“Non c’è nulla da segnalare” oppure, “il n’y a rien à signaler” lo diceva un vecchio capo tavolo di roulette al momento del cambio; a quel tempo lavoravo al tavolo, allora era doppio!
Una segnalazione solamente: ne riparliamo a settembre. La fine del periodo concordatario al Saint Vincent Resort & Casino è vicina ma il tempo che rimane come sarà impiegato? Questo è il primo interrogativo.
In un periodo nel quale il mercato nazionale dell’azzardo autorizzato sta attraversando una piccola crisi, vuoi per la concorrenza dell’online, vuoi per la poca disponibilità economica, vuoi per le ferie che incidono parecchio sul portafoglio, vuoi per il divieto per la pubblicità, constatare una certa inversione di tendenza alla Sala Diamond di San Marino può generare una sorpresa e può destare, legittimamente, la curiosità. E aggiungo, come ormai tutti conoscono, che sono molto curioso.
Sicuramente non ho a disposizione i bilanci e, alla fine della fiera, forse ne saprei un pochino di più ma non mi pare indispensabile se non permettermi di affermare, che la differenza tra valore e costo della produzione è più alta a favore dei proventi per la Casa da gioco dello Stato con noi confinante.
Tornando al mercato nazionale mi pare che l’osservazione, al di là degli utili di bilancio che non conosco per tutte le Case da gioco nazionali, della percentuale che le gestioni pubbliche versano agli Enti proprietari, magari rimaste inalterate dal periodo pandemico, possa fornire una parziale indicazione.
A Sanremo il Comune ha elevato la percentuale dal 18 al 20, Saint Vincent versa alla Regione il 10 percento; per Venezia è del 25 percento e per Campione l'ammontare è previsto dal piano concordatario.
La quarta Commissione ha ascoltato che le soluzioni per il futuro gestionale della casa da gioco di Saint Vincent, tenendo conto del parere dello studio legale Grimaldi, sono due.
La conclusione del consigliere Simone Perron “quali siano gli assetti che consentono i maggiori benefici all’intera comunità valdostana” è logica.
Il mercato ci presenta la situazione, per Saint Vincent, che si può vedere nella seguente tabella che presenta una prima suddivisione tra giochi da tavolo e slot machine a tutto il 2023.
proventi
|
2017
|
2019
|
2021
|
2022
|
2023
|
slot
|
32.323.689
|
36.899.689
|
17.360.253
|
33.428.110
|
38.162.665
|
Giochi tavolo
|
25.020.113
|
23.731.197
|
13.221.374
|
28.971.944
|
31.265.221
|
totale
|
57.343.802
|
60.630.886
|
30.581.627
|
62.400.054
|
69.427.886
|
presenze
|
362.967
|
344.915
|
155.795
|
295.599
|
327.790
|
Intr./presenze
|
2017
|
2019
|
2021
|
2022
|
2023
|
slot
|
89,05
|
106,98
|
111,43
|
113,09
|
116,42
|
Giochi tavolo
|
68,93
|
68,80
|
84,86
|
98,01
|
95,38
|
totale
|
157,99
|
175,79
|
196,29
|
211,10
|
211,81
|
Quote mercato
|
2017
|
2019
|
2018
|
2021
|
2022
|
Saint Vincent
|
|
|
|
|
|
g. tavolo
|
24,64%
|
32,52%
|
26,11%
|
33,29%
|
30,29%
|
slot
|
17,73%
|
29,55%
|
22,37%
|
25,78%
|
21,53%
|
totale
|
20,20%
|
30,64%
|
23,73%
|
28,56%
|
24,87%
|
Mercato nazionale
|
Sanremo
|
Saint Vincent
|
Campione
|
Venezia
|
2022 - totale
|
43.523.009
|
62.400.054
|
40.503.682
|
104.435.224
|
slot
|
34.357.676
|
33.428.110
|
27.566.089
|
59.877.082
|
2021
|
22.096.605
|
30.581.627
|
|
54.385.331
|
|
18.546.779
|
17.360.253
|
|
31.441.423
|
2020
|
23,569.892
|
29.677.628
|
|
41.564.560
|
|
19.231.440
|
17.737.262
|
|
25.081.789
|
2019
|
44.431.093
|
6o630885
|
|
92.800.744
|
|
35.537.169
|
36.899.689
|
|
52.446.511
|
2018
|
42.870.177
|
57.838.986
|
45.460.977
|
97.585.229
|
|
34.505.065
|
34.763.229
|
32.048.059
|
54.066.841
|
2017
|
44.790.434
|
57.343.812
|
91.150.277
|
90.593.501
|
|
34.515.991
|
32,323.689
|
64.145.136
|
51.351.768
|
Tanto per avere un riferimento al mercato nazionale ecco i risultati, sino al 2022. Nella seconda e terza tabella i dati sono fermi al 2022 per mettere meglio in evidenza la differenza tra gli ultimi due esercizi.
In chiusura, dopo aver considerato che la relazione della Ernest&Young avrà, come ritengo normale, evidenziato i punti di forza e di debolezza conseguenti alla scelta gestionale e, in un caso o nell’altro, notato lo spazio da poter destinare al gioco e quindi, se del caso, incrementare l’offerta che, con la presenza dell’hotel di lusso, potrebbe essere indirizzata alla qualità.
Al momento non rimane, sicuramente per mio conto, che attendere le eventuali manifestazioni di interesse. Aver sperimentato sino al giugno 1994 la gestione in concessione a una società a capitale privato che indirettamente poteva disporre dell’attività alberghiera potrebbe rappresentare un vantaggio per le valutazioni in tema di scelta futura.
Chiaramente ho esposto le cifre relative ai totali dei giochi da tavolo per la importanza che rivestono in considerazione dei proventi aleatori. Non elenco i diversi giochi anche perché, non essendo a conoscenza di elementi quali le ore di lavoro e la resa complessiva non mi permetterei mai un rilievo di qualsiasi genere, meno che meno su domanda e offerta. Però una tabella che potrebbe essere di qualche utilità mi permetto suggerirla con quanto potrebbe contenere, a mio avviso del tutto personale e di chi si rende conto che i tempi non sono più quelli di una volta.
Potrebbero essere contenuti nella tabella che vado a proporre: l’importo del totale dei giochi da tavolo e l’incidenza di ciascun gioco su detto totale, la singola quota di mercato, le presenze e il rapporto introito netto del singolo gioco con le presenze. Desidero specificare che trattasi di una idea sicuramente integrabile con quanto a disposizione di chi si occupa della politica produttiva e non solo.
Non mi rimane che definitivamente terminare augurando che la problematica in discorso trovi, in primis, la soluzione auspicata dal consigliere Perron, da tutti i partecipanti alla quarta commissione così come da tutti i residenti e da chi, come il sottoscritto, ha trascorso una quarantina di anni al Casinò di Saint Vincent.