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Sbc summit Barcelona, panel ippica: 'Elevare qualità del prodotto-corsa per essere competitivi'

22 settembre 2023 - 16:00

Dal panel sui segnali tv delle corse ippiche e le scommesse sui cavalli organizzato all'Sbc summit Barcelona da GiocoNews emerge la necessità di lavorare per allineare l'Italia agli standard internazionali.

Scritto da Redazione
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Come sviluppare a livello internazionale il settore delle corse dei cavalli? Partendo dalla valorizzazione delle immagini tv dei convegni e dalle modalità delle scommesse (senza prescindere dalla tassazione applicata ad esse).

Questo il messaggio di fondo emerso dalla tavola rotonda, tenutasi il 20 settembre all'Sbc summit Barcellona, organizzata da GiocoNews e intitolata “Winning the race: exploring the role of tv signals and betting in the global horse racing industry” (“Vincere la corsa: esplorare il ruolo dei segnali televisivi e delle scommesse nel settore globale delle corse di cavalli”, Ndr) . 

Variegata e rappresentata da professionisti a livello internazionale la tavola rotonda, moderata da Mauro De Fabritiis (Founder e managing director MDF Partners), ha visto la presenza tra gli ospiti di: Ylva Svensson (Head of International Atg), Ines Hendili (International development Pmu), Michele Rosi (Coo Mst), Paul Witten (Commerciale director Sis), Hubert Bergmann (Industry expert), alcuni dei massimi esperti del settore.

 

Introducendo il panel, Mauro De Fabritiis sottolinea che “L'industria delle corse dei cavalli è un ecosistema complesso che coinvolge vari attori, tra ippodromi, allevatori, allenatori, fantini, operatori di gioco, operatori tecnologici, media providers, appassionati di cavalli e scommettitori, enti di regolazione e lo Stato. Per il mantenimento dell’ecosistema le immagini delle corse e le scommesse sono drivers fondamentali. Queste ultime, in particolare sono la linfa del settore indispensabile per il suo mantenimento in tutti i Paesi del mondo. 

Si tratta di un settore ad elevato potenziale, ma che necessita di opportuni interventi, soprattutto in ambito regolatorio, che ne favoriscano l’evoluzione. L’Italia è un esempio concreto di come lo sviluppo del settore sia stato compromesso e di quali potrebbero essere gli interventi trainanti per il futuro. Tra questi: riduzione della tassazione, immagini e qualità delle corse sono le priorità che emergono dal confronto internazionale”.

 

Partendo dal ruolo delle immagini, Paul Witten (Sis) rimarca l'importanza dei diritti televisivi per l'industria: “Non ci sono scommesse senza immagini”, afferma, ed evidenzia che esistono due approcci differenziati a livello internazionale: “Paesi che presentano corse/immagini ogni 2-5 minuti e Paesi con corse ogni 15-20 minuti". Per tale ragione, "è fondamentale targettizzare l'offerta video e dei canali tv, in base ai diversi territori, operatori e tipologie di giocatori. L'attenzione alle immagini video, inoltre, deve essere necessariamente accompagnata da un pacchetto rilevante ed accessibile di dati a supporto della visione e del gioco".

Ines Hendili (Pmu) ribadisce che le immagini sono essenziali, e ricorda un esperimento realizzato dall'operatore specializzato in scommesse ippiche in cui il volume del betting “è sceso al 10 percento dei valori standard quando sono state rimosse le immagini per alcune corse”. Il ruolo centrale e fondamentale delle immagini televisive ha spinto l'operatore d'oltralpe ha creare il proprio canale tv "Equidia", su cui sono stati concentrati i maggiori investimenti del gruppo di interesse negli ultimi anni.

Anche Michele Rosi (Mst) pone in risalto quanto sia fondamentale la qualità delle immagini, “ma necessariamente abbinata ai dati che integrano l'esperienza per l'utente che desidera non solo vedere una corsa, ma avere una comprensione più approfondita dell'intero evento con statistiche rilevanti e altri Kpi (indicatori chiavi di prestazione, Ndr)". Per tale ragione, Mst ha investito tanto negli ultimi anni per migliorare la qualità delle immagini e dei dati, sottolinea Michele Rosi, "ed il piano di investimento per il prossimo triennio, che Mst sta per approvare, avrà come fulcro centrale l'aumento dell'esperienza di visione e dell'esperienza di gioco". Parallelamente è stato osservato come, con riferimento al settore delle corse italiano, sia fondamentale una cooperazione degli attori della filiera, per migliorare la qualità delle corse e della trasmissione televisiva. In tal senso, grazie all’autorizzazione da parte del Masaf dell’esportazione delle corse italiane all’estero, le corse italiane hanno la possibilità di confrontarsi con gli elevati standard internazionali, ed individuare le aree di miglioramente necessario. Altro importante aspetto per l'ippica italiana è quello di riportare le corse al di fuori del cicruito delle scommesse, concentrando l'attenzione sull'evento "sportivo", assicurando un nuovo storytelling, attraverso, anche, l'utilizzo dei mezzi di comunicazione generalisti. 

