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New slot: in arrivo nuove regole sui nulla osta per aggiornamento del basket

08 luglio 2016 - 09:30

Dopo le ripetute segnalazioni da parte di alcuni concessionari che gestiscono le reti di apparecchi, i Monopoli sono al lavoro per aggiornare le regole sul rilascio dei nulla osta.

Scritto da Ac

 

Nuove regole in arrivo per la disciplina del cosiddetto ‘basket’ di sistema: ovvero, il serbatoio virtuale dei nulla osta che rappresenta la fonte di approvvigionamento per i tredici concessionari che gestiscono le reti di apparecchi da intrattenimento, dal quale dipendono le disponibilità settimanali per ogni società. Un sistema che è stato introdotto dall’agenzia delle Dogane e dei Monopoli, lo scorso maggio, in attuazione delle nuove disposizione previste dalla Legge di Stabilità per il 2016, la quale ha fissato un tetto massimo al numero di apparecchi che è possibile installare nei locali (fissato a circa 418mila unità, sulla base dell’istantanea scattata al settore a fine anno), imponendo così una disciplina molto più rigida nel rilascio delle nuove autorizzazioni.


LE MACCHINE IN ESERCIZIO -  Nonostante il numero di apparecchi effettivamente attivi nei locali pubblici sia decisamente inferiore al numero di macchine autorizzate all’esercizio (al 31 dicembre 2015, quando il numero di apparecchi autorizzati - da cui è scaturito il limite massimo - era di 418.210, le slot attive nei locali erano 340.155, cioè circa l’81 percento), la nuova limitazione comporta più che altro dei vincoli nelle procedure di richiesta e rilascio dei certificati necessari per la messa in esercizio dei giochi, visto che, a differenza di prima, i concessionari non possono più chiedere l’autorizzazione di un qualunque numero di macchine, perché il numero generale non può aumentare. Ciò significa che possono essere rilasciati nuovi nulla osta solo quando decadono quelli precedentemente emessi, visto che ogni autorizzazione ha una scadenza predefinita (per esempio, quella dei 90 giorni, anche non consecutivi, di mancata raccolta delle giocate), e che ogni concessionario, nello svolgimento delle operazioni previste dalla propria attività, può (e deve) ‘dismettere’ alcune macchine per i normali ricambi che si rendono necessari nei locali. Ma anche per le procedure di dismissione sono previste delle tempistiche ben definite con dei limiti massimi temporali che devono essere rispettati dai concessionari.
Una serie di parametri, dunque, che intervengono sulla disciplina (piuttosto complessa, diciamolo pure) di aggiornamento del ‘basket’, che risulta solo parzialmente automatica, tenendo conto, per esempio, che la dismissione di un apparecchio deve essere comunicata da un concessionario e il semplice fatto che questo può avvenire il giorno stesso in cui si effettua la disattivazione o la settimana successiva, ha inevitabili implicazioni sulle disponibilità del basket il quale viene aggiornato di settimana in settimana.
LA RICHIESTA DEI CONCESSIONARI - Ora però, dopo due mesi di attività del nuovo regime di autorizzazioni (il basket di sistema era stato ‘inaugurato’ lo scorso 9 maggio), si rendono necessarie delle modifiche, tenendo conto delle ripetute sollecitazioni ricevute dall’amministrazione da parte di alcuni concessionari che lamentano l’impossibilità di operare secondo gli standard di mercato proprio per via di una mancanza di titoli autorizzatori che, secondo alcuni, potrebbe rappresentare un’anomalia. Tenendo conto che, a fine 2015, si registrava un numero di circa 78mila apparecchi nei magazzini dei concessionari (con la definizione ‘in magazzino’, come noto, nel gergo di settore si intendono quelle macchine che sono state autorizzate all’esercizio ma che devono ancora essere installate, oppure sono appena state rimosse o altro, e che quindi non stanno momentaneamente ma giustificatamente raccogliendo giocate), l’aspettativa delle concessionarie era quella di veder confluire nel basket, entro la fine di giugno, almeno la metà di questi diritti, sulla base delle cifre abituali di mercato. Invece, ad oggi, nel basket sono confluiti meno di 12mila nulla osta e per diverse ragioni: tutte in linea con le regole e le norme previste dall’Agenzia, e proprio per questo gli addetti ai lavori chiedono di intervenire con un ritocco delle regole, per evitare la stagnazione del mercato. Basti pensare che, nella settimana corrente, ogni concessionario ha ricevuto una disponibilità di appena 18 diritti, quando dovrebbe distribuire le autorizzazioni tra vecchi e nuovi clienti. Con richieste che, in quasi tutti i casi, sono dell’ordine delle centinaia per ogni settimana. E col risultato che anche il numero di slot in esercizio è andato progressivamente diminuendo, scendendo al di sotto delle 335mila unità (con picchi, nelle scorse settimane, anche vicini alle 330mila). E con un magazzino generale ancora troppo affollato rispetto agli standard di mercato.

LE NUOVE REGOLE - Ora però i Monopoli stanno preparando un aggiornamento delle regole che dovrebbe arrivare nelle prossime ore, attraverso una circolare con la quale andrebbero a ritoccare i termini e le condizioni previste per le dismissioni e il rilascio dei nuovi nulla osta, proprio allo scopo di garantire un aggiornamento rapido del basket. Se, fino ai giorni scorsi, l’amministrazione attendeva di conoscere l’esito del Tar del Lazio rispetto al ricorso presentato da alcuni operatori proprio contro le precedenti circolari che disciplinano le procedure dei nulla osta, il rinvio a febbraio dell’udienza stabilito dai giudici capitolini ha dato il via libera alle possibilità di intervenire sulle regole, per scongiurare lo stallo completo del mercato. Nonostante i margini di manovra sembrano essere piuttosto limitati per via di un sistema altamente complesso e determinato da troppi parametri. Tuttavia, secondo quanto apprende GiocoNews.it, uno degli interventi allo studio dell’amministrazione potrebbe prevedere l’introduzione di un ulteriore parametro temporale allo scadere del quale il rilascio di un nulla osta possa non essere più considerato una sostituzione di una diritto già associato a un concessionario, facendo quindi transitare un nulla osta dismesso nel basket (diventando quindi una disponibilità per tutti) invece di essere automaticamente riassegnato allo stesso concessionario. Ciò significa che se un concessionario dismette una macchina e chiede una nuova autorizzazione per sostituirla con una nuova installazione, se quella macchina dismessa risulta non aver raccolto giocate per un tot di giorni, per esempio 40, non si potrà più considerare una sostituzione (anche se la perdita del diritto per mancata raccolta, come detto, prevede un periodo temporale di 90 giorni anche non consecutivi). Si tratta tuttavia soltanto di una delle ipotesi al vaglio dell’amministrazione che, come tutte le nuove procedure, peraltro, devono essere opportunamente vagliate e disciplinate da Sogei, il partner tecnologico dello Stato, perché prevedono un aggiornamento dei software di gestione dei sistemi.

 

 

 

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