Casinò alla sfida dell'online: diversificazione offerta prima alleata

Forse qualcosa si sta muovendo a Campione d’Italia, si sono resi conto che l’offerta attuale non può portare tanto lontano e, probabilmente, quello che credo di aver notato tempo addietro non era distante da ciò che si sottolinea oggi.
La tabella che segue riporta i dati relativi al mercato nazionale. I risultati del 2017 e del 2019 sono in sequenza per meglio notare la differenza quando Campione era chiuso e lo è rimasto sino al 26 gennaio 2022.

In ultimo le singole voci dei giochi da tavolo relative a 2017, 2018 e 2022.

Segue con le quote di mercato:

Per quanto all’incidenza dei proventi slot sul totale si rileva per il 2017 il  70,37, per il 2018 il 70,50 e per il 2022 il 68,06 percento.

Volendo ricavare un dato statistico che può anche avere una sua utilità pratica possiamo osservare il rapporto tra introiti e presenze:

A un primo impatto si potrebbe notare, dalla osservazione delle quote di mercato, la differenza tra il 2017 ed il 2022. Una buona parte di queste penso dipenda dall’offerta limitata dalla scarsità rispetto all’anno di paragone delle entrate derivanti dal poker e alla mancanza i tornei di poker che in passato hanno goduto di una certa attrattiva se mettiamo a confronto le risultanze del 2017.

Ma non si potrebbe non evidenziare l’assenza, nel 2022, dello chemin de fer che, stante il discreto andamento del punto banco che si avvicina al 2017, lascia pensare bene in merito ad una reintroduzione di un gioco che un tempo era classificato come il fiore all’occhiello di un casinò.

Esiste una buona probabilità che la clientela di élite appassionata dello chemin de fer frequenti ancora le case da gioco, sicuramente trattasi di un numero inferiore a quello di un tempo che, forse, trova soddisfazione oltre frontiera o nell’online dove i giochi da casinò hanno raggiunto quote elevate di preferenza.

Non vorrei essere accusato di rivoltare il coltello nella ferita, non è assolutamente il mio intento ma, le differenze tra il 2017 ed il 2022, in una analisi velocissima che non può usufruire di molti riscontri in loco, non posso che evidenziarle per sommi capi:

Che corrispondono rispettivamente a – 52,09 nei giochi da tavolo, a – 57,03 nelle slot ed a – 55,56 percento nel totale. Aggiungo, in quanto doveroso, che il 2022 è stato lavorativo per pochi giorni in meno a gennaio e, in particolare, dal primo al 21 gennaio.

La curiosità è un mio difetto, lo ammetto; l’argomento in discorso mi ha cagionato una domanda alla quale tento di rispondere: chi pare, forse solo a me, ha  beneficiato, della temporanea chiusura del casinò di Campione?

Innanzi tutto ho verificato la differenza, nel mercato nazionale, tra il 2017 e il 2022 in cui, il 22 gennaio, ha riaperto la casa da gioco di Campione d’Italia. 
Si tratta di 5.908.109 per i giochi da tavolo (- 5,82%), di 27.108.626 per le slot - 14,87%) e per il totale – 33.016.735 (11,63%).
Gli importi relativi a Campione sono evidenziati nella precedente tabella.

Sono poi passato ad esaminare le risultanze. dal 2019 al 2022 per le rimanenti case da gioco italiane:

Non vorrei annoiare ed allora sarò il più possibile riassuntivo:
Poker in crescita a Saint Vincent e Venezia, roulette francese in leggerissimo calo a Venezia, ivi compresa la fair; a Saint Vincent è in esercizio solo la fair. Lo chemin de fer pare continuare la presenza a Venezia e il blac jack mi sembra non esercitare la stessa curiosità di un tempo non tanto lontano. 
Non ho potuto notare variazioni di rilievo anche e speravo di poterle riscontrare.

Pari al 12,97 per i giochi da tavolo, 14,78 per le slot machine e 14,13 percento per il totale degli introiti.

Pari al 50,33 per i giochi da tavolo, 49,47 per le slot machine e 50.13 percento per il totale degli introiti.

È pur vero che a fronte di un calo di 45.689.300 a Campione d’Italia nel totale degli introiti troviamo 40.123.335, sempre nel totale e nel mercato nazionale; non ritengo sia possibile vedere in modo abbastanza certo dove si sia diretta  la differenza salvo la sicurezza per quanto riferibile alle slot machine.

In conclusione mi pare di poter continuare ad indicare il gioco online, per la precisione quello da casinò, l’avversario più agguerrito senza sottacere la concorrenza oltre confine. Per questo motivo si rende indispensabile sperare in un futuro che veda una offerta maggiormente diversificata e il ricorso a novità tali da rendere attrattiva la frequentazione della case da gioco italiane.

Con quanto precede ho tentato di informarmi sul problema e non solo del casinò di Campione d‘Italia, ho elaborato quei pochi dati e riferimenti a mie mani e, mi sono permesso di trarre alcune conclusioni che spero possano essere parzialmente condivise.

Una mia convinzione probabilmente è da rivedere: una discreta quantità di tavoli di fair roulette, come ad esempio nelle due sedi di Venezia, contribuisce a diminuire il rischio dei cosiddetti “buchi” classici alla roulette francese tradizionale se poco o saltuariamente frequentati, tanto per citare una eventualità, quando si fanno le carte allo chemin de fer.