Barbieri (Ascob): 'Firenze, gioco per 4 ore? Bingo condannati a chiudere'
Il presidente di Ascob, Salvatore Barbieri, interviene sull'ordinanza sugli orari del gioco varata a Firenze.
Non si fermano, fra le associazioni che riuniscono gli operatori del gioco, le polemiche suscitate dall'emanazione dell'ordinanza sugli orari degli apparecchi e delle sale di Firenze, in vigore dal 5 settembre. Dopo Sapar e As.Tro, che il 12 incontrerà gli esercenti del territorio, è la volta di Ascob, che riunisce i concessionari delle sale bingo.
“Quello che sta accadendo a livello territoriale è assolutamente privo di senso. Dopo decenni spesi per ricondurre il gioco nell’alveo della legalità, per introdurre norme che consentissero di recuperare gettito erariale, per mettere in piedi progetti che tutelassero il giocatore e soprattutto per garantire posti di lavoro, stiamo assistendo a una vera e propria campagna di demonizzazione e di smantellamento di un sistema-gioco che è considerato un eccellenza a livello internazionale", sottolinea il presidente Salvatore Barbieri.
Sentiamo continui proclami da parte di personaggi che poco o nulla conoscono del settore e si fermano ad una analisi superficiale del tema Gap senza che esistano dati certi e indagini scientifiche", afferma ancora il presidente Ascob.
L'APPELLO A RENZI - "Invito il Presidente del Consiglio a visitare finalmente qualcuna delle nostre sale bingo, a parlare con i dipendenti delle sale. Potrebbe scoprire un mondo di professionisti responsabili che lavorano in maniera legale e legittima e che l’immaginario collettivo di sale modello 'Chicago' è solo una deriva di film hollywoodiani”, conclude Barbieri.