Casinò St. Vincent, dai dati l'analisi del bacino di utenza

La casa da gioco valdostana dal 2017 al 2022 ultimo bilancio approvato.

Giochi da tavolo
poker	2.974.552
Fair roulette	8.817.310
craps	1.132.985
Punto banco	7.742.729
Chemin de fer	3.109.605
Black jack	3.662.013
Roulette americana	1.532.750
Totale ricavi	28.971.944

Questa è la situazione per quanto agli introiti netti e alle presenze relative al 2022 che hanno registrato un minus rispetto al 2019 di 85.316 unità. Seguono le differenze tra il 2019 ed il 2022. L’anno di riferimento è stato scelto per la presenza sul mercato di soli tre casinò, quello di Campione d’Italia era chiuso.

Giochi da tavolo
Trente et quarante	- 648.747
poker	1.076,095
Tornei poker	- 56.045
Roulette francese	- 2.929.885
Fair roulette	3.268.495
craps	446.129
Punto banco	2.492.930
Chemin de fer	901.460
Black jack	178.748
Roulette americana	- 776.989
Totale ricavi	3.951.831

A questo punto non rimane altro che metter mano all’ultimo bilancio approvato, quello al 31/12/22.
Dal bilancio 2022 notiamo come si arriva al totale del valore della produzione che risulta di 64.314.505 dei quali si propone il dettaglio limitatamente ai proventi netti di gioco. 

Giochi da tavolo
Roulette francesi	7.935.576
Chemin de fer	2.798.645
poker	2.677.097
Roulette americana	1.379.474
Black jack	3.295.809
craps	1.019.685
Punto banco	6.968.454
Slot machine	30.085.299
totale	56.160.039

Quanto precede si riferisce all’importo dei ricavi netti di gioco rimasto a disposizione della gestione, il 90 percento. Il 10 percento è stato versato all’Amministrazione regionale a norma di clausole del capitolato vigente. Così come ritengo non sia il caso, tanto che il discorso verte esclusivamente sulla casa da gioco, esaminare tutti i ricavi e, logicamente, tutti i costi che sono comprensivi dell’attività alberghiera, penso ci si possa limitare alla considerazione dell’utile d’esercizio 8.374.831. Una annotazione si potrebbe addurre per la, spero temporanea, assenza della roulette francese molto probabilmente sostituita dalla fair in considerazione dei minori costi. Il quadro che si presenta, in chiusura, è relativo al confronto tra il 2017, anno di pieno lavoro per Campione, il 2018 interrotto mi pare il 25 luglio e il 2019 in cui Campione era chiuso. 
A mio parere personale ritengo che la differenza tra il periodo nel quale la casa da gioco di Campione d’Italia era operativa al 100 percento,  quello, il 2018, in cui lo fu per soli sette mesi e il successivo 2019 quando non lo fu del tutto come, purtroppo, il 2020 e 2021 (si riporta solo il 2021) possono dare una indicazione discretamente utile in tema di posizione geografica e bacino di utenza.

Questa ultima osservazione farebbe propendere la bilancia per i casino della vicina Svizzera del Canton Ticino che hanno cercato e cercano di diversificare l’offerta chi con inaugurazione di sale orientali (Lugano) chi con sponsorizzazioni sportive (Mendrisio). Credo meriti attenzione lo chemin de fer a Venezia.

Non conosco i giorni lavorativi del 2021 che sono stati limitati dalle disposizioni sulla pandemia.