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Politica/logistica produttiva e organizzazione del lavoro, fondamenta dei casinò

02 febbraio 2024 - 11:50

Ecco come gettare le fondamenta per una corretta e produttiva gestione dei casinò italiani.

Foto di Brett Jordan su Unsplash

Foto di Brett Jordan su Unsplash

Talvolta il lettore si chiederà su quali basi ho fondato i convincimenti narrati nelle occasioni che alcune notizie mi invitano al commento.
Mi è sorto l’impulso di raccontare l’idea che mi sono fatto in tema di case da gioco, per l’esattezza, come intendo ciò che occorre svolgere e come lo si dovrebbe fare, bene inteso per mio conto. La maggior parte di quanto espongo la devo alla diretta esperienza dovuta all’essermi impegnato in diverse mansioni. Credo, conoscendomi, che agirò in ordine sparso e di questo mi scuso anticipatamente, allo stesso tempo spero che sia di facile comprensione.

La politica produttiva deve rispondere all’esigenza di adeguare l’offerta alla  domanda. In prodotti offerti si possono suddividere in: tradizionali, nuovi, misti e meccanici o elettronici. A volte non rileva tanto se il gioco è tradizionale o nuovo quanto la percentuale a favore del banco inteso quale casa da gioco ma, in buona sostanza ciò non influisce più di tanto a meno che non si riesca di accontentare il cliente con un prodotto similare di similare.
Può essere più interessante, ad esempio, il 5,54 percento nella roulette americana (36 numeri, zero e doppio zero) che il 2,77 percento nella roulette tradizionale. Ecco il similare, la roulette inglese detta anche “fair” che si svolge con un tavolo americano ed un cilindro francese (36 numeri e uno zero).
Infatti, a datare dal 1977, tutte le case da gioco italiane hanno in esercizio la fair roulette, una novità che viene incontro alla necessità di diminuire il costo del lavoro.

Prima di quella data detta roulette era presente a Saint Vincent in forma consistente e a Sanremo, il gioco tradizionale è entrato progressivamente in crisi tanto che nel 1993 la roulette è stata superata dalle slot e nel 1995 queste ultime hanno incassato più mdi roulette e chemin  de fer sommati insieme.
Si può pensare che il gioco tradizionale, in un futuro anche prossimo, potrebbe divenire un prodotto di nicchia ma, al tempo stesso, assumere un rilievo non indifferente per due motivi: il primo in quanto potrebbe rappresentare un ottimo veicolo di immagine, il secondo perché, pur rappresentando una modesta percentuale relativa alle presenze sarebbe una importante fonte di introiti globalmente considerati (netto e mance).
Tanto è vero che dal 1999 anno in cui il casinò di Venezia, il 25 agosto, ha inaugurato la nuova sede di Ca’ Noghera, slot e giochi americani hanno registrato un incremento particolare a danno dei giochi tradizionali. 
La logistica produttiva è molto importante. Rileva sul costo dei servizi e sulla organizzazione del lavoro, può favorevolmente incidere sui costi di gestione e in modo contrario sul controllo del ritorno degli investimenti. 
Ad esempio è vero un solo bar può ritenersi sufficiente,  senza dubbio costa meno di due. E’ altrettanto vero che così operando è molto difficile, oserei dire impossibile, fornire servizi differenziati alla clientela.

Affermare che è meglio svolgere l’attività su due piani piuttosto che uno unico può costituire un azzardo, non è lo stesso discorso se poniamo alla base della logistica la necessità di separare nettamente la clientela a causa della differente capacità economica e dell’ambiente più adatto. Qualcuno ha mai visto una casa da gioco senza notare la posizione della cassa di sala rispetto ai tavoli e all’uscita? Forse non è vicino all’uscita e, per uscire, occorre passare in mezzo ai tavoli da gioco.
Queste brevissime riflessioni hanno la scopo mirato di attrarre l’attenzione su argomenti che, in caso di sottovalutazione, potrebbero essere causa o concausa di esborsi evitabili a danno della redditività.

Passando alla organizzazione del lavoro, in specie per quanto attiene alla consistenza numerica del personale, non si potrebbe non considerare il vantaggio di una struttura nuova nei confronti di una preesistente. Il vantaggio consiste nella effettiva possibilità di impostare la produzione sulla scorta del mercato in quel momento in cui è più semplice, tra l’altro, prevederne l’evoluzione. 
Piccola o grande? all’interrogativo sulle dimensioni di una casa da gioco sarà molto più semplice rispondere avendo ben presente la composizione del bacino di utenza. Non sono da sottovalutare dalle informazioni su presenze stagionali o meno, alle seconde case, alla vicinanza di aeroporti ed altro ancora.
Si rende ancora necessario valutare la qualità delle possibili presenze e la possibilità, stante i collegamenti, di una eventualità che una casa da gioco porti la nascita di un turismo pendolare proprio dovuto alla sua presenza sul territorio e considerando la concorrenza del gioco online, il che non è di poco momento.

La produzione è affidata al personale tecnico di gioco che, a seconda dei giochi praticati, ha necessità numeriche differenti. Non si può, come forse troppo spesso scrivo, disconoscere il criterio direttivo al quale dovrebbe uniformarsi la produzione: l’adeguamento dell’offerta alla domanda. La capacità produttiva teorica dovrebbe avvicinarsi a quella pratica il più possibile visto il mercato e la concorrenza. Indubbiamente il costo del personale addetto al gioco è un elemento che non si può sottovalutare stante l’incidenza sul conto economico. Per questa ragione, da qualche tempo, e ne sono convinti tutti o quasi, la soluzione per prendere due piccioni con una sola fava è la multifunzionalità. 

Non si inventa nulla di nuovo né si scopre il brodo caldo, se osserviamo una buona parte dei supermercati in quanto non posso dire di averli frequentati tutti, vediamo che i dipendenti, salvo i responsabili,     saltano da un compito all’altro frequentemente e occupano i tempi vuoti per fare qualcosa di utile.
Questa è la strategia operativa, per mio conto, da adottarsi per giungere a due risultati: avere un personale professionalmente preparato e in grado, se non tutti una buona parte, ad aprire o rinforzare i tavoli da gioco più richiesti in quel dato momento. Aggiungo che a mio parere da una parte si armonizza il costo del lavoro alla produzione e, allo stesso tempo, con una appropriata politica retributiva premiante, si fornisce a costo zero il servizio essenziale al giocatore che non è, ad esempio, il bar o l’ospitalità, ma la vera professionalità. 

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