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Consulta nazionale antiusura: 'Alleanza per prevenire il gioco patologico'

13 novembre 2023 - 12:14

Per Luciano Gualzetti, presidente della Consulta nazionale antiusura,'c’è bisogno di un’alleanza tra tutti coloro che possono giocare un ruolo nella prevenzione e nella cura del gioco patologico'.

Scritto da Redazione
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“Abbiamo riconosciuto come i fenomeni dell’usura e dell’azzardo si siano modificati nel tempo rispetto a quando li abbiamo incontrati per la prima volta, intorno agli anni Novanta. Per tale ragione, dobbiamo affrontarli con competenza, per riconoscerli e attrezzarci con nuovi strumenti per contrastarli”.

Lo dichiara Luciano Gualzetti, presidente della Consulta nazionale antiusura, riunita a Palermo nei giorni scorsi per l’Assemblea delle Fondazioni Antiusura e per il convegno nazionale “Nel nuovo scenario socio-economico, l’azzardo anticamera dell’usura”, presso il Salone cardinale Lavitrano nel Palazzo arcivescovile. Lavori che sono stati preceduti dal ricordo di Don Pino Puglisi, di cui quest'anno ricorre il trentennale dell'omicidio da parte della mafia.

“C’è bisogno di un’alleanza tra tutti coloro che possono giocare un ruolo nella prevenzione e nella cura dei dipendenti da azzardo: istituzioni, imprese, terzo settore. Solo con un approccio integrato culturale, sanitario, sociale, educativo si possono ristabilire priorità e nuovi modelli di educazione che vedano l’uomo in tutte le sue dimensioni. Non possiamo continuare ad assistere passivamente i nostri giovani, per un’appartenenza calcistica, siano adescati dall’azzardo e dalle dipendenze patologiche. L’ascolto e la lettura della realtà devono portarci a mettere insieme le esperienze che ciascuno riesce a mettere in campo, per un’assunzione di responsabilità comune”, sottolinea Gualzetti.

Fra gli interventi si segnala quello di Maurizio Fiasco, consulente della Consulta nazionale antiusura, che sottolinea il rischio usura, con “tratti che assomigliano molto a quelli della congiuntura del 1992, quando fu rilevata in modo drammatico, per poi svilupparsi sul finire del secolo e ritornare in proporzioni più contenute fino alla recessione del 2012-2013. Come allora convergono un taglio evidente ai redditi familiari (inflazione), una decrescita del valore dei patrimoni immobiliari, un balzo dei tassi d’interesse, una forte riduzione della domanda di beni e di servizi”. Una situazione aggravata dalla crisi finanziaria accesa dal conflitto in Ucraina e adesso dalla guerra a Gaza,che si rovescia oggi sui bassi redditi delle famiglie, generando a sua volta gravi sofferenze.

“In altri termini, vi è un’impennata dei casi d’insolvenza irrecuperabile (sovraindebitamento, in termini tecnici) e si sviluppa il rischio di usura, che riguarda le famiglie e molte piccole imprese. Alle 205mila unità d’abitazione all’inizio del 2020 pronte per le aste, fatte iscrivere dai creditori e dai fondi speculativi che avevano rilevato i 'crediti deteriorati', se ne sono aggiunte 126mila nel 2021 e almeno 135mila nell’ultimo anno. L’emergenza è destinata ad aggravarsi per il ritorno – come riflesso delle nuove guerre – di due mostri, che sembravano da otto anni scomparsi: l’alta inflazione e gli alti tassi d’interesse”.

Vincenzo Vincifora, funzionario dell’Ufficio del Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, ricorda che “Il delitto di usura vede quali vittime, diverse tipologie di persone offese, dalle famiglie più povere sino alle piccole e medie imprese, le quali ricorrono ad un’offerta di denaro dato in prestito che, proprio per le condizioni di crisi economica, gli appare come un’immediata e possibile soluzione per ottenere pronta liquidità, in ragione della frequente impossibilità di accedere al mercato legale del credito”.

Per Filippo Torrigiani, consulente della commissione parlamentare Antimafia, “è divenuto improcrastinabile rendere i processi di tutela della salute in primis, vigilanza, regolamentazione, controllo e repressione sempre più funzionali ed ordinati con l’obiettivo di garantire legalità all’intero sistema. Non di meno giova rammentare che il fenomeno concorre, peraltro a produrre quella che è anche definita ‘povertà indotta’. Uno sviluppo corretto, equilibrato e sostenibile di un mercato in continua evoluzione, passa necessariamente da un apparato che ne garantisce legalità, efficienza della vigilanza e controlli che lo Stato deve assicurare”.

Parlando di dipendenze, Aniello Baselice, medico psicoterapeuta del dipartimento Dipendenze dell'Asl Salerno, consulente scientifico del centro Addiction e Dga Gruppo Logos OdV (SA), “evidenzia la presenza di una relazione tra i tre comportamenti patologici, decisamente più evidente e supportata nel caso di gambling e shopping compulsivo e nel caso di shopping compulsivo e accumulo compulsivo. Sono state, infatti, rilevate una forte correlazione tra comportamento di gioco d’azzardo patologico e comportamento di shopping compulsivo e delle differenze significative tra giocatori non patologici e giocatori patologici negli indici inerenti all’acquisizione compulsiva (più alti nei giocatori patologici), ad eccezione degli indici relativi all’acquisizione di beni gratuiti”.

Al convegno hanno partecipato il capitano della Guardia di finanza Matteo De Gasperis, il tenente colonnello dei Carabinieri Salvino Macli, il presidente facente funzioni della sezione fallimentare Giuseppe Rini,Maria Baratta in rappresentanza della Prefettura, il sindaco Roberto Lagalla, il commissario capo della Questura Ilaria Pedone.

 

 

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