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Feexpo 2024, le associazioni: 'Difendere la specificità dell'amusement'

27 febbraio 2024 - 13:10

All'inaugurazione di Feexpo 2024 gli interventi dei rappresentanti di Ambi, New Asgi e Cisl, più dell'imprenditore Paolo Dalla Pria, a difesa della specificità dell'amusement.

Scritto da Ca
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Bergamo - Difendere l'amusement, il suo futuro e la sua specificità. Questo, in sintesi, l'appello che viene lanciato dai diversi oratori che hanno preso parte al dibattito organizzato per l'apertura dell'edizione 2024 di Feexpo.

Marco Raganini, dell'associazione che rappresenta gli operatori di bowling Anbi, sottolinea "il lavoro svolto dagli Stati generali e da Fee. Lavoriamo in proroga e l’orizzonte temporale è breve. Noi dobbiamo difendere i più piccoli che rischiano la chiusura. Ci sono tanti problemi che possono sembrare semplici ma che creano disagi notevoli agli operatori. La burocrazia deve essere più snella per facilitare il lavoro delle aziende a conduzione familiare", conclude.

Da parte sua Vanni Ferro, di New Asgi, evidenzia: "Anni fa non c’era un’associazione che tutelava il gioco senza vincita in denaro. Noi siamo operativi dal 2017 e da allora abbbiamo sempre cercato di unirci in un progetto unico. Dal tavolo tecnico agli Stati generali l’obiettivo è di parlare con una sola voce. Stiamo lavorando bene già oggi e potremo migliorare". Ferro ribadisce inoltre l'obiettivo di "smarcarci, con tutto il rispetto dal gambling: una canna da pesca o un tiro ad acqua non sarà mai una slot machine e bisogna concludere questo percorso." 

Paolo Dalla Pria, storica figura di riferimento per il gioco senza vincita in denaro, parla anche a nome della sua azienda, Dalla Pria Entertainment Group: "Ho promosso questo percorso che vedo molto bene e bisogna andare avanti uniti: dimostreremo che l’amusement è amusement".

Giorgio Bosa, presidente dell'Associazione nazionale distributori meccanici piccolo amusement (Andimepa), evidenzia: "Abbiamo ancora tante problematiche da risolvere, dobbiamo scontrarci con una legislazione del comma 7 che va completamente rivista e corretta. Da tanti anni stiamo cercando di far capire la separazione tra comma 6 e comma 7, abbiamo bisogno di staccarci dai giochi con vincita in denaro e ci auguriamo che l'Agenzia delle dogane e dei monopoli faccia da portavoce ai nostri problemi”.

Un concetto ribadisco anche dalla Cisl spettacoli viaggianti: "Il problema è dividere dal comma 6 al comma 7. Negli spettacoli viaggianti la distinzione è già nelle nostre licenze e nei presupposti di esistenza. Siamo uniti a questo obiettivo e seguiamo l’unità cercando di fare il possibile".

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