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Campione d'Italia, polemiche e attese nella lunga estate calda

22 agosto 2022 - 15:51

La riapertura del Casinò di Campione non risolve tutti i problemi dell'enclave, che sta vivendo un'estate di attesa e di polemiche.

Benvenuto Casinò Campione d'Italia. La riapertura di gennaio del Casinò dopo un'assenza che si protraeva dal luglio del 2018 non ha tuttavia risolto tutti i problemi dell'enclave, che sta vivendo un'estate caratterizzata dall'attesa. Innanzitutto, anche se non dovrebbero esserci particolari problemi, dell'assemblea dei creditori, chiamati ad approvare il piano concordatario già ammesso dal tribunale di Como, e poi la nuova udienza in Corte dei conti, chiamata a decidere in appello sul ricorso che il Comune ha presentato contro la bocciatura del suo piano di riequilibrio finanziario pluriennale. E questo, anche se l'ottimismo è d'obbligo, pare un passaggio più delicato.

Su questo scenario in divenire, si collocano gli attuali problemi che investono la comunità, e che in alcuni casi hanno un sapore di deja vu. Per esempio, torna d'attualità il costo dei dipendenti comunali: certamente si è fortemente ridotto, visto che la pianta organica, a causa della dichiarazione di dissesto dell'ente (sempre datata 2018), è stata ridotta da oltre 100 agli attuali 13 (con altre assunzioni a tempo indeterminato in arrivo), ma il costo pro capite suscita ancora interrogativi, visto che si parla di circa 9mila euro netti al mese in media, una cifra decisamente elevata pur considerando il più alto costo relativo della vita nelle zone di frontiera, in quella campionese più che mai, e che porta a una spesa annuale per il personale di circa 2,3 milioni di euro. Non manca poi il ricorso a incarichi di collaborazione esterna, oggetto negli ultimi anni di diversi interventi legislativi finalizzati a contenerli il più possibile e a limitarne la durata nel tempo, e la dipendente che deve essere reintegrata sul posto di lavoro dopo aver impugnato con successo il suo licenziamento.

Alti costi cui, lamentano in molti, non corrispondono servizi adeguati, tipo la manutenzione del verde e dei bagni pubblici, oggetto di numerose lamentele qualche settimana fa e che non è ancora ottimale. Alti costi cui si aggiungono quelli che si sono deliberati, per esempio, disponendo una perizia per stabilire il valore della motovedetta che dovrà essere ceduta all'Autorità di bacino, anche se in realtà il perito incaricato dal tribunale aveva già fatto una sua stima con l’accordo del Comune e l'Adb ha già provveduto a pagare la somma disposta, 20mila euro. Ben venga, vista l'esigenza di fare cassa, il cercare di valorizzare i propri beni, ma in questo contesto c'è da segnalare come nei mesi passati 19 pistole di dotazione del corpo della polizia locale campionese (dove fino a quattro anni fa lavoravano 25 agenti) sono state vendute all'asta per 600 euro complessive, quindi a meno di 32 euro ciascuna senza alcuna stima. C'è da sperare che, ormai trascorse le ferie estive, la macchina politica del Comune torni al suo pieno funzionamento, in vista degli appuntamenti autunnali e tenendo presente che in un territorio così piccolo tutto si tiene, e dunque l'ottimale funzionamento del Comune ha dirette e benefiche conseguenze anche sull'attività del Casinò, e viceversa.

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