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Al Bano: 'Fortuna e sfortuna, le costanti della mia vita!'

30 dicembre 2017 - 09:39

Al Bano Carrisi difende il gioco che rilassa e lancia un ammonimento: “Gli eccessi preoccupano sempre”.

Scritto da Anna Maria Rengo

 

Il “Leone di Cellino San Marco” è tornato a ruggire, anche se un edema alla corda vocale destra l'ha costretto, con sommo dispiacere dei tanti fan che lo attendevano, a dover rinviare a data da definirsi l'atteso concerto nello sloveno Perla Casinò & Hotel di Nova Gorica. Una tappa prestigiosa, ma contrassegnata da un pizzico di sfortuna visto che lui, Al Bano, si sarebbe dovuto esibire già a marzo, ma dei problemi di salute avevano portato ad annullare la data. Bisognerà attendere ancora, dunque, prima di ascoltare, nella principale Casa da gioco della “Las Vegas d'Europa” i tanti successi che hanno costellato i suoi oltre cinquant'anni di carriera, come “Nel sole”, la prima grande hit del 1967, “Pensando a te”, del 1969, e i duetti con la ex moglie Romina Power, diventati vere e proprie pietre miliari della cultura popolare italiana, come “Felicità” del 1982, “Ci sarà” primo posto al Festival di Sanremo del 1984 e “Nostalgia canaglia” del 1987. E ancora, le struggenti interpretazioni di “È la mia vita” del 1996, “Nel perdono” del 2007 e “Di rose e di spine”, presentata all’ultimo Festival di Sanremo e vincitrice del premio come “Migliore arrangiamento”.
Tuttavia, con gentilezza e disponibilità, Al Bano racconta un po' di sé a Gioco News, iniziando la conversazione con un diretto riferimento all'attività principale (cui affiancare intrattenimento e ristorazione) che si svolge nell'inusuale (ma non poi tanto, visto che ha visto sfilare decine di artisti) location dove era in programma il suo concerto. Al Bano, il gioco per lei è un vizio o un legittimo passatempo?

“È un legittimo passatempo ma è importante non cadere nella tragedia del vizio!”

Il mondo del gioco è spesso dipinto, sia nella copiosa letteratura e cinematografia che dalla stampa generalista, con stereotipi abbastanza variegati: pericoloso e ingannevole, affascinante e glamour. Lei come lo vede?
“Finché rimane 'gioco' è rilassante. Ma sempre attenti al pericolo”.
Questa è un po' la filosofia del Casinò Perla.... come giudica il sodalizio tra gioco, intrattenimento ed enograstronomia di qualità, come accade nella Casa da gioco del gruppo Hit?
“Fino a quando rimangono argomenti che portano 'Felicità' il sodalizio è benaugurante”.
Estate e feste natalizie, tempo di meritate vacanze. Le piace visitare le capitali mondiali del gioco, tipo Las Vegas o Macao?
“Siamo stati a Las Vegas per girare il docufilm 'L’America perduta' nel 1993. L’impressione non era positiva ma la gente 'godeva' di quella realtà. Mai stato a Macao fino ad ora”.
Ultimamente in tantissime trasmissioni Tv e radiofoniche si parla di gioco. Si cavalca l'onda, si fa del populismo o si parla davvero di un fenomeno preoccupante?
“Gli eccessi sono sempre preoccupanti, in tutti i settori!”
Concludiamo con una domanda un po' personale: lei ritiene di essere una persