A pochi giorni dal nostro recente aggiornamento, è già tempo di novità per alcuni ippodromi italiani.
Cominciamo dalle sorti di uno dei più attesi: Le Bettole di Varese, rimasto in sospeso dopo la revoca del bando di gestione da parte del Comune per la fuga di notizie sugli operatori interessati a partecipare alla seconda fase della procedura e il primo confronto in commissione Sport, che aveva registrato l'assenza per motivi personali di Guido Borghi, presidente della Società varesina incremento corse cavalli, attuale gestore dell'impianto.
La commissione Sport ha infatti diramato la convocazione di una nuova seduta per lunedì 5 maggio alle ore 18.15 per la trattazione del seguente ordine del giorno: “Ippodromo di Varese: situazione della gestione, in riferimento alla Convenzione in essere con il Comune di Varese; tribune per il pubblico: capienza attuale, interventi e procedura da eseguire per garantirne la completa fruibilità; programma di intrattenimento ippico per la corrente stagione primavera – estate”.
Sul punto, si legge in una nota pubblicata sul sito del Comune, “viene chiesta l'audizione del legale rappresentante della Società varesina incremento corse cavalli, affinché possa meglio illustrare le criticità riscontrate nella gestione, e i motivi che hanno portato alla decisione di inibire l'uso della pista utilizzata per gli allenamenti. È altresì richiesta, come concordato nella seduta del 23 aprile 2025, la presenza di un rappresentante dell'Avvocatura comunale e di un tecnico, per relazionare sull'argomento in oggetto”.
Scendendo verso la Toscana, emergono nuovi aggiornamenti in merito all’ippodromo del Casalone di Grosseto, che sarà di nuovo all'asta il 13 giugno alle ore 12.30, con il termine per la presentazione delle offerte fissato al 6 giugno alle ore 12:30. Si tratta della terza asta per il complesso immobiliare, dopo quella di ottobre 2024 per la somma di 3.800.000 euro, e quella di aprile 2025, con il prezzo sceso a 3.420.000. A giugno la base d’asta scende a 3.078.000 euro, con prezzo minimo appena superiore ai 2.300.000 euro. Il compendio dell’ippodromo, composto da terreni, fabbricati, strutture ed impianti, copre una superficie di circa 200mila metri quadri destinata allo svolgimento e alla organizzazione di eventi e manifestazione di natura ippica e delle corse dei cavalli.
Lo scorso autunno il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, aveva aperto degli spiragli per il rilancio della struttura, attraverso “delle progettualità con alcune associazioni che si offrono di rivitalizzare il cavallo maremmano. Bisogna però vedere quanto spazio c’è dal sogno alla realtà. Tanti sono stati i progetti che mi sono passati sotto in questi anni, dai concerti, ai centri ortopedici, fino all’acquapark. Ora finalmente sembra essercene uno più concreto e attinente alla realtà. Ci sono tante associazioni che si metteranno insieme per tutelare il cavallo maremmano e queste tradizioni, però dobbiamo vedere se ci sarà il supporto finanziario". Correvano gli inizi di ottobre 2024, e da allora non ci sono state altre dichiarazioni, perlomeno non in sedi pubbliche.
L'ultimo ippodromo del quale ci occupiamo oggi è quello sardo di Chilivani, nel territorio di Ozieri, dove a fare notizia è la morte di un cavallo durante una competizione, secondo quanto denunciato dall'organizzazione di volontariato Horse angels.
“Horse Angels Odv esprime profonda preoccupazione per il decesso di un cavallo all'Ippodromo di Chilivani (Ozieri), avvenuto martedi scorso, in circostanze che sollevano seri interrogativi sul benessere animale e sulla gestione degli equidi nelle competizioni ippiche sarde. Secondo indiscrezioni raccolte da operatori ippici locali, un purosangue arabo sarebbe stato legato a un palo con una fune scorrevole come forma di punizione, pratica che avrebbe condotto alla tragica impiccagione dell'animale. Al momento non risultano conferme ufficiali, ma i Carabinieri sarebbero intervenuti sul posto per accertamenti. Horse Angels Odv intende procedere con la presentazione di un esposto alla Procura della Repubblica, affinché siano chiarite le responsabilità e venga fatta plena luce su quanto accaduto. Il caso di Chilivani si aggiunge al recente decesso di una cavalla durante un concorso di salto ostacoli organizzato dalla Fise Sardegna il 25 aprile scorso in un circolo ippico a Maracalagonis. La cavalla si sarebbe spezzata il collo saltando 90 centimetri, ma è mistero fitto sull'identità dell'animale. Abbiamo chiesto accertamenti all'autorità sanitaria. Horse Angels Odv denuncia come inaccettabile che i nomi dei cavalli deceduti in contesti pubblici non vengano resi noti, privando cittadini e operatori del diritto a una corretta informazione. La tutela del benessere animale e il rispetto della verità non possono essere subordinati a interessi privati o alla paura della cattiva pubblicità. Questi episodi evidenziano la necessità urgente di maggiore trasparenza e responsabilità nella gestione degli animali impiegati nello sport agonistico. Chiediamo che vengano accertate le eventuali responsabilità, adottate misure concrete di prevenzione degli abusi, e che la trasparenza diventi finalmente un principio irrinunciabile in ogni procedura.”