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Casinò, gli effetti della differenziazione dell'offerta (e come migliorarla)

27 marzo 2023 - 09:32

L'esperto di casinò Mauro Natta analizza gli effetti della differenziazione dell'offerta nelle case da gioco italiane, anche in virtù delle proprie esperienze 'dirette' in 40 anni di lavoro nel settore.

© Kaysha / Unsplash

© Kaysha / Unsplash

 

Casinò

Giochi tavolo

Slot machines

Totale ricavi

% slot/totale

Saint Vincent

29,0

33,4

62,4

53,53

Venezia

44,5

59,9

104,4

57,38

Campione

13,0

27,5

40,5

67,90

Sanremo

8,8

34,3

43,5

78,85

 

Giochi

Saint Vincent

Venezia

Campione

Sanremo

Chemin

3,1

5,3

 

 

Roulette fancese

 

3,8

0,9

2.4

Fair roulette

8,8

12,4

3,9

2,1

34/40

 

 

0,1

 

Punto banco

7,7

15,9

4,6

0,7

Black jack

3,6

4,9

2,5

1,6

Roulette americana

1,5

 

 

 

Craps

1,1

 

 

 

Poker

2,9

2,1

0,8

1,3

Tornei poker

 

0,05

 

1,0

Slot machines

33,4

59,9

27,5

34,3

Presenze

295.599

625.745

208.324

174.993

 

Nella speranza che gli importi in qualche modo recuperati, arrotondati e non, corrispondano abbastanza a quelli effettivi, mi dedico ad alcune riflessioni.

Giochi

Saint Vincent

Venezia

Campione

Sanremo

Chemin

3,1

5,3

 

 

Roulette fancese

 

3,8

0.9

2.4

Fair roulette

8,8

12,4

3,9

2,1

34/40

 

 

0,1

 

Totale

11,9

21,5

4,9

4,1

 

Come appare la roulette francese tradizionale è assente da Saint Vincent; presente a Venezia considerando che la fair è, principalmente, a Ca’ Noghera.

Probabilmente l’accostamento chemin de fer e roulette francese tradizionale è ancora attrattivo.

 

Giochi

Saint Vincent

Venezia

Campione

Sanremo

Punto banco

7,7

15,9

4,6

0,7

Black jack

3,6

4,9

2,5

1,6

Roulete amercana

1,5

 

 

 

craps

1,1

 

 

 

poker

2,9

2,1

0,8

1,3

Tornei poker

 

0,05

 

1,0

Slot machnes

33,4

59,9

27,5

34,3

 

La roulette americana la troviamo soltanto a Saint Vincent, ma non pare sia attiva come in passato. Il solo casinò di Sanremo si mostra interessato ai tornei di poker, forse, per il collegamento al turismo alberghiero della cittadina.

 

Casinò

Totale ricavi

Quota mercato

Presenze

Quota mercato

Saint Vincent

62,4

24,88%

295.599

24,66%

Venezia

104,4

41,63%

625.745

47,96%

Campione

40,5

16,15%

208.324

15,97%

Sanremo

43,5

17.34%

174.993

13,41%

Totale

250,8

100,00%

1.304.681

100,00%

 

Prima di tutto desidero mettere in evidenza che per Venezia i dati esposti sono cumulativi delle due sedi, Ca’ Noghera e Ca’ Vendramin.

Trattasi di un dato puramente statistico ma al di là della storiella del pollo con due commensali. Per Sanremo potrebbe sorgere qualche dubbio per le registrazioni delle presenze alle slot.

 

Casinò

Totale ricavi

Perso per pres.

Ricavi slot

Perso per pres.

Saint Vincent

62,4

211.097

33,4

113.255

Venezia

104,4

166.901

59,9

95.692

Campione

40,5

194.417

27,5

132.316

Sanremo

43,5

248.741

34,3

196.360

Totale

250,8

 

155,1

 

 

Forse la motivazione di certe ricerche va trovata nel fatto che ho lavorato ai tempi d‘oro quando Berta filava, forse perché le cose tristi si è portati a dimenticarle e quelle belle, al contrario, così come il giocatore dimentica le perdite e ricorda le vincite, ma sono legati ai giochi tradizionali in specie roulette francese e chemin de fer. Il trente et quarante non l’ho mai potuto soffrire; potrebbe essere per la bassa probabilità a favore del banco o per il fatto che, in sostanza, si gioca come alla roulette con le chance semplici e, conseguentemente, le mance difettano. Molte case da gioco lo hanno eliminato dall’offerta e a mio parere non posso che condividerne l’idea. Ma è solo un questione di pelle e non altro!

