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Casinò St. Vincent: al via l'iter per il Ccal

07 febbraio 2023 - 09:47

Discussi i termini metodologici della trattativa per il contratto di lavoro dei dipendenti del Casinò di Saint Vincent.

Scritto da Anna Maria Rengo
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La prima data operativa è quella del 28 febbraio, quando inizierà l'analisi della piattaforma aziendale, rappresentata dal regolamento in vigore dall'inizio dell'anno. 
Intanto, però, nell'incontro di ieri 6 febbraio, azienda e sindacati hanno iniziato ad approcciare gli aspetti metologici della trattativa che porterà i dipendenti del ramo gioco del Casinò di Saint Vincent ad avere un contratto collettivo aziendale di lavoro dopo la disdetta del Ccal ex-Sitav e del Ccal ex-Siser. 

Come detto, la riunione interlocutoria di ieri è serviva a capire e decidere la composizione del tavolo della trattativa. A tale proposito, è stata autorizzata la presenza di due impiegati per sigla sindacale, così da avere un'ampia rappresentanza delle competenze dei lavoratori. Poi, a fine febbraio, l'avvio vero e proprio della trattativa, analizzando articolo per articolo attraverso un ciclo di incontri calendarizzati sino al prossimo luglio. La base di partenza è appunto il regolamento aziendale in vigore e che era stato presentato alle sigle sindacali a metà dicembre. Sul suo ambito di applicazione, dopo alcune incertezze interpretative già affrontate nelle scorse settimane, l'azienda ha presentato alle sigle sindacali una nota interpretativa ma si è poi deciso che saranno gli stessi sindacati, a richiesta dei lavoratori, a fornire le delucidazioni già del resto messe nero su bianco nel verbale di incontro (non di accordo, essendo il regolamento un atto unilaterale dell'azienda) redatto a metà dicembre.

In discussione, come previsto, anche la questione delle modifiche allo statuto del fondo di previdenza complementare. Le modifiche proposte dalla società di gestione, di natura tecnica, riguardano la riduzione del numero dei membri del consiglio di amministrazione e di quello dei revisori, non solo per esigenze di contenimento dei costi di funzionamento del fondo ma anche perchè non sono tante le persone in possesso di una qualificazione che le renda idonee a essere membre del Cda e dunque, un numero troppo elevato rischia di non avere candidati interni e di far sì che se ne debbano cercare di esterni, con i costi conseguenti. A tale proposito, i sindacati si sono riservati di incontrare il presidente del fondo per confrontarsi sui contenuti proposti dall'azienda e poi darle un feedback.

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