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Sale giochi in città, l'estate come occasione da cogliere per rinnovarsi

17 agosto 2024 - 09:05

Non è soltanto un augurio, per chi lavora nel retail, ma anche un invito a non rimanere con le mani in mano, sfruttando appieno ogni momento, anche della stagione estiva.

Scritto da Michele Bragantini
©  David Pisnoy  / Unsplash

© David Pisnoy / Unsplash

"Cerco l’estate tutto l’anno e all’improvviso eccola qua..."

Erano altri tempi, quando Celentano cantava “Azzurro”, i tempi in cui le città si svuotavano, si facevano due mesi di vacanza affittando l’appartamento, in un contesto ultra familiare. Allora la sala giochi della località turistica era un destination point fortemente attrattivo, il momento clou della giornata.

Ora come allora, la sala giochi estiva resta un classico delle vacanze, una delle tappe imprescindibili dello struscio serale, al di là dell’età e del fatto che si tratti di una vacanza vera e propria, o di un weekend “mordi e fuggi”. Festa grande, dunque, l’arrivo dell’estate per chi ha le sale al mare, che quest’anno fra l’altro hanno, per la maggior, riaperto presto, complice una Pasqua caduta a fine marzo e un inizio di stagione meteorologicamente buono. L’importante è non farsi cogliere impreparati: qualche lavoro di restyling, si tolgono i nylon dalla macchine e dai dondolanti, si posizionano quelle nuove, si caricano le gru con i pelouche di moda e la giostra riparte. Anche le attività gambling in località turistiche o nei pressi, risentono positivamente, seppur meno, dello spostamento di chi normalmente è cliente di questo tipo di offerta di gioco, al di fuori di un concetto di stagionalità, quindi con aperture e chiusure.  
Ma la domanda vera è: e per le attività di gioco in città?
Il primo pensiero è che le sale cittadine/urbane soffrono per la transumanza dei clienti verso mari e montagne, e cadono preda di solitudine e sconforto.
Allora l’estate in città uccide? No, se sai fartela amica, anzi questo periodo può essere uno spazio temporale del quale approfittare, per effettuare tutta una serie di micro attività sul punto vendita.

Partiamo da alcune considerazioni di carattere generale. La prima è che, pur di fronte a un probabile calo di presenze, soprattutto per la parte Amusement, non si assiste  più all’emorragia drammatica delle città di qualche anno fa. Anzi oggi i centri urbani offrono eventi ed iniziative destinate proprio a chi resta. Niente effetto desertificazione.
La seconda è che, considerato quanto appena detto, quella di restare aperti può essere una scelta commercialmente interessante, sia perché l’aspettativa oggi è appunto di trovare aperto, sia perché, dato che qualcuno chiuderà, potremmo avere l’opportunità di farci conoscere da nuovi clienti. È necessaria un'attenta analisi dei costi, ma può essere un investimento, l’apertura, da considerare attentamente.

Ragioniamo adesso da un punto di vista più retailer, con focus sia sulla pianificazione marketing che con obiettivo di trasformare una flessione delle presenze, nell’occasione  per intervenire sul punto vendita. È un periodo con meno clienti, probabilmente resistono quelli più affezionati, ai quali dare maggiore attenzione.
È il momento ideale per piccole iniziative di customer care, quali un aperitivo particolare, un amaro offerto in più, un giro di gelato per i clienti impegnati a giocare, iniziative che manifestano un’attenzione al cliente, percepita dallo stesso  con un livello decisamente superiore al valore dell’omaggio. 
Se pensiamo a un Fec, si possono pianificare una serie di micro eventi food legati alla stagionalità del territorio, con un investimento contenuto e la possibilità di fare comunicazione nel punto vendita, promuovendo ogni volta l’evento successivo, per far tornare una volta in più i clienti. Questo tipo di promozione food è particolarmente adatta per i Bingo, avvantaggiati da un servizio di ristorazione, che può giocarsi la carta delle serate dedicate con menù particolari. Può essere il momento in cui fare lavori di rinnovo delle sale, di qualsiasi natura siano, senza necessità di sospendere le attività di gioco e sfruttando l’effetto coming soon, con un messaggi ai clienti  del tipo: "e non puoi immaginare cosa succederà a settembre".

Questo vale anche per gli adeguamenti tecnologici, come per esempio,  il passaggio a una gestione cash less della parte Video arcade, cosa che peraltro consiglio caldamente. 
Si ha la possibilità di testare nuovi sistemi organizzativi e gestionali, con meno preoccupazione per eventuali problematiche tecniche, avendo meno afflussi ed il tempo di intervenire sul sistema.

Non parliamo poi dell’impatto positivo che può avere un semplice rinnovo del layout della sala, con l’inserimento di qualche nuova proposta di gioco, al back to school. Altra cosa da fare, sfruttando il fatto di averne il tempo, è andare a vedere cosa fa la concorrenza. È un’attività di formazione personale fondamentale, perché a volte le idee vengono nei modi e nei momenti meno prevedibili.

Insomma, l’estate come un momento di minor stress, con la possibilità di pensare, con la possibilità di fare, con la possibilità di arrivare preparati, al momento giusto e nel modo giusto. 

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