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Cavalleri: 'Bando Casinò Campione, mio punteggio decurtato in eccesso'

30 novembre 2023 - 15:24

Riccardo Cavalleri puntualizza ulteriormente i motivi di contestazione della valutazione dei suoi titoli al bando indetto dal Casinò Campione.

Scritto da Amr
foto AdmComSRL su Wikipedia

foto AdmComSRL su Wikipedia

“Non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire”. Scomodando un noto proverbio, Riccardo Cavalleri, che aveva partecipato al bando indetto dal Casinò Campione in vista dell'assunzione di 174 dipendenti, ribadisce che "non si contesta la decurtazione dei punti sui titoli, come da bando (servizio prestato alle dipendenze di Casinò terrestri nell’ambito della Comunità europea), ma la decurtazione dell’eccesso del punteggio, 4,5 punti a discapito dei 3: nel bando è specificato chiaramente che lo svolgimento di mansioni riconducibili a quelle delle categorie dei posti messi a concorso, sarà valutato in ragione di 1 punto per ogni anno lavorato, e tale proposito la mia esperienza lavorativa pregressa era stata di 2 e otto mesi nella sicurezza del Casinò Lugano Sa".

Cavalleri contesta poi "l'evasiva risposta, avvenuta dopo mie insistenti richieste e non nei tempi prestabiliti così da poter impugnare la decisione mediante un eventuale ricorso. Il punteggio in eccesso di 1,5 (peraltro mai giustificato) ha penalizzato la mia graduatoria; se mi fossero stati decurtati i 3 punti (e non 4,5) dopo l’erronea attribuzione, avrei totalizzato 22 punti al pari di altri candidati e probabilmente la mia posizione sarebbe stata diversa in ambito assunzioni presso la Casa da gioco".

Inoltre, precisa ancora Cavalleri, "l’attuale direzione non può dirsi del tutto estranea alle problematiche attuali che avvolgono lo stato della casa da gioco" in quanto "ha ereditato il compito, dalla precedente, di sostenere al meglio l’andamento della stessa". E invece, prosegue, "non solo non si è proceduto con le assunzioni previste dal piano concordatario, ma addirittura non si è proceduto alla sostituzione di quelle figure che per vari motivi sono dall’apertura ad oggi uscite dalla casa da gioco, problematiche peraltro esaltate più volte dalle organizzazioni sindacali, senza avere delle certezze concrete a riguardo.
Il mio esposto alla procura è un atto dovuto per difendere la mia immagine e tutelare i miei diritti di onesto lavoratore professionista, affichè venga fatta chiarezza sui fatti", conclude.

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