Gioco illegale, Egp: 'Esercenti e istituzioni insieme per aumentare sicurezza'
Per Cangianelli (Egp-Fipe) esercenti e istituzioni devono lavorare insieme per 'massimizzare i livelli di sicurezza nei luoghi di offerta legali, aiutando le persone a vivere il gioco come un intrattenimento e non come una malattia'.
Scritto da Redazione
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“La maxi operazione condotta in tutta Italia dalla Polizia di Stato dimostra una volta di più che le sale gioco e le offerte clandestine nascondono il più pericoloso mondo delinquenziale. La scoperta a Caltanissetta addirittura di un laboratorio di armamenti ne è la dimostrazione più sconcertante. Ecco perché occorre onorare quotidianamente da parte degli esercenti più qualificati il patto morale con lo Stato e le forze dell’ordine in particolare, per contrastare sempre più nettamente i criminali od anche solo i furbetti che risparmiano sulla sicurezza dei luoghi di gioco. Notizie o sospetti di attività illecite nel mondo del gioco, siano sale clandestine o esercizi privi di regole per la tutela delle persone, richiamano il dovere di denunciare immediatamente, per fermare fenomeni che mettono a repentaglio la sicurezza di tutti”.
Così Emmanuele Cangianelli, presidente di Egp-Fipe, Associazione italiana esercenti giochi pubblici, organizzazione di categoria di Fipe – Confcommercio, a commento dell'operazione della Polizia condotta a contrasto del gioco e delle scommesse illegali, che oggi, 11 gennaio, ha portato all'erogazione di 600mila euro di sanzioni.
“I gestori dei giochi pubblici – aggiunge Cangianelli - ricordano che vietare o limitare eccessivamente il gioco in denaro è impossibile, ma è prima di tutto un errore strategico: si lasciano praterie a delinquenti senza scrupoli. L’unica strada è quella di lavorare insieme, esercenti e istituzioni, per massimizzare i livelli di sicurezza nei luoghi di offerta legali, aiutando le persone a vivere il gioco come un intrattenimento e non come una malattia”.