Con la vittoria delle elezioni regionali tenutesi in Liguria l'ottobre 2024 da parte di Marco Bucci, Genova è rimasta senza sindaco, ragion per cui la città dovrà tornare alle urne questa primavera, fra aprile e giugno.
La data precisa dell'election day non è ancora stata fissata ma i candidati alla carica di primo cittadino stanno già scendendo in campo e probabilmente il loro numero è destinato a crescere.
Anche se non si sono ancora espressi esplicitamente in materia di gioco e di contrasto alla ludopatia, il voto di Genova dovrebbe essere comunque importante per il settore, visto che il capoluogo ligure è stato fra i primi in Italia a varare un regolamento specifico in materia, in vigore dal 24 maggio 2013, in applicazione della legge regionale n° 17 del 2012.
Un regolamento oggetto di una serie di ricorsi da parte degli operatori del gioco che contestato sia la legittimità costituzionale sia la "sostanza", e che è tornato più volte al centro del dibattito politico, per un possibile ritocco in caso di modifica della legge regionale, anche nella recente campagna elettorale per le Regionali.
Come si ricorderà tale modifica non è mai arrivata, dopo la sospensione “sine die”- in attesa del riordino nazionale - decisa dalla Giunta Toti nel 2018, per quanto concerne la sua efficacia retroattiva, mentre l’insediamento di nuove attività continua ad essere inibito entro il raggio di 300 metri dai luoghi sensibili.
Fatte queste dovute premesse, vediamo quindi quali sono gli attuali candidati sindaco per Genova.
Il centrodestra schiera Pietro Piciocchi, l’attuale facente funzioni del comune di Genova, nonché assessore al Bilancio. La sua candidatura è sostenuta da Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia, Noi Moderati, Udc e Nuovo Psi oltre a due liste civiche.
Definito dal viceministro delle Infrastrutture e dei trasporti. Edoardo Rixi, deputato della Lega, "l'uomo dietro la macchina di due giunte di Bucci", per il presidente della Regione la sua elezione "sarà un passo avanti per la città e per i genovesi".
Massimo sostegno in casa, quindi, per lui, avvocato tributarista e amministrativista, specializzato in diritto amministrativo e degli enti locali, cattolico, che presenta così la sua candidatura: "Ho fatto riflessioni interiori dopo quanto è successo con l’elezione del presidente Bucci: potevo ragionare che ho già dato il mio contributo. Ma chi nella vita ha ricevuto deve dare, chi come me ha ricevuto tanto deve restituire alla comunità. Ecco perché ho deciso di accettare questa candidatura che mi è stata chiesta da tanti amici che fanno parte di una coalizione molto vicina. Vogliamo mettere al centro i cittadini perché sono al centro di tutto. Il nostro ruolo è il servizio ai cittadini, non il potere. Siamo anni luce da gestione clienterale".
Il Partito democratico, con l'appoggio del Movimento 5 stelle, ha scelto Silvia Salis, già campionessa del lancio del martello, conquistando dieci titoli nazionali e con due Olimpiadi all'attivo (Pechino nel 2008 e Londra nel 2012), e dal maggio 2021 vicepresidente vicaria del Coni, prima donna in assoluto a ricoprire questo ruolo.
Queste le sue parole: "La mia è stata una scelta di cuore per la mia città, un impegno che prendo per il posto che amo. Un modo per tornare a casa mia. È stata anche l’ultima cosa che sono riuscito a raccontare a mio padre prima che ci lasciasse ed era orgoglioso. Ho accettato questa proposta chiedendo delle garanzie, una squadra che fosse molto grande e che mi darà grandi soddisfazioni. Porterò con me l’esperienza del mondo dello sport. Aver fatto parte del Coni mi dà esperienza nel settore pubblico, nell’ascoltare le persone e le loro differenti esigenze. Da questo mondo porterò il concetto di fair play perché non voglio cadere nei toni, spesso scadenti, della politica".Silvia Salis non è sicuramente un nome nuovo per i lettori della nostra testata. Pur non avendo mai fatto dichiarazioni in materia di gioco, la ricordiamo come membro dell'Advisory board di Fondazione Lottomatica, laboratorio di idee e di azioni volte a generare opportunità all’interno della società e costituisce lo strumento di restituzione sociale del Gruppo Lottomatica, e in prima linea per la promozione dell'emancipazione femminile attraverso lo sport.
Tornando ai potenziali sindaci di Genova, ecco la candidatura di Filippo Biolé, avvocato, presenta "una proposta civica rivolta al mondo civile a tutti gli elettori desiderosi di ritornare al voto con convinzione, a tutti i partiti pronti a oltrepassare impasses di natura politica, che si riconoscono in un'area progressista fatta di valori, trasparenza, legalità, competenze pluridisciplinari, il tutto all'insegna di un atteggiamento favorevole alla messa in campo di sinergie e condivisione a servizio della città di Genova e dei genovesi".
A sostenerlo il Comitato Filippo Biolé sindaco e Genova unita.