Casinò e controlli, la convergenza tra concessionario e concedente
L'analista di gaming Mauro Natta torna sul tema dei controlli nei casinò, evidenziando il ruolo e la converrgenza di concessionario e concedente.
Scritto da Mauro Natta
Finalmente mi sono reso perfettamente conto del perché mi ritrovo spesso a scrivere del controllo susseguente sulla regolarità del gioco e degli incassi nei casinò come se dovessi procedere all’analisi dei ricavi lordi derivanti dai tavoli.
Ormai, dopo tante dimostrazioni rileggendo quanto mi sono dilettato a scrivere, posso, con assoluta convinzione, addebitare il mio comportamento al fatto di aver avuto incarichi sia in campo amministrativo sia tecnico. La convivenza di due esperienze mi hanno ampiamente assicurato che nell’argomento in parola mi trovo a ragionare, forse per l’esperienza dopo il 2000 quando sono andato in pensione rimanendo nel settore di attività, sotto due vesti: quella del gestore e del controllore.
Sicuramente qualcuno troverà, se non strana, bizzarra la mia precedente conclusione che, invece, cerco di chiarire immediatamente facendo riferimento al compito delle due figure richiamate.
È chiaro ed evidente che entrambi devono preoccuparsi della natura giuridica delle entrate; chi per il fatto che la gestione prevede il controllo dei ricavi e dei costi e chi perché del controllo, certificante la congruità del risultato, non può farne a meno.
Entrambi, a ben vedere, ottengono un identico risultato, agendo mirando al raggiungimento di un dovere specifico, iniziando da un'altrettanto specifica metodologia di lavoro. Se una certa inclinazione rivolta a ottimizzare i costi, un'attenzione mirata alla ragionevolezza dei costi con riguardo alla loro formazione e struttura formano una esigenza della gestione, è innegabile che alla formazione del risultato del gioco concorrono i rappresentanti delle due parti in causa: concedente e concessionario.
Indubbiamente le esigenze della gestione vanno obbligatoriamente ancora avanti mentre quelle del concedente possono pacificamente considerarsi esaurite allorché il conteggio del risultato netto e delle mance del tavolo è fatto e regolarmente verificato. Tutto questo solitamente avviene con la collaborazione interessata dell’altra parte in causa: i dipendenti tecnici di gioco.
Non si può minimamente dubitare che al conteggio del risultato netto sono presenti chi rappresenta concedente e concessionario, controllano la dotazione iniziale, l’esistenza finale e i contanti cambiati dai giocatori rinvenuti nella apposita cassetta ed eventuali aggiunte nei giochi di contropartita; la cagnotte nei giochi di circolo e in entrambi le mance tavolo per tavolo.
Ed ecco che il rapporto mance/introiti, contanti/introiti nei giochi di contropartita e, per il gestore, dalle ore tavolo, il rendimento per ogni singolo, l’incidenza di ciascun gioco sul totale degli introiti netti giornalieri e altre indicazioni che possono scaturire dalla qualità e quantità dei gettoni.
Mi pare di aver dimostrato la reale possibilità che a due tipologie di controllo in quanto diversamente finalizzate in definitiva analisi possono avere un inizio perfettamente identico.