È il giorno della verità all'Agcom - Autorità per le garanzie nelle comunicazioni per le nuove linee guida sul divieto di pubblicità al gioco che ha deciso di riscrivere alla luce dei cambiamenti normativi legati al decreto n. 41 per il riordino del gioco online.
Oggi, 30 aprile, all'ordine del giorno della seduta del Consiglio infatti c'è l'avvio della “consultazione pubblica sulle proposte di modifica alle linee-guida sulla comunicazione pubblicitaria nell’ambito del gioco pubblico a pagamento”, previsto ormai da tempo e anticipato più volte sulle pagine di GiocoNews.it fin da febbraio.
Una modifica necessaria, come ribadito anche in occasione dell'Italian Gaming Expo & Conference di aprile nella tavola rotonda “Oltre il divieto: la ricerca di una regolamentazione sostenibile sull'Adv", con il confronto fra Agcom, Adm, Pubblicità progresso, Iap, Fondazione Fair, Eurobet, Betsson group Italy e l'avvocato Stefano Sbordoni sull'Adv del gioco.
Le norme fin qui vigenti riferite al decreto Dignità, che dal 2019 hanno posto il divieto totale di pubblicità, ora infatti vengono parzialmente superate, anche se non formalmente, dal decreto di riordino dell'online che impone ai concessionari di promuovere la comunicazione responsabile del gioco. Ma il decreto n. 41 non cita mai direttamente il decreto Dignità e formalmente non lo supera. Quindi ad oggi ci sono due norme primarie di pari livello che in parte si contraddicono.
Alla luce di questo l'Agcom ha la necessità di chiarire e di definire il perimetro di applicazione del divieto visto che è l'ente demandato a sanzionare chi non lo rispetta.
In generale, oltre a ciò, va affrontato il cambiamento di scenario legato alla comparsa dei siti di infotainment promossi dai vari concessionari di gioco che per alcuni – politici in testa - sono eccessivi e fuori luogo.
Ed è necessario fare chiarezza anche sull'uso dei loghi dei concessionari e l'impiego dei testimonial nelle pubblicità. Non dimenticando che va considerato anche il ricorso a altre forme di comunicazione sul gioco responsabile, ad esempio di quelle che i concessionari stessi possono indirizzare direttamente ai propri iscritti, invitandoli alla responsabilità.
Le linee guida poi andranno anche a chiarire o a ribadire alcuni punti mal interpretati o interpretati con difficoltà dagli operatori come l'uso dei link ai siti di gioco in generale e nelle comparazioni (fatto che, fra l'altro, è sempre vietato) e verrà ribadita anche la sussistenza di altre norme a partire dal decreto Balduzzi che impone prescrizioni precise sul tipo di comunicazione del gioco che rimangono a tutt'oggi in vigore
Come già anticipato da GiocoNews.it oggi il Consiglio dell'Agcom approverà formalmente l'avvio della consultazione degli stakeholder del settore sulle nuove linee guida proposte, già previsto nella seduta dell'8 aprile ma non attuato per mancanza di tempo, che sarà aperta per un periodo di 30 giorni. Quindi, considerando i tempi tecnici per la firma e per l'emanazione dell'atto approvato oggi, indicativamente la consultazione verrà avviata ai primi di maggio e si potranno avere le nuove linee guida pubblicate per l'inizio di luglio, in linea con i tempi dell'attribuzione delle nuove concessioni per l'online (il cui bando scade il 17 maggio).
Il testo presentato oggi poi nel corso della consultazione pubblica potrebbe subire delle lievi modifiche dopo l'esame dei contributi forniti dalle varie parti interessate.
In ultimo, va evidenziato che l'iter delle nuove linee guida sul divieto di pubblicità al gioco è indipendente da quello della risoluzione di Fratelli d'Italia sulla riforma del calcio italiano approvata dalla commissione Cultura del Senato ai primi di marzo, comprensiva della proposta di reintrodurre la pubblicità indiretta del gioco con vincita in denaro, cancellata dal decreto Dignità nel 2018, per trovare nuove risorse per supportare il calcio.
Di seguito, ecco il video della tavola rotonda di Ige sul divieto di pubblicità del gioco.