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Berrino (FdI): 'Un fronte unito per tutelare il giocatore'

17 febbraio 2023 - 11:49

Il senatore Gianni Berrino (FdI) traccia un bilancio dei primi mesi di attività del Governo Meloni e per il gioco auspica interventi socio-sanitari e delle forze dell'ordine, oltre a coinvolgere le famiglie, per combattere il rischio dipendenze patologiche e illegalità.

© Gianni Berrino - Pagina Facebook ufficiale

© Gianni Berrino - Pagina Facebook ufficiale

Il gioco pubblico volta pagina. Con un nuovo sottosegretario al ministero dell'Economia e delle Finanze con delega a curare i "rapporti con l'Agenzia delle dogane e dei monopoli", Sandra Savino (Forza Italia), e un nuovo direttore generale dell'Agenzia stessa, Roberto Alesse, che succede a Marcello Minenna. In entrambi i casi, l'assegnazione delle deleghe da parte del ministro Giancarlo Giorgetti e la nomina da parte del Consiglio dei ministri del nuovo vertice dell'Agenzia fiscale sono arrivate nel giro di poche settimane, aprendo scenari che sono ancora da scrivere e che sono parzialmente nel segno della continuità, visto che Federico Freni (Lega), già sottosegretario al Mef con delega al gioco sotto il Governo Draghi, fa parte anche della squadra di governo di Giorgia Meloni, e ancora una volta nel ruolo di sottosegretario al Mef, ma stavolta con competenza, tra le altre, di curare i rapporti con i territori.

E naturalmente, le politiche relative al gioco si incastonano in quelle generali e, a quattro mesi circa dall'insediamento del Governo Meloni (il 22 ottobre 2022) è tempo di tracciare un primissimo bilancio dell'attività da esso svolta, oltre a delineare i principali fronti che lo vedranno impegnato nel 2023.

Lo fa a Gioco News il senatore di Fratelli d'Italia Gianni Berrino, alla sua prima esperienza parlamentare ma con alle spalle un lungo curriculum politico nella sua regione di appartenenza, la Liguria.

“Il bilancio dei primi mesi di Governo è positivo. In una situazione di grande difficoltà, con un’economia gravemente segnata dalla crisi causata dalla guerra da un lato e dall’aumento delle fonti energetiche dall’altro, questo Governo è riuscito a scrivere e ad approvare una legge finanziaria politica, non solo tecnica come molti avrebbero immaginato. Una legge finanziaria che pur destinando quasi il 70 percento delle risorse al contrasto all'aumento dei costi energetici, ha saputo comunque dare risposte alle famiglie, ai redditi più bassi e alla sanità, con un aumento consistente delle risorse. Naturalmente il mio impegno sarà sempre rivolto, oltre che alle partite nazionali, anche alle esigenze del territorio in cui sono stato eletto”.

Dopo le frizioni che hanno preceduto la formazione del Governo e il voto di fiducia da parte delle due Camere, tra gli alleati sembra essere stata trovata una sostanziale condivisione di vedute e intenti. Lei ritiene che il Governo giungerà alla fine della legislatura e che Fratelli d'Italia abbia trovato dei validi e affidabili compagni di viaggio?
“Ne sono certo. Abbiamo, come maggioranza, la grande responsabilità di rappresentare una scelta politica fatta direttamente dagli elettori. Di questo ne siamo coscienti tutti e porteremo a termine il mandato”.

Quali sono le sfide maggiori che deve affrontare il Paese, sia sul fronte nazionale che internazionale?
Il superamento della crisi economica, il rilancio dell’occupazione, le grandi riforme a partire da quella della giustizia, la difesa della sovranità alimentare, il far ripartire le infrastrutture, questo per fare un elenco che non è completo ma che è esemplificativo. Poi, in Europa, trovare la soluzione del problema annoso dei migranti, con decisioni comuni e che non lascino sola l’Italia come è accaduto in passato, difendere gli interessi italiani, come ad esempio la tutela del Made in Italy e delle eccellenze agroalimentari italiane”.

Sull'innalzamento in Italia del tetto massimo per l'uso di denaro contante a 5mila euro rispetto ai mille a cui sarebbe dovuto scendere nel 2023 rispetto ai 2mila del 2022, una misura inserita nella legge di Bilancio per l'anno corrente, c'è stato un acceso dibattito. Facciamo chiarezza: è davvero un favore agli evasori? E pensa che aiuterà l'operatività dei casinò?
“L'innalzamento del tetto del contante non è un favore agli evasori. Limitare l'uso del contante non è il modo per combattere l’evasione. L’Europa ha posto il tetto del contante a 10.000 euro, quindi il doppio dell’Italia e ci ha anche fatto i complimenti per la decisione assunta. Ma queste cose, la sinistra tanto abituata a rifugiarsi dietro il 'lo impone l’Europa' non le racconta e non le dice. L’uso del denaro guadagnato onestamente è un principio di libertà”.

Nella passata legislatura il primo Governo Conte, formato da Movimento 5 Stelle e da Lega, ha del tutto abolito, con il decreto Dignità, la pubblicità del gioco legale. Che giudizio dà di questa misura? Ha raggiunto gli obiettivi di tutela del giocatore che si prefiggeva e ci sono gli spazi per rivederla, viste le conseguenze negative che per esempio ha avuto sul mondo sportivo che si è visto venire meno le sponsorizzazioni da parte dei bookmaker?

“Posto che il contrasto alla ludopatia vede impegnato il mio partito da sempre, sul tema specifico delle sponsorizzazioni da parte delle società di gioco legale, non è ancora iniziata alcuna discussione”.

 

Gli operatori del settore del gioco da anni attendono una legge nazionale che riordini l'offerta e che dia regole certe e uniformi sul territorio. Condivide questa aspirazione e ritiene che il Governo Meloni riuscirà a realizzare questo obiettivo fallito nelle due precedenti legislature?
“In questi primi mesi di attività abbiamo affrontato temi urgentissimi e non rinviabili. Quando e se inizierà il confronto su questo tema vi terrò prontamente informati”.

 

In che modo si può e si deve tutelare il giocatore e quali sono i soggetti che vanno coinvolti?
“Il giocatore va tutelato innanzi tutto contro la ludopatia. Poi deve essere tutelato dal gioco clandestino e illegale, ponendolo al riparo dal venire in contatto con la criminalità organizzata, specie quella dedita al cosiddetto strozzinaggio, che è il pericolo primo a cui i giocatori, specie se ludopatici, sono esposti. Pertanto, è necessaria un'attenzione costante delle forze dell’ordine, unitamente a interventi del settore socio-sanitario. Grande attenzione però deve essere anche posta dalle famiglie”.

 

Lei ritiene che in passato il settore del gioco sia stato vittima di un pregiudizio ideologico e cosa deve fare la politica, ma anche l'industria, per uscire da esso?

“Penso che la trasparenza sia la ricetta migliore”.

 

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