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Casinò alla prova Dl Dignità, da qualità e online gli spunti per il rilancio

28 ottobre 2023 - 10:15

I casinò sono anch'essi soggetti alle disposizioni del decreto Dignità ma possono comunque conquistare nuove presenze: ecco come.

Foto di micheile henderson su Unsplash

Foto di micheile henderson su Unsplash

Il danno derivante dal divieto di pubblicità forse si potrebbe ridurre discretamente rivolgendosi ad iniziative mirate alla conquista di nuove presenze tenendo a mente non solo la quantità ma anche la qualità.
È abbastanza evidente che la diversificazione mirata a manifestazioni, sponsorizzazioni,  spettacoli ed iniziative culturali non è più sufficiente anche perché insorge la preoccupazione del mancato o scarso ritorno degli investimenti. 
Considerato il trend del mercato nazionale, in cui l’incidenza dei ricavi slot assume una sempre maggiore rilevanza sul totale, stante la prevalenza dei cosiddetti giochi americani su quelli tradizionali, in specie roulette e chemin de fer, e in conseguenza il calo dei proventi aleatori, alla preoccupazione di cui trattasi si aggiunge la ricerca mirata alla riduzione dei costi.
Ed ecco che ci troviamo obbligatoriamente a  considerare con la dovuta attenzione le motivazioni che, negli anni passati anche e forse soprattutto  a causa della pandemia, hanno prodotto il rilevantissimo incremento del gioco online.
Non possiamo sottacere, nel contesto nel quale versa il trend attuale salvo qualche eccezione, la carenza di novità da una parte e la comodità nella quale comprendo il risparmio nei costi di trasferimento dall’altra, che configurano il risultato che tutti possono controllare.

Di seguito il trend dal 2017 al 2022 del mercato nazionale con la nota che il primo (2017) ed il secondo (2019) sono posizionati appositamente l'uno accanto all'altro onde permettere il raffronto tra il primo con Campione in esercizio ed il secondo con Campione chiuso. La terza colonna, riferendosi al 2018 intende evidenziare le differenze dovute alla chiusura della casa da gioco in parola il 28 luglio.

G. tavolo

101.541.120

72.979.353

88.372.176

39.715.108

95.633.011

Slot

182.337.584

124.883.370

155.383.193

67.348.456

155.228.958

totale

283.878.704

197.862.723

243.755.369

107.063.564

250.861.969

presenze

2.029.238

1.238.420

1.581.591

539.700

1.268.641

Incidenza dei ricavi sul totale

Saint Vincent

56,37

60.86

60,10

56.77

53,57

Venezia

56,68

56,62

55,40

57,81

57,33

Campione

70,37

 

70,50

 

68.06

Sanremo

77,06

79,98

80,49

83,93

78,94

Gli anni  rappresentati nelle tabelle sono, in sequenza: 2017, 2019, 2018, 2021 e 2022.

G. tavolo

39.242.423

40.354.233

43.518.388

22.943.908

44-558.142

Slot

51.351.768

52.446.511

54.066.841

31.444.423

59.877.082

totale

90.59.191

92.800.744

97.585.229

54.385.331

104.43.224

presenze

788-908

701.790

72’.650

300.937

625.735

Chemin de fer

Saint Vincent

2.208.145

1.251.870

1.220.080

851.465

3.109.605

Venezia

4.498.705

4.794.112

4.666.582

4.102.905

5.336.695

Campione

1.095.190

 

755.545

 

 

Sanremo

 

 

 

 

 

Punto banco

Saint Vincent

5.249.790

5.061.095

4.667.403

3.027.795

7.742.729

Venezia

7.751.365

9.606.446

8.719.212

7.514.036

15.909.457

Campione

4.985.615

 

2.687.783

 

4.620.648

Sanremo

1.649.432

1.591.578

1.138.189

98.923

718.396

Così come è stato fatto per la roulette francese introducendo la fair per la minore incidenza del costo del personale, forse, per identico motivo da coniugarsi con un rischio di impresa meno oneroso, lo chemin de fer ha trovato nel punto banco un valido sostituto stante la affinità, in specie nel regolamento, tra i due giochi.

