Casinò Venezia, Ooss rifiutano incontro su Ccal
Azienda e sindacati approfondiscono le tematiche legate la promozione Junior China avviata al Casinò di Venezia.
Scritto da Anna Maria Rengo
Lunga riunione tra azienda e sindacati sulla promozione Junior China avviata ad agosto dal Casinò di Venezia e di cui le varie sigle volevano conoscere i costi e i ritorni, non solo in termini di ingressi ma, soprattutto, di incassi.
A margine della riunione, la società, si legge in una nota, ha dato la disponibilità per convocare i sindacati il prossimo 6 settembre, alla presenza della proprietà, per la riapertura delle trattative sul rinnovo del contratto di lavoro stante la richiesta delle Ooss -manifestata con una lettera "aperta" al Sindaco del 18 agosto- richiedendo nel contempo la sospensione dell'indizione di nuovi scioperi. La società ha dovuto registrare il nuovo rifiuto delle Ooss a tale proposta.
IL COMMENTO DI ZUIN - L'assessore alle società partecipate Michele Zuin commenta: "A quanto pare la paventata disponibilità a cercare un dialogo con la società e la proprietà da parte delle Ooss non è veritiera. Da due mesi sono in corso scioperi e viene millantata in più documenti la volontà di essere convocati dalla parte datoriale, chiamando in causa anche il Sindaco con una lettera "aperta" a lui indirizzata. Ma a fronte di un invito ufficiale emerge il rifiuto e la netta volontà di proseguire con gli scioperi. Questo atteggiamento è lesivo di ogni forma di rispetto. Anche nei confronti della città stessa chiamata indirettamente a pagare privilegi insensati. Si continua a difendere il precedente impianto contrattuale che oggi non aveva più alcun collegamento con gli incassi e che contribuiva a mandare la società inevitabilmente in perdita. Noi continueremo nella nostra strada di risanamento della società e di rilancio della casa da gioco, contro chi antepone interessi personali al bene della società e al suo equilibrio economico-finanziario."
LA DISDETTA DEI TORNEI - La società si appresta a disdire i tornei di chemin de fer in programma dal 25 al 27 agosto, non potendo assicurare l'apertura della sede di Venezia a causa di possibili scioperi del personale. Mantenere in calendario i tornei, che hanno un costo rilevante in termini di ospitalità e altre spese, esporrebbe la società ad un rischio economico non sopportabile nell'attuale situazione. La necessità di disdire i tornei in tempo utile deriva dal fatto che le Ooss possono proclamare scioperi anche con un preavviso di qualche ora -come è avvenuto fino ad oggi- e a quel punto, la società dovrebbe accollarsi spese non più rinviabili e rilevanti in modo del tutto inutile, senza avere alcun incasso.