Al Bano: 'Fortuna e sfortuna, le costanti della mia vita!'
Al Bano Carrisi difende il gioco che rilassa e lancia un ammonimento: “Gli eccessi preoccupano sempre”.
Il “Leone di Cellino San Marco” è tornato a ruggire, anche se un edema alla corda vocale destra l'ha costretto, con sommo dispiacere dei tanti fan che lo attendevano, a dover rinviare a data da definirsi l'atteso concerto nello sloveno Perla Casinò & Hotel di Nova Gorica. Una tappa prestigiosa, ma contrassegnata da un pizzico di sfortuna visto che lui, Al Bano, si sarebbe dovuto esibire già a marzo, ma dei problemi di salute avevano portato ad annullare la data. Bisognerà attendere ancora, dunque, prima di ascoltare, nella principale Casa da gioco della “Las Vegas d'Europa” i tanti successi che hanno costellato i suoi oltre cinquant'anni di carriera, come “Nel sole”, la prima grande hit del 1967, “Pensando a te”, del 1969, e i duetti con la ex moglie Romina Power, diventati vere e proprie pietre miliari della cultura popolare italiana, come “Felicità” del 1982, “Ci sarà” primo posto al Festival di Sanremo del 1984 e “Nostalgia canaglia” del 1987. E ancora, le struggenti interpretazioni di “È la mia vita” del 1996, “Nel perdono” del 2007 e “Di rose e di spine”, presentata all’ultimo Festival di Sanremo e vincitrice del premio come “Migliore arrangiamento”.
Tuttavia, con gentilezza e disponibilità, Al Bano racconta un po' di sé a Gioco News, iniziando la conversazione con un diretto riferimento all'attività principale (cui affiancare intrattenimento e ristorazione) che si svolge nell'inusuale (ma non poi tanto, visto che ha visto sfilare decine di artisti) location dove era in programma il suo concerto. Al Bano, il gioco per lei è un vizio o un legittimo passatempo?
“È un legittimo passatempo ma è importante non cadere nella tragedia del vizio!”
“Mai vinto al gioco, perché ho giocato pochissimo e nella vita privata fortuna e sfortuna hanno giocato un ruolo mai al risparmio!”