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Rapporto Italia 2024 Eurispes: 'Rivoluzione fisco, spazio al riordino del gioco pubblico'

24 maggio 2024 - 12:44

C'è posto anche per il riordino del gioco pubblico nel Rapporto Italia 2024 pubblicato dall'Eurispes, ma si parla anche di esport e intelligenza artificiale.

Scritto da Redazione
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Vengono citati anche il gioco pubblico, i videogame e gli esports nel Rapporto Italia 2024, pubblicato all'Eurispes e presentato oggi, 24 maggio.

Il Rapporto, giunto quest’anno alla 36a edizione, ruota attorno a sei capitoli, ciascuno dei quali offre una lettura duale della realtà, temi che l’Eurispes ritiene rappresentativi della attualità politica, economica e sociale del nostro Paese.

Nella scheda dedicata a “Sponsor, mercato e reputazione” ad esempio si legge: “La sponsorizzazione è un’industria in espansione soprattutto nello sport e nelle competizioni di videogiochi anche chiamate e-sport. In Europa, il valore totale del mercato delle sponsorizzazioni è aumentato del 6,2 percento, nell’arco temporale che va dal 2022 al 2023, passando da 29,05 miliardi di euro a 30,86 miliardi di euro. Il volume totale nel 2023 ha superato il precedente record di 30,69 miliardi di euro misurato nel 2019 (Esa, 2023). Rispetto ai settori sport e non sport, lo sport nel 2023 ha raggiunto un volume economico pari a 21,98 miliardi e il settore non sport dell’8,88 miliardi, in crescita entrambi di circa il 6 percento rispetto al 2022 (Esa, 2023).

In Italia nel 2023 la spesa delle aziende in sponsorizzazioni si è attestata a circa 1,1 miliardi di euro, in crescita del 2,5 percento rispetto al 2022 (StageUp, 2023). StageUp stima che nel 2024 il mercato registrerà un rialzo del 6 percento grazie alle Olimpiadi di Parigi e di Milano/Cortina, agli Europei di calcio.

Se si vede l’andamento nel tempo del mercato, si nota che il picco è avvenuto nel 2008 (anno degli Europei di calcio) per poi definirsi un costante calo fino al 2013 e una crescita costante fino al 2019. Nel 2020, causa pandemia da Covid-19, il valore crolla come quello di molte industrie legate agli eventi dal vivo, quali appunto gli eventi sportivi. Dal 2021 si assiste a una crescita lenta ma costante che però necessita ancora di tempo per assestarsi ai livelli pre-pandemia. Il calcio di serie A vale in termini di sponsorizzazioni circa 469 milioni nel 2023 (60,1 percento del mercato delle sponsorizzazioni sportive), seguito dal basket di serie A (9 percento del mercato) e dal calcio di serie B (7 percento), pallavolo (5 percento). Considerando le variazioni tra il 2022 e il 2023, è soprattutto la pallavolo di serie A ad avere il rialzo più importante (circa il 17 percento)”.

 

Parlando di “Nuove tecnologie tra opportunità e rischi” invece l'Eurispes cita anche l'intelligenza artificiale: un italiano su tre ha una vaga idea di che cosa sia e una quota simile afferma di non saperne nulla. Prevedibilmente, ad essere informate “molto” e “abbastanza” sull’argomento sono le fasce d’età più giovani (tra i 18-24enni sono il 62,5 percento; tra i 25-34enni il 56,3 percento). All’aumentare dell’età diminuisce gradualmente la percentuale di quanti si dichiarano molto informati e cresce quella relativa a chi non ne sa nulla. Chi ha provato ad utilizzare l’intelligenza artificiale lo ha fatto spinto dalla curiosità di vedere come funzionasse (72,4 percento) e per motivi di svago/gioco (63,7 percento). Il 46 percento l’ha utilizzata per lavoro e il 41,5 percento per motivi di studio.

Un accenno al gioco si trova anche nella scheda “Rivoluzione fisco: dopo 50 anni il sistema tributario si rimette in moto”. Qui si legge: “La legge n.111/2023 ha delegato al Governo il compito di riformare il sistema tributario entro 24 mesi dalla sua entrata in vigore il 14 agosto 2023. Finora, sono stati approvati 9 decreti legislativi per implementare la riforma, coprendo ambiti come il collaborativo adempimento, il contenzioso tributario e la semplificazione degli adempimenti. La riforma coinvolge la struttura dell’Irpef, la tassazione d’impresa, l’Iva, l’Irap e altre imposte indirette. Si prevede anche una revisione delle disposizioni sui giochi pubblici e della riscossione nazionale”.

Infine nella scheda “Il mondo dei podcast, un fenomeno spinto dalla pandemia e destinato a restare”, viene evidenziato: “Nel 2023, 16,4 milioni di italiani hanno ascoltato un podcast almeno una volta nell’ultimo anno, un milione in più rispetto al 2022, con un incremento del 7 percento (NielsenIQ per Audible).

È dal 2019 che gli utenti italiani di podcast crescono con una media di un milione in più all’anno. Gli ascoltatori sono i giovani (25-34 anni) e giovanissimi (18-24 anni), ma la crescita più significativa nell’ultimo anno sta avvenendo tra gli over 55. Più della metà degli ascoltatori fruisce dei podcast almeno una volta al mese, soprattutto a casa (75 percento), in auto (31 percento), sui mezzi pubblici (21 percento) o mentre cammina per strada (20 percento).

I momenti preferiti per l’ascolto sono quando si torna dal lavoro (36 percento), prima di andare a dormire (36 percento), nel weekend (29 percento), in pausa pranzo (22 percento).

Il profilo degli utenti nel 2023 resta giovane, secondo Ipsos, seppur diminuito rispetto agli anni della pandemia – forse segno di una ripresa socialità tra i ragazzi – mentre cresce il peso dei segmenti affluent. Gli ascoltatori di podcast sono generalmente persone che preferiscono comprare da aziende socialmente responsabili (80 percento), che danno consigli in merito a film, serie Tv, musica, giochi e app (74 percento) e che adottano per prime una nuova tecnologia (69 percento). Tendono, inoltre, a preferire abbonamenti premium piuttosto che servizi standard (67 percento) e comprano spesso prodotti consigliati dai propri artisti preferiti (58 percento). Tutte queste caratteristiche descrivono un profilo di consumatore ricettivo alle tendenze e all’attualità, fruitore di diversi prodotti culturali e di classe medio-alta”.

 

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