Ylva Svensson (Atg) conferma l’importanza dei dati oltre che delle immagini, sia per le corse domestiche sia per le corse importate da altri Paesi.  Sottolinea inoltre che, in linea con quanto fatto da Pmu, Atg ha sviluppato il proprio canale tv, che punta sulla presentazione delle corse coinvolgendo diversi esperti. Inoltre, confermando quanto indicato da Michele Rosi, Ylva Svenssson ha sottolineato l'importanza di far approdare le corse più importanti nella tv commerciale e, per tale ragione, Atg ha concluso un accordo rilevante in termini di investimento per trasmettere, ogni settimana, il meeting collegato alla Flagship bet di Atg, la V75. 

 

L'esperto Hubert Bergmann conferma l'importanza dei dati e della qualità delle immagini. “Sono due fattori fondamentali. C’è bisogno dei migliori dati possibili. Dobbiamo fornire al giocatore le migliori informazioni possibili, vogliamo che investa i suoi soldi e lo farà, quando sentirà di averle. Le corse devono mettere il giocatore al centro di tutte le azioni, solo così abbiamo una possibilità di successo”. 

 

L'altro argomento caldo della discussione è stato il focus sulle scommesse a totalizzatore e a quota fissa, su cui le visioni divergono tra i Paesi in base alle specifiche esperienze. 

Per Inès Hendili è chiaro che la Francia e la Pmu sono focalizzati sul totalizzatore (non offrono la quota fissa), anche se per alcuni Paesi in cui si esportano le corse francesi si offre anche la quota fissa. È un trend in atto di cui bisogna tenere conto: la quota fissa è paragonabile a Uber, mentre il totalizzatore al taxi tradizionale. Le due modalità possono coesistere.

 

Per Ilva Svensson l'esperienza dirà se le quote fisse per le corse svedesi cresceranno, anche se la Svezia è principalmente orientata al totalizzatore. Da poco Atg ha lanciato la quota fissa e sembra esserci interesse su tale modalità di scommessa anche vedendo l’appetibilità che ha in altri Paesi.

 

Michele Rosi fa presente che Mst ha investito da anni sulla quota fissa, in cui crede fortemente, e che ha permesso di rilanciare le scommesse ippiche in Italia, ma sta lavorando anche sul totalizzatore. Con l'autorizzazione del Masaf all’esportazione delle corse italiane Mst ha da poco lanciato un totalizzatore internazionale, denominato Ita (International tote alliance), che consiste nella totalizzazione in un unico pool delle scommesse sulle corse italiane, provenienti da giocatori di altri Paesi che aderiscono all’iniziativa. “Stiamo ricevendo un grande interesse nel progetto Ita e contiamo di iniziare a raccogliere scommesse entro la fine dell'anno". Inoltre, in futuro, l'apertura del totalizzatore di agenzia italiano alle scommesse internazionali, garantendo alti montepremi per i giocatori, potrebbe far da volano al rilancio di tale tipologia di gioco.

 

Per Hubert Bergmann, la domanda non è se sia meglio la scommessa a quota fissa o a totalizzare; entrambe devono essere offerte e il giocatore deciderà quale scegliere. “I giovani conoscono la quota fissa dalle scommesse sportive, quindi c'è forse una possibilità di portare nuovi giocatori sulle corse ippiche. I nostri amici di Veikkaus in Finlandia hanno realizzato un progetto di prova 2-3 anni fa, in cui avevano pianificato di portare giocatori dalle scommesse sportive alle ippiche. Il risultato è stato molto positivo”.

Anche per Paul Witten è evidente che c’è bisogno di entrambe le modalità. “Ogni Paese deciderà il suo orientamento prevalente. Un aspetto che emerge è che la quota fissa è il modo più semplice per attrarre un nuovo scommettitore. Se vogliamo creare l’interesse dei giovani verso il settore delle corse dei cavalli abbiamo bisogno della quota fissa”. 

Sul tema importazioni ed esportazioni di corse c’è allineamento tra gli speaker intervenuti al panel ospitato dall'Sbc summit Barcelona.

Michele Rosi evidenzia: “Abbiamo investito come Mst nell’importazione delle corse ed è arrivato il momento di esportare anche le 'nostre' corse. Abbiamo una grande potenzialità, ma abbiamo bisogno di puntare molto sulla qualità del prodotto-corsa per essere allineati agli standard internazionali e, per tale ragione, è fondamentale la cooperazione di tutti gli attori della filiera, a parire dal Ministero e dagli ippodromi".
 
Ylva sottolinea come Atg abbia una lunga esperienza in import ed export delle corse. "Siamo coscienti dell’importanza di entrambe ma dobbiamo avere sempre un occhio attento sul mantenimento di healthy pools". 

 

Ines Hendili pone in luce il ruolo di leadership di Pmu nell’importazione ed esportazione internazionale.

Dulcis in fundo il tema della tassazione, ritenuto da tutti gli intervenuti un tema altamente critico che se mal gestito rischia di compromettere il meccanismo di generazione delle risorse affidato alle scommesse. L’Italia su questo tema ha un percorso importante da fare se vuole presentarsi sul palcoscenico internazionale. 

 

 

 

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