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Riaperture con guanti e Dpi: il bando Invitalia per agevolare gli acquisti

07 maggio 2020 - 08:10

Il bando 'Impresa sicura' dell’agenzia ministeriale Invitalia per il rimborso delle spese per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale (Dpi): opportunità (anche) per le imprese del gioco.

Scritto da Francesco Scardovi, consulente fiscale ed esperto di gaming
Riaperture con guanti e Dpi: il bando Invitalia per agevolare gli acquisti

Al fine di sostenere la continuità, in sicurezza, dei processi produttivi delle imprese operanti su tutto il territorio nazionale, il bando appena emanato dall'Agenzia Invitalia, ai sensi del decreto Cura Italia (in attuazione dell’articolo 43, comma 1), definisce i criteri e le modalità di riconoscimento alle imprese del rimborso del 100 percento delle spese già sostenute (alla data di presentazione della domanda) per l'acquisto di cosiddetti “Dpi”. Vale a dire, i dispositivi di protezione che comprendono: mascherine filtranti, chirurgiche (FFP1, FFP2 e FFP3), guanti in lattice, in vinile e in nitrile, dispositivi per protezione oculare, indumenti di protezione quali tute e/o camici; calzari e/o sovrascarpe; cuffie e/o copricapi; dispositivi per la rilevazione della temperatura corporea; detergenti e soluzioni disinfettanti o antisettici.

OPPORTUNITÀ ANCHE PER LE IMPRESE DEL GIOCO - Possono beneficiare del rimborso tutte le imprese che sono regolarmente costituite ed attive presso il Registro delle Imprese, che abbiano sede in Italia e che non risultino in liquidazione o sottoposte a procedura concorsuale. Si tratta quindi di un'opportunità per tutte le imprese del gioco che, al pari delle altre aziende, dovranno riprendere l'attività nelle prossime settimane seguendo rigidi criteri di sicurezza e igiene. Ma soprattutto per i titolari di locali pubblici dove le misure saranno ancora più rigide. L’importo massimo rimborsabile è di 500 euro per ciascun addetto dell’impresa richiedente (a cui sono destinati i dispositivi ed il cui numero complessivo dovrà essere dichiarato nella domanda di rimborso) e fino a 150mila euro per impresa. Sono rimborsabili tutte le spese sostenute dal 17 marzo 2020 alla data di invio della domanda, per il solo valore imponibile (esclusa l’Iva), previa presentazione delle relative fatture di importo non inferiore a 500 euro ed effettivamente saldate con modalità che consentano la piena tracciabilità dei pagamenti.
 
COME FUNZIONA IL RIMBORSO - Ma attenzione: i rimborsi saranno erogati secondo una graduatoria di ricezione delle domande, nei limiti delle risorse disponibili, stanziate, al momento, in 50 milioni di euro. Per accedere al rimborso sono previste diverse fasi: la prima è quella della prenotazione del rimborso, da inviarsi a partire dall'11 maggio 2020 ed entro il 18 maggio 2020 attraverso lo sportello informatico nella pagina dedicata all’intervento “Impresa Sicura” sul sito web: www.invitalia.it/cosa-facciamo/emergenza-coronavirus (ove sono indicate anche le istruzioni operative). Ciascuna impresa potrà presentare una sola domanda di rimborso; la seconda fase è quella della pubblicazione, sul sito dell’Agenzia, delle prenotazioni che saranno vagliate secondo il criterio cronologico di arrivo delle richieste correttamente inoltrate; la terza fase riguarda la compilazione vera e propria della domanda di rimborso per le imprese collocate in posizione utile della graduatoria, da effettuarsi sempre attraverso la procedura informatica sul sito web dell’Agenzia, a partire dal 26 maggio ed entro l’11 giugno 2020.
Le domande dovranno essere corredate dalle fatture riferiti agli acquisti di Dpi e delle relative evidenze di pagamento. L’Agenzia, una volta terminata l’istruttoria sulla ammissibilità e correttezza delle domande, pubblicherà quindi l’elenco delle imprese ammesse al rimborso, che sarà erogato sul conto corrente bancario indicato dai richiedenti. Seguiranno quindi i controlli ed accertamenti d’ufficio, su un campione significativo di imprese richiedenti, per verificare la corrispondenza di quanto dichiarato dalle imprese.
 

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