Ma, a mio parere, non si è dato il giusto peso alla filosofia – se così si può dire – del gioco: la differenza tra il rivaleggiare col banco o con un altro giocatore. Orbene, anche se in un numero inferiore al passato esistono gli appassionati di chemin de fer che, molto probabilmente, quando si fanno le carte non disdegnano una puntata alla roulette francese tradizionale.

Ritengo che i risultati di Venezia relativi allo chemin ed al punto banco possano confortare quanto appena esposto. Sicuramente il ricorso che richiamo spesso  volentieri alla multifunzionalità concorre, se realizzato, al contenimento del costo per il personale e la possibilità di dedicare il risparmio al miglioramento dei sevizi alla clientela, tra questi l’adeguamento dell’offerta alla domanda.

Il precedente accenno ai proventi aleatori ha lo scopo di rammentare quanto siano produttivi per la consistenza dell’utile di gestione e, conseguentemente, della quota dei ricavi netti che contrattualmente l’ente pubblico titolare della concessione può iscrivere nelle entrate tributarie dl proprio bilancio.

L’articolo 19 del decreto legge n.318 del 1 luglio 1986 convertito in Legge n.488/86, dal titolo: Entrate speciali a favore dei comuni di  Sanremo e Venezia, recita al comma 1: “Le entrate derivanti ai Comuni di Sanremo  e Venezia alle gestione di cui al R.D.L. 22 dicembre 1927, n.2448 convertito dalla L. 27 dicembre 1928 n.3125, nonché al Rdl 16 luglio 1936, n. 1404 convertito dalla L. 14 gennaio 1937 n. 62, sono considerate, fin dalla loro istituzione, entrate di natura pubblicistica da classificarsi nel bilancio al titolo I, entrate tributarie Non si da luogo al rimborso delle imposte dirette già pagate”.

Non si può negare che quanto precede, pur riferentesi alle due case da gioco di Sanremo e Venezia, è applicabile. 

L’espressa qualificazione di entrata tributaria, operata dal citato art. 19, in riferimento specifico alle case da gioco dei Comuni di Sanremo e Venezia, vale a connotare i  proventi derivati dalla gestione di una casa da gioco quali incassi i tipo pubblicistico. La disposizione in esame inquadrata nella finalità generale della legge di emanare provvedimenti per la finanza locale, era dettata da un duplice scopo di stabilire la collocazione nel bilancio dei Comuni di Sanremo e Venezia delle entrate derivanti dalla gestione delle rispettive case da gioco, dall’altro di risolvere anche con riferimento al passato, il dubbio circa il fatto che siano soggette alla imposizione tributaria diretta.
Mi pare possibile e ragionevole affermare che la parte delle mance che rimane alla gestione,  a mente la sentenza della Cassazione n. 672 in data 9 marzo 1954, è un mezzo rilevante per implementare le entrate tributarie dell’ente pubblico titolare della autorizzazione alla casa da gioco che può ricevere un utile superiore dalla gestione.

Desidero ritornare brevemente sul gioco online; da molti anni sono in pensione ma ricordo con piacere quando all’epoca in cui Berta filava e come si diceva “bastava aprire le porte” si svolgevano mensilmente i gala con gare di chemin de fer e. talvolta, di roulette. Il gioco, allo chemin, andava sino al mattino quando il sole era già spuntato da un pezzo e la partecipazione numerosa formava una ulteriore difficoltà per il commissario nell’annunciare l’ultimo sabot. Bando ai ricordi, ma il gioco online attuale, che vede i giochi da casinò ben piazzati in classifica, non potrebbe suggerire qualche iniziativa mirata all’incremento e ad una novità attrattiva?

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