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Gallo (Gm): 'Potenziamento turismo con riapertura del casinò di Taormina'

08 giugno 2023 - 09:49

Il deputato del Gruppo misto Francesco Gallo spiega i motivi che l'hanno portato a presentare una Pdl per riaprire il casinò di Taormina.

Scritto da Anna Maria Rengo

@ pagina Facebook Francesco Gallo

L'apertura, o riapertura, di casinò, non è più nè un tabù nè un argomento sorpassato. Ne è convinto il deputato del Gruppo misto Francesco Gallo, che nelle scorse settimane ha presentato una proposta di legge che chiede, in dettaglio, l'apertura di una casa da gioco a Taormina, in provincia di Messina, riproponendo dunque un'aspirazione di vecchia data e che trova ora nuovo slancio.

Per quale motivo ha deciso di presentare questa Pdl sul casinò a Taormina?

"Credo che il momento sia propizio. Da una parte si parla di autonomia differenziata per tutte le regioni,  dall'altra si ripropone la realizzazione del Ponte sullo Stretto anche per rivitalizzare i flussi turistici in Sicilia. Mi chiedo allora perché, nel rispetto dell'autonomia della Regione Sicilia, non si possa cominciare a pensare ad un potenziamento dei servizi turistici anche attraverso la riapertura del Casinò di Taormina."

Da decenni si parla di riaprire il casinò di Taormina. Lei pensa che in questa legislatura e con questo governo sarà possibile e come mai sinora tutti i precedenti tentativi sono caduti nel vuoto?

"Con questo governo e questa maggioranza dovrebbe cadere qualche antico pregiudizio. E poi, come dicevo, non si può parlare di autonomia ed al tempo stesso negarla su temi tutto sommato marginali."

Quali sono gli assi portanti della sua proposta di legge, anche per quanto riguarda l'eventuale gestione della Casa da gioco e la ripartizione dei proventi al Comune di Taormina e/o ad altri enti pubblici?

"La proposta di legge che ho depositato consta di un solo articolo. Nel comma due si prevede infatti che sia una legge regionale a stabilire il procedimento per l’apertura della casa da gioco, sentito il comune di Taormina per l’individuazione della sede più idonea da individuare all’interno del territorio comunale. Sarà sempre questa legge regionale che stabilirà le modalità di gestione della casa da gioco, la concessione amministrativa e l’affidamento a società per azioni individuate secondo procedure di evidenza pubblica. Tra le altre cose dovranno essere l’indicati anche i  tipi di gioco autorizzati. È in sede di legge regionale che si stabiliranno le modalità della ripartizione dei proventi."

Il Parlamento sta valutando la delega fiscale al governo: lei pensa che quella potrebbe essere un'occasione per rimettere ordine anche in materia di casinò?

"Ogni occasione deve essere colta per riorganizzare il settore. Certo anche il varo della delega fiscale, per le materie di competenza, può essere una sede in cui muoversi in questa direzione."

Il senatore Adriano Paroli ha presentato una Pdl per aprire due casinò stagionali a Gardone Riviera e a San Pellegrino Terme. Lei pensa che sarebbe opportuno, oltre a Taormina, aprirne altri sull'intero territorio nazionale?

"Fermo restando il diritto di ogni collega parlamentare di proporre nuove sedi faccio notare però che gli attuali casinò autorizzati Saint Vincent, Sanremo, Campione d’Italia e Venezia, sono tutti collocati nel nord Italia. Se fosse accolta la proposta del senatore Paroli si continuerebbe a premiare sempre e solo una parte del Paese. La proposta d’istituzione di una casa da gioco a Taormina ha anche un valore risarcitorio per un territorio ignorato nonostante le forti e naturali vocazioni turistiche e storiche."

Come intende muoversi per portare avanti questa Pdl? Vede spazi di confronto anche con i casinò esistenti?

"Ovviamente il deposito della proposta di legge è un primo passo. Il successivo è la calendarizzazione presso le commissioni competenti e la nomina di un relatore. E’ in quella sede che potranno essere auditi i responsabili dei Casinò italiani già esistenti. Personalmente sono a disposizione per ogni confronto sia con gli operatori del settore che con gli altri colleghi parlamentari a cominciare da quelli siciliani. Mi auguro di trovare ascolto tra i colleghi degli altri gruppi."

Nei decenni passati i casinò venivano visti dall'opinione pubblica come un ricettacolo di criminalità e come posti pericolosi sul fronte delle dipendenze patologiche. Ritiene che questa percezione sia cambiata?

"Non mi sfugge che la ludopatia sia una malattia sociale molto diffusa e che deve essere contrastata con intelligenza. Possiamo però dire che la larghissima parte dei fenomeni di dipendenza dal gioco nella realtà attuale non vedono più, come invece era in passato, un ruolo centrale delle case da gioco. In passato l’accostamento con la criminalità era forte perché non c’erano le legislazioni antimafia e antiriciclaggio che ci sono adesso. Per certi versi esercitare il gioco legale in un ambiente sicuro e che rendiconta i propri introiti può contribuire alla stessa lotta contro le bische clandestine e il gioco d’azzardo illegale."

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