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Contrasto al Gap, Asl e territori in campo

05 aprile 2023 - 12:39

Numerose le iniziative messe in atto per contrastare i pericoli di un gioco sregolato, nell’ottica di fornire un supporto ai giocatori problematici.

Scritto da Daniele Duso
Foto di Erik McLean (Unplash)

Foto di Erik McLean (Unplash)

Mentre presso il ministero della Salute è stato ricostituito l'Osservatorio sul gioco patologico e mentre si attende l'approdo in Parlamento del disegno di legge delega in materia fiscale, che prevede all'articolo 13 il riordino dell'offerta di gioco, continuano, sul territorio, le iniziative per contrastare i pericoli di un gioco sregolato, nell’ottica di fornire un supporto ai giocatori problematici. Iniziative di prevenzione, cura e formazione, da contrapporre, o in qualche caso sovrapporre a quelle, proibitive o limitative, messe in campo dalle Regioni e dai Comuni, tra distanziometri e fasce orarie.

Ma parliamo appunto delle iniziative di supporto messe in campo. L’ultima, in ordine di tempo, è il servizio “Sgarbuglio”, attivata dall’AslTo3 (Torino) con l’intenzione di fornire un nuovo punto di riferimento per il sostegno e la tutela economico-legale per persone con disturbo da gioco d’azzardo e loro familiari. Il servizio, operativo da lunedì 3 aprile, offre la consulenza di un avvocato, un commercialista e un giurista esperto, in grado di dare un supporto professionale specifico e individualizzato, con lo scopo di creare una rete istituzionale per tutelare il patrimonio delle persone, inteso in senso non solo economico ma anche relazionale. 

Sulla stessa linea troviamo l’iniziativa “Iogiocopulito”, sostenuta dalla Ats Brianza assieme al Csv Monza Lecco Sondrio e con la rete Tiki Taka. Un progetto operativo nelle due province lombarde di Monza e Brianza e Lecco, dove a scendere in campo sono i volontari dell’associazione “Il Tarlo”, che “insegnano a giocare” a chi è malato di gioco d’azzardo.

Sempre nel monzese troviamo anche il progetto "slottiamo”, promosso dal comitato di Villasanta della Croce Rossa con il patrocinio del Comune. Un'iniziativa attiva dal 23 marzo scorso, che punta all’ascolto, alla prevenzione e alla sensibilizzazione.

Altre iniziative mirano ad approfondire la conoscenza del fenomeno, come quella realizzata a Grosseto, dove un’indagine svolta da Coeso (un’agenzia per la formazione continua degli assistenti sociali, Ndr) con i dati relativi al 2021, ha messo in luce, anche nel territorio del grossetano, il superamento del gioco telematico su quello terrestre nel periodo post pandemico, riportando anche un dato relativo alla spesa, che sarebbe stata pari a 267,1 milioni di euro (il 61 percento spesi su rete telematica e il 39 percento su rete fisica).

Similare l'iniziativa realizzata a Formia, con un incontro pubblico nel corso del quale sono stati presentati dei dati raccolti dalla Caritas, ideatrice dell'incontro. DAti che parlano dell'aumento della spesa nel gioco online, ma che portano comunque la Diocesi locale a distribuire un vademecum che invita a boicottare gli esercizi commerciali che "vendono" anche gioco d'azzardo e cercare di sensibilizzare le amministrazioni comunali a contenere il gioco d'azzardo, limitando gli orari di apertura e controllando l'applicazione delle norme sulla dislocazione (che però online non sono).

Da ultimo, in questa carrellata il cui ordine è puramente casuale, il progetto "Vite in gioco" avviato a Termoli (Cb) dal SerD locale. Un'iniziativa che, come ha spiegato la referente del progetto, Paola Di Sabato, in un recente incontro pubblico, approccia la cura del Gap con un assetto integrato che tiene conto dell’aspetto piscologico, ma anche di quello biologico del paziente. Un incontro, quello molisano, che, più concretamente di altri, ha dettagliato come i disturbi legati al gioco d'azzardo attecchiscono maggiormente laddove dilaga la solitudine, l’assenza o la riduzione del contatto umano e delle relazioni.

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