skin

Controlli proprietà nei casinò, la migliore garanzia per i giocatori

22 agosto 2023 - 10:29

Il controllore nei casinò interviene per conto del concedente e rappresenta la migliore garanzia per i giocatori.

Foto di Saketh Garuda su Unsplash

Foto di Saketh Garuda su Unsplash

In un precedente articolo ho scritto dei controllori, nel caso di specie regionali, a Saint Vincent, dove ho lavorato per quarant'anni.
Senza dover ripetere quali sono tutte le mansioni dei controllori, ritengo che la complessità delle loro mansioni operando nella casa da gioco possano condensarsi nel fatto che per svolgere il loro compito devono conoscere benissimo il regolamento di ogni gioco che nel casinò viene praticato.

E non solo, perché hanno il dovere di controllare,  come loro impone il contratto tra concedente e concessionario, la regolarità del gioco e degli incassi.
A mio personale avviso ciò dipende dalla natura giuridica delle entrate che derivano all’ente pubblico Regione, trattasi di entrate tributarie di cui alla Legge n. 488 del 1986 che ha convertito il decreto legge n. 318 del 1° luglio dello stesso anno. 
Allora venivano menzionate le case da gioco di Sanremo e Venezia e, stabilendo che le entrate in parola sono da classificarsi nel bilancio al titolo I, se ne statuiva, appunto, la natura giuridica di entrate tributarie,

A un'identica conclusione si può giungere, sempre a mio avviso,  leggendo dalla sentenza della Corte costituzionale n. 90 del 2022 quanto segue: “La possibilità, prevista per la regione autonoma Valle d’Aosta, di istituire e gestire una casa da gioco in deroga al divieto penale del gioco d’azzardo è stata fondata sulla attribuzione, che lo statuto speciale ha riconosciuto alla stessa, della competenza in materia di turismo. I ricavi derivanti dall’attività della casa da gioco in linea con quanto disposto dal legislatore statale a partire dl 1949 in armonia con lo Statuto hanno alle entrate regionali, al fine (...) di sovvenire alle finanze di comuni o regioni ritenute dal legislatore particolarmente qualificate dal punto di vista turistico e dalla situazione di dissesto finanziario” (dalla sentenza 152 del 1985).

Altri articoli su

Articoli correlati