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Casinò, politiche produttive in equilibrio tra multifunzionalità e adeguamento a domanda

27 dicembre 2022 - 10:11

Nelle loro politiche produttive, i casinò devono costantamente adeguare l'offerta alla domanda e ricorrere alla multifunzionalità.

Foto di Eyestetix Studio su Unsplash

Foto di Eyestetix Studio su Unsplash

Scusatemi se ritorno su argomenti già trattati, oggi li intendo presentare con una veste differente, un misto con un pochino di storia che, forse, qualcuno non ricorda o non c’era.
La politica produttiva, come costantemente sostengo, deve rispondere all’esigenza di adeguare l’offerta alla domanda. Non rileva tanto se il gioco è tradizionale o nuovo quanto la speranza matematica di vincita a favore della casa; ciò non toglie che si possa accontentare la clientela con un prodotto similare. 
Può essere più interessante il 5,54 percento della roulette americana che il 2,77 percento della roulette francese, esiste una via mediana: la roulette inglese detta anche “fair” che si svolge con un cilindro francese (36 numeri e uno zero) e un tavolo americano. 

Ecco il probabile motivo per il quale tutte le case da gioco italiane, a datare mi pare dal 1977, hanno in esercizio la fair roulette, una novità per il mercato nazionale che veniva incontro alla necessità di diminuire il costo del personale che esiste sempre di più stante il trend dei ricavi. 
La prima volta fu a Saint Vincent in forma consistente e, meno, a Sanremo. Il gioco tradizionale (roulette francese, chemin de fer e trente et quarante) è andato in crisi tanto che nel 1993 la roulette è stata superata dalle slot e nel 1995 queste ultime hanno superato roulette e chemin de fer sommati insieme.
Il gioco tradizionale, come si è dimostrato in seguito, è divenuto un settore di nicchia, ma ha assunto un rilievo non indifferente in quanto rimane interessante considerati gli introiti lordi e anche quale veicolo pubblicitario e di immagine.
Tanto è vero che dal 1999, quando il 25 agosto fu inaugurata la sede di Ca’ Noghera, slot e nuovi giochi hanno subìto un rilevante incremento.

Passando all’organizzazione del lavoro, in specie per quanto attiene alla consistenza numerica del personale, non si può fare a meno di considerare una struttura nuova nei confronti di una preesistente. Il vantaggio consiste principalmente nell’effettiva possibilità d impostare la produzione sulla scorta dell’andamento del mercato. Venezia con la nuova sede ne è un esempio.
 

Piccola o grande? All’interrogativo sulle dimensioni di una casa da gioco sarà più semplice rispondere dopo aver verificato alcuni aspetti dal punto di vista geografico e turistico non senza un approfondimento relativamente a infrastrutture e mezzi di comunicazione. Rileva, e non poco, la consistenza numerica e economica del teorico bacino di utenza. 
Questo è stato fatto per quelle esistenti e lo abbiamo visto, e questo dovrà farsi opportunamente quando se ne dovessero autorizzare altre. Dette caratteristiche erano state richiamate in diversi articoli dei disegni e progetti di legge presentati nel 1992 in tema di nuove aperture e nell’intento di legiferare, finalmente, in materia di case da gioco sul territorio nazionale.
Per quanto alle dimensioni, in fase di progettazione, si potrebbe pensare a un'impostazione di variabilità attuabile anche sull’esistente intervenendo opportunamente. Ciò in considerazione del costo del lavoro incrementatosi a datare dal 1998 e divenuto una componente rilevantissima del costo di gestione, magari abbinandolo alla multifunzionalità del personale addetto alla produzione.

Il ricorso alla variabilità temporanea della dimensione destinata alla produzione non può essere sottaciuto pensando alla negatività di una sala da gioco con tavoli vuoti e alla cattiva impressione nei confronti di nuove frequentazioni.
Un altro sano principio al quale uniformarsi è quello di armonizzare la capacità produttiva teorica a quella effettiva.
Per concludere desidero rammentare la mia convinzione già più volte espressa e cioè che, se da un lato la produzione è affidata al personale tecnico di gioco e sulla scorta dei giochi praticati ha differenti necessità numeriche, dall’altro – non dimenticando che l’offerta deve adeguarsi alla domanda – si rende sempre più  pressante probabilmente, fare ricorso alla multifunzionalità.

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