Giochi americani vs tradizionali, la parola ai numeri

Il tempo era brutto domenica scorsa, pioggia e neve più in alto di dove abito ma abbastanza vicina dato che la strada per Gressoney, quando sto scrivendo, è ancora bloccata dalla valanga caduta ieri a Gaby.

Oggi va un pochino meglio e mi dedico a una ricerca che mi interessa particolarmente da parecchio tempo; avrei desiderato allargarmi a tutti i casinò italiani ma ho trovato tutti i dati che mi interessano solo per uno.

Inizio dal 1994 e non faccio cenno alle presenze perché, forse, non sempre quelle alle slot sono state registrate, non ne sono logicamente sicuro ma i numeri me lo lasciano intuire, termino al 2022 perché di quell’anno ho i risultati che riguardano quanto di seguito. Che sono reperibili in internet molto più completi ed iniziano dal 1946. Trattasi di una data che mi rammenta la fanciullezza e tante altri  ricordi.

Bando all’agire non produttivo  e alle nostalgie per il passato, ecco il tema: il gioco della roulette francese se tradizionale o fair ha un rendimento in proventi aleatori diverso? Il rapporto tra le ore lavorate e i proventi che esiti ha avuto?  E a quanto ammontano le ore?

Inizialmente mi occupo di due questioni: la roulette francese come anticipato e lo chemin col punto banco in quanto, nel tempo, mi sono convinto delle motivazioni relative alla scelta citata, il costo del lavoro e il rischio particolare che mi pare possa coniugarsi con un gioco di circolo come lo chemin de fer.

Roulette francese tradizionale, segue fair.

La media relativa all’ultima colonna è del 53,97 percento.

Sicuramente si possono predisporre, con i dati a disposizione, le basi per altri raffronti, in specie con quanto segue; gli interessi di chi legge sono senza alcun dubbio di differente portata a secondo delle priorità che si conferiscono alla gestione.

La media relativa all’ultima colonna è del 52,30 percento.

Ora mi interessano alcune proporzioni rilevabili dalle tabelle sulle quali ho eseguito le elaborazioni che evidenzio e che spero siano di gradimento oltre che di interesse per il lettore.

Sicuramente, al momento, abbiamo a disposizione gli elementi per un giudizio parziale sui trend registrato al casinò dalla gestione.
Manca ancora un confronto con quanto hanno contribuito le due tipologie di roulette francese alla formazione del totale dei giochi da tavolo.
In ogni caso, si registra il calo che non appare sostituito dalla roulette fair.

Temporaneamente potrebbe apparire che la roulette francese tradizionale ha contributo sempre in tono inferiore alla composizione del totale dei giochi da tavolo; il che porta ad una riflessione sulla rilevanza dei proventi aleatori quale elemento attivo del conto economico.

A questo punto si può notare che manca ancora l’esposizione dei proventi derivanti dal black jack e i proventi aleatori relativi allo chemin de fer, al punto banco e al black jack.

Ora possiamo  avere disponibile un certo quantitativo di “numeri” atti, unitamente ad altri desumibili dal trend nazionale, a predisporre un esame della politica produttiva adottata.
Non posso garantire il reperimento, per gli stessi anni, dei risultati di tutte le case da gioco italiane; mi permetto di aggiungere che andandoli a cercare nei miei precedenti articoli sempre sulla rivista, se interessati, potrebbe darsi il loro rinvenimento, ancorché parziale ma certamente ricco di importi e di riferimenti.
Chiudo e penso di aver fornito una piccola ma significativa quantità di elementi per verificare alcune teorie sui giochi cosiddetti americani quali alternative a quelli tradizionali. Mi permetto di invitare ad alcune riflessioni ad iniziare dalle mie esposte precedentemente.