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Fisco e slot: una finanziaria senza finanza per le imprese del gioco

12 febbraio 2022 - 10:01

Un’analisi delle novità introdotte dalla Legge di Bilancio per il 2022 dal punto di vista dell’operatore del gioco.

Scritto da Francesco Scardovi, commercialista e revisore contabile, esperto di gaming
Fisco e slot: una finanziaria senza finanza per le imprese del gioco

 

All’indomani dell’entrata in vigore della Legge di Bilancio per il 2022 (n. 234/2021), pur in assenza di articoli specifici dedicati al settore del gioco legale, illustriamo i punti di maggior interesse per gli operatori di raccolta. Partendo dai punti di interesse generale che riguardano anche i gestori di apparecchi e sale giochi a partire dall’anno 2022.

Rimodulazione scaglioni e aliquote Irpef (commi da 2 a 8)
Sono ridotte a quattro le aliquote: 23 percento per redditi fino a 15mila euro, 25 percento per redditi tra 15 e 28mila euro, 35 percento per redditi da 28 a 50mila euro e 43 percento oltre i 50mila euro, con una leggera diminuzione per i redditi tra i 15 e i 50mila rispetto alle aliquote precedenti ed un inasprimento per i redditi superiori.

Esclusione Irap (commi 8 e 9)
Non saranno più soggetti al versamento dell’Irap le persone fisiche esercenti attività commerciali (ditte individuali) nonché i lavoratori autonomi ed i professionisti in genere operanti non in forma associata; restano assoggettate all’imposta le società di persone e di capitali.

Detrazioni interventi edilizi ed energetici (commi da 28 a 43)
E’ confermata l’estensione del super bonus 110 percento a tutto il 2022, anche per abitazioni unifamiliari senza limiti di Isee con l’introduzione della equivalenza nella consegna tra interventi trainanti e trainati (semplificazione); per beneficiare dell’agevolazione però dovranno essere eseguiti lavori entro il 30 giugno 2022 pari almeno al 30 percento dell’intervento complessivo. E’ stata inoltre introdotta la nuova detrazione al 75 percento degli interventi per l’eliminazione di barriere architettoniche (che comprende anche ascensori e montacarichi).
Sismabonus, ecobonus (riqualificazione energetica) e bonus per ristrutturazioni edilizie sono prorogati fino a tutto il 2024. Confermata infine la detrazione del 50 percento su acquisto di arredi ed elettrodomestici per immobili in ristrutturazione, con un limite di spesa che si riduce a 10 mila euro per il 2022 e 5 mila per il 2023 e il 2024.

Fondo Garanzia Pmi e Sostegno liquidità delle imprese (commi da 53 a 59)
Sono confermate le proroghe al 30 giugno 2022 sia per l’accesso al Fondo centrale di Garanzia Pmi, con copertura ridotta dal 90 al 80 percento e con pagamento di una commissione per le richieste successive al 01 aprile 22, sia per la concessione, da parte di Sace di garanzie a favore di banche che concedono finanziamenti alle imprese colpite da emergenza Covid. La durata prevista è di 6 anni (estendibile a 10) con un preammortamento fino a 3 anni; resta purtroppo il permanere delle difficoltà delle imprese del gaming per l’accesso al credito, non essendo ancora intervenuta una specifica norma che superi l’equivoco dell’applicazione del codice etico bancario.

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Ammortamento fiscale per beni immateriali rivalutati (commi da 622 a 624)
Per i beni immateriali, quali marchi brevetti etc, rivalutati dalle imprese ai sensi dell’articolo 110 del Decreto legge 104/2020 (cosiddetto “Decreto Agosto”) anche ai fini fiscali, viene incredibilmente ridotta ad 1/50 (un cinquantesimo) rispetto alla quota di 1/18 originariamente prevista dal decreto (oltre che dall’articolo 103 del Tuir) la quota di ammortamento fiscale dei maggiori importi rivalutati. Per mantenere la detrazione fiscale ad 1/18 l’impresa potrà versare una imposta sostitutiva tra il 12 ed il 16 percento (a seconda di beni e valori), al netto del 3 percento già conteggiato.
E’ data facoltà ai contribuenti di rinunciare alla rivalutazione ai fini fiscali e richiedere il rimborso di quanto già eventualmente versato secondo modalità che saranno comunicate dall’Agenzia delle Entrate.
Questo provvedimento, per quanto pre-annunciato dal Governo per “l’eccesso di generosità” della norma pre-esistente, stride fortemente con la ratio della stessa norma originaria, di sostegno alle imprese e di salvaguardia dei bilanci così fortemente colpiti dall’emergenza pandemica e deve ritenersi anche in contrasto con i principi di tutela sanciti dall’ordinamento tributario vigente che impongono la non retroattività di norme fiscali se di minor favore per i contribuenti.

Riduzione o sospensione degli ammortamenti (comma 711)
E’ consentito a tutte le imprese che in chiusura di bilancio 2020 avevano sospeso in tutto o in parte gli ammortamenti civilistici dei propri beni materiali e/o immateriali (come previsto sempre dallo scorso Decreto Agosto), di effettuare la stessa operazione, anche con differenti aliquote, in sede di chiusura del bilancio 2021.
Si raccomanda sempre di illustrare nelle relazioni accompagnatorie ai bilanci le ragioni che motivano l’eventuale riduzione, che nel 2021 coincide con la stessa del 2020 tenuto conto dell’analogo periodo di inattività imposta dai decreti anti-Covid.

Da ultimo si segnala che il comma 913 estende a 180 giorni il termine per il versamento delle somme iscritte a ruolo per le cartelle di pagamento notificate dall’Agenzia di Riscossione per tutto il 2022.

Dunque la legge non ha introdotto alcuna nuova norma specifica per il settore della raccolta di gioco legale, anche per quanto concerne il rinnovo delle concessioni in scadenza o tanto meno i criteri di partecipazione ai nuovi bandi di gara.

(L'articolo completo è pubblicato sulla rivista Gioco News di febbraio 2022, fogliabile gratuitamente anche online, a questo indirizzo)

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