Casinò St. Vincent, esame congiunto per Ccal e fondo previdenza

Grande fermento sindacale nei casinò italiani. A Venezia i sindacati attendono a breve la convocazione per la ripresa della trattativa sulla rivisitazione del contratto aziendale del ramo gioco, dopo che nelle scorse settimane è stato raggiunto l'accordo sull'integrativo, relativo però ai dipendenti della ristorazione, mentre a Sanremo procede ormai da mesi la trattativa sul rinnovo del contratto aziendale di lavoro, scaduto a fine 2019, e anche questa settimana, il 2 febbraio, è previsto un incontro.

Ma i riflettori si accendono ora anche sul Saint Vincent Resort & Casino, dove, in attesa del contratto di lavoro, da inizio gennaio è entrato in vigore un regolamento aziendale, il cui ambito di applicazione è definito nel verbale di incontro tra azienda e sindacati dello scorso dicembre, quando appunto l'azienda aveva presentato alle sigle il regolamento stesso.

E dopo quella presentazione, si avvia ora concretamente, il prossimo 6 febbraio, l'iter, ovviamente lungo e articolato, che porterà alla redazione e sottoscrizione del contratto di lavoro e con un ciclo di incontri già previsti fino al prossimo luglio. Sotto la lente di azienda e sindacati, però, c'è anche l'accordo proposto dalla società di gestione per la revisione dello statuto del fondo di previdenza complementare. Le modifiche proposte, di natura tecnica, riguardano la riduzione del numero dei membri del consiglio di amministrazione e di quello dei revisori, non solo per esigenze di contenimento dei costi di funzionamento del fondo ma anche perchè non sono tante le persone in possesso di una qualificazione che le renda idonee a essere membre del Cda e dunque, un numero troppo elevato rischia di non avere candidati interni e di far sì che se ne debbano cercare di esterni, con i costi conseguenti.