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Proroga leggi gioco, Sapar: 'Salvaguardare le attività esistenti'

20 ottobre 2018 - 09:37

Nuova puntata dello speciale di Gioconews sulle ipotesi di proroga delle leggi regionali sul gioco, a parlare sono i referenti locali dell'associazione Sapar.

Scritto da Fm
Proroga leggi gioco, Sapar: 'Salvaguardare le attività esistenti'

Il 30 ottobre si saprà finalmente se la Puglia, come ha già fatto l'Abruzzo con il rinvio della scadenza delle autorizzazioni in essere al 2020, potrà contare sulla proroga della propria legge sul gioco (con lo spegnimento degli apparecchi fissato per il 20 dicembre 2018), con il voto in Consiglio regionale delle proposte di modifica sul tavolo. 

 

Una data fondamentale, che attira una volta di più l'attenzione degli operatori del comparto impegnati nella salvaguardia dei posti di lavoro minacciati dalla varie leggi regionali, dall'Emilia Romagna al Piemonte. Un tema a cui Gioconews ha dedicato un ampio speciale, pubblicato sul numero di ottobre della rivista cartacea e consultabile online.

 

Dopo il Sindacato totoricevitori sportivi e l'associazione As.Tro, è la volta dei referenti locali dell'associazione Sapar.
 
Cominciamo da Eugenio Bernardi, vice presidente nazionale e responsabile della delegazione dell'Emilia Romagna. Secondo lui, di fronte all'ipotesi della Giunta di prorogare la legge regionale sul Gap, sostiene che "basterebbe far valere la normativa per gli insediamenti futuri e lasciare quelli in essere oltre ad eliminare la stortura che se entro i 500 metri apre o si insedia un cosiddetto nuovo luogo sensibile il divieto non venga applicato.
Permane comunque la spada di Damocle della scadenza delle concessioni al marzo 2022 anche per tutti i bar e locali pubblici e delle innumerevoli ordinanze limitative degli eventuali nuovi insediamenti di sale dedicate e e di esercizi pubblici che non possono tenere Awp o slot.
Dai dati forniti dai Monopoli, nel settembre 2017 in Emilia Romagna erano censite circa 650 sale. Le tipologie di locali che vanno a impattare con la legge regionale del 2013 e con la successiva delibera della giunta del giugno 2017 sono oltre il 90 percento di quelle elencate e censite”.
 
 
Per l'Abruzzo interviene Andrea Soriano. "La proroga al 2022 è stata approvata facendo conoscere ai consiglieri regionali i dati di Adm sul giocato delle slot nei locali pubblici e nelle sale da gioco, e i reali numeri degli iscritti a livello locale nelle Asl di competenza per il Gap. Evidentemente, gli amministratori si sono resi conto che non siamo noi il male assoluto, visto che i malati in cura per Gap sono in numero nettamente inferiore rispetto ad alcol, fumo e droga. Nei prossimi 2 anni confidiamo in una legge nazionale unificata che regolarizzi l'intero territorio. Non avendo oggi una norma chiara penso sia inutile far spostare attività a 300 metri dai luoghi sensibili con i relativi costi, se poi un domani politici e governatori decidono di dettare regole diverse".
 
 
Sul Piemonte non nutre molte speranze di miglioramento la presidente di delegazione Alessia Milesi. "Ad oggi auspico un’apertura e un cambiamento di vedute, anche se ancora non ho ricevuto alcun segnale. Dopo innumerevoli incontri con il presidente Chiamparino, con i consiglieri, la Giunta, le numerose manifestazioni che hanno reso concretamente evidenti le preoccupazioni e i numeri del settore, mi rendo conto che non possiamo più parlare di 'ignoranza' nei confronti del settore degli apparecchi per il gioco lecito; c’è una specifica e reale volontà da parte degli amministratori locali di rimanere fermi sulle loro posizioni, a prescindere. Le ricadute della legge sul gioco in Piemonte sono evidenti: si sta tentando di azzerare un intero comparto lavorativo composto da 300 aziende di gestione e produzione con 3000 dipendenti, 6300 servizi pubblici (bar, tabacchi, etc) che danno lavoro ad altri 15.000 dipendenti. La Regione è ampiamente a conoscenza di questi numeri, essendo stati inviati a tutti i consiglieri gli inquadramenti dei dipendenti".
 
Infine arriviamo in Puglia, dove il presidente Domenico Distante ricorda che nel territorio la legge del 2013 ha proibito tutto il gioco con vincita in denaro, quindi anche gratta e vinci, lotto e lotterie, e che quindi porterà alla "chiusura dell'88 percento dei punti gioco, circa 500 fra sale, bar, bingo e tabaccherie. Finora nessuno dei Comuni ha fatto la mappatura dei luoghi sensibili e degli esercizi che dovrebbero chiudere a dicembre. Poi, se una sala decide di traslocare a oltre 500 metri da un luogo sensibile, chi mi dice che dopo aver fatto degli investimenti magari fra sei mesi si troverà vicina ad un altro luogo sensibile aperto nel frattempo? Questo è un altro problema che nessuno ha messo in conto. Per non parlare dell'aumento di attività illegali sul territorio con l'installazione di totem, apparecchi figuranti come comma 7 c, per i quali sulla carta c'è il nulla osta, ma che poi nascondono giochi irregolari. Per tutto questo, chiediamo alla Regione di prorogare la legge sul Gap visto che ha sottoscritto l'accordo in Conferenza unificata Stato Regioni a settembre 2017 con limiti orari, salvaguardia dei posti di lavoro, investimenti in essere".
 

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