È tempo di bilanci in Trentino Alto Adige dopo le elezioni tenutesi in entrambe le province nella giornata di ieri, 22 ottobre.
Bilanci “gattopardeschi” sia in generale che per il mondo del gioco, visto che i presidenti saranno gli stessi del precedente mandato, e che, salvo sorprese, gli equilibri esistenti in virtù delle normative vigenti non dovrebbero cambiare. Sempre che non intervenga il riordino nazionale del settore affidato alla legge delega per la riforma fiscale a condizionare il tutto.
Andrà quindi capito quanto questo peserà sulla questione territoriale che negli ultimi anni attaglia questi territori, al centro di numerosi contenziosi nei tribunali amministrativi, che terranno banco anche nei prossimi mesi, con ulteriori sviluppi a dicembre per alcune attività di Bolzano e a maggio del 2024 per Trento.
Tornando ai risultati elettorali, cominciamo con la Provincia di Bolzano e con i numeri sull'affluenza: hanno votato 290.299 persone, compresi i voti espressi per corrispondenza (13.175), quindi il 71,5 percento degli aventi diritto, in calo rispetto al 73,9 percento del 2018. I votanti sono stati minori soprattutto nelle zone a maggioranza italiana, come i comuni di Bolzano e Laives, dove l’affluenza si è fermata al 59 e al 57,8 percento (cinque anni fa era stata del 64,6 e del 67,8 percento).
Quanto agli equilibri nel futuro consiglio provinciale, che sarà poi chiamato a nominare il presidente della Provincia, secondo il sistema elettorale vigente in Alto-Adige, alla fine il primo partito è l'Svp - Südtiroler Volkspartei (Partito popolare sudtirolese), che ha incassato il 34,5 percento delle preferenze (oltre sette punti in meno rispetto al 41,9 percento delle elezioni provinciali del 2018), fatto che con ogni probabilità porterà con sé un nuovo mandato alla guida della provincia di Arno Kompatscher, in sella ormai dal 2014, ma è da vedere con chi dovrà allearsi per raggiungere i 19 seggi necessari per avere la maggioranza nel consiglio provinciale.
Gli altri dati vedono come seconda forza il Team K (11,1 percento dei voti), seguiti da Süd-Tiroler Freiheit (10,9 percento), Verdi-Grüne-Verc (9 percento), Fratelli d'Italia (6 percento), JWA- Wirth Anderlan (5,9 percento), die Freiheiltichen (4,9 percento), Pd - Partito democratico (3,5 percento), Für Südtirol mit Widmann (3,4 percento), Lega Salvini-Uniti per l'Alto Adige (3 percento), La Civica (2,6 percento), Vita (2,6 percento), Movimento 5 Stelle (0,7 percento), Enzian (0,7 percento), Forza Italia (0,6 percento), Centro destra (0,6 percento).
Secondo i dati provvisori, come riporta il sito ufficiale della Provincia di Bolzano, il calcolo per l'attribuzione dei mandati nel consiglio provinciale prevede 12 partiti rappresentati in Consiglio e questa è l'assegnazione ufficiosa: Swp 13 seggi, Team K (4), Süd-Tiroler Freiheit (4), Verdi-Grüne-Verc (3), Fratelli d'Italia (2), Jwa - Wirth Anderlan (2), die Freiheitichen (2), Pd - Partito democratico (1), Für Südtirol mit Widmann (1), Lega-Uniti per l'Alto Adige (1), La Civica (1), Vita (1), Movimento 5 Stelle (0), Enzian (0), Forza Italia (0), Centro Destra (0).
Per quanto riguarda la Provincia di Trento l'affluenza è stata del 58,39 percento, contro il 64,05 percento del 2018.
In questo caso, visto il diverso sistema elettorale, i voti per il presidente sono stati espressi direttamente dai cittadini.
Riconferma anche per il governatore uscente Maurizio Fugatti, che a scrutinio ultimato ha superato il 51 percento delle preferenze, tallonato da Francesco Valduga, candidato del centrosinistra e del Terzo polo, con circa il 39 percento.
Molto distanziati Filippo Degasperi, sostenuto da Onda e Unione popolare, vicino al 4 percento, il candidato di Giovani per Divina presidente- Noi con Divina presidente e Alternativa popolare, Sergio Divina, è sotto il 3 percento, così come Marco Rizzo di Democrazia sovrana popolare. Alex Marini del Movimento 5 Stelle è all'1,81 per cento, mentre Elena Dardo di Alternativa arriva allo 0,50 percento.
Leggendo queste cifre, è interessante notare come nonostante il vantaggio di Maurizio Fugatti su Francesco Valduga, il primo partito della provincia di Trento sia il Partito democratico, grazie al 16,63 percento dei voti, seguono la Lega (12,21 percento), Fratelli d'Italia (11,62 percento) e la lista Noi Trentino per Fugatti Presidente (9,69 percento).