerta di gioco, all'innata curiosità del giocatore e indispensabile per attivare motivo di attrattiva.
Non ci si deve preoccupare dell’investimento e relativo ritorno, perché procedendo in tempo alla multifunzionalità del personale addetto ai giochi l’esito positivo è una certezza.
Per quanto mi è dato conoscere sulla Sala Diamond, relativamente a servizi, professionalità e ambiente, non sarei minimamente preoccupato per l’istruzione degli impiegati a esercitare nuovi giochi data la ampia e completa cultura degli eventuali istruttori in loco.