Il periodo più lungo della mia carriera l'ho vissuto a Saint Vincent e il gioco che più mi ha coinvolto non solo quando ero cassiere di notte, appunto, allo chemin de fer. Ai miei tempi i ricavi netti erano molto interessanti e in concomitanza con la gara non era insolito "dare il giro", ovvero avere il cambio dopo il mezzogiorno successivo.

Le cagnottes era rimarchevoli e, allo stesso tempo, significanti che il gioco era stato brillante e importante non solo al tavolo grande. Un po' per l'importo dei banchi, un po' per la dimostrazione di simpatia nei confronti del personale e un po', questa volta di più, per il servizio che era reso ai clienti, le mance assumevano spesso e volentieri importi non certamente ordinari.

A proposito di mance, stante che scrivo continuamente di multifunzionalità, vorrei permettermi un suggerimento visto che la suddivisione del cosiddetto "punto"è stabilita, a maggioranza, dai dipendenti aventi causa.

Stabilito il numero dei giochi da tavolo presenti nell'offerta, quelli sono i punti. Premesso che il dipendente tecnico deve conoscere il maggior numero possibile dei giochi e che si traduce in un lasso di tempo più o meno lungo, lo stesso partecipa al punto nella misura in cui conosce i giochi.

Se i giochi sono, a esempio, dieci e ne conosce due egli avrà diritto a due punti, se li conosce tutti il suo diritto si estende a dieci punti; resta inteso che dovrà operare a tutti i giochi che vengono aperti durante il suo orario di lavoro.

Chiedo scusa per la brevissima digressione ma era anche ora che me ne ricordassi!

Ritorno all'argomento principale, la differenziazione dell'offerta e l'incidenza dei ricavi slot sul totale degli introiti netti.

Non si può negare che Saint Vincent e Campione, salvo il trente e quarante per quest'ultimo, forse in quanto rivolti al particolare regime operativo siano preoccupati per il costo del personale che nella roulette tradizionale assume un rilievo più impegnativo. È che così seguitando si corre il rischio di non avere impiegati col cosiddetto maneggio che diviene indispensabile anche per fare il capo partita allo chemin. Assolutamente non fa testo ma ho visto in opera tavoli di roulette tradizionali senza bout de table; ho subito pensato al maneggio che serve non solo per il rastrello e i gettoni ma anche per la paletta.

Non riesco a comprendere - forse perché quando lavoravo il fiore all'occhiello della casa da gioco era lo chemin; Saint Vincent e Venezia registravano ottimi risultati (era ancor prima dell'apertura di Ca' Noghera, agosto1999) -  le motivazioni che hanno indotto ad eliminare lo chemin, spero temporaneamente, dal casinò di Campione d'Italia.

Potrebbe anche darsi una valutazione riferita al punto banco, gioco abbastanza simile, ma da una resa differente sia parlando di economia produttiva sia in argomento fidelizzazione; infatti è più facile fidelizzare più giocatori a fronte di una partita interessante.

Non vorrei essere rammentato come quello a cui niente va bene, certamente non penso di averne le caratteristiche per le critiche che, a volte, mi permetto. Sicuramente per il mio modo di pensare e di ragionare in questo campo in cui ho una discreta esperienza senza avere la pretesa di tenere la verità in tasca, non posso condividere scelte di politica produttiva ove il ricorso alle slot ha una rilevanza enorme; da una parte il costo del personale ma le "macchinette"devono essere alla moda e rinnovate e questo chiaramente ha un costo, se vogliamo ammortizzabile non come quello per i dipendenti ma pur sempre annoverato tra i costi di produzione che incidono sull'utile come gli altri.

Tanto per concludere esprimo un desiderio: mi piacerebbe avere un prospettino di raffronto tra chemin de fer e punto banco per tutti e quattro i casinò e questo, se possibile, mensilmente. Nutro la speranza che i miei quaranta anni di lavoro e la conoscenza di tanti colleghi mi permettano di mettere insieme un confronto che ha sempre avuto, per me un grandissimo interesse.

 

 

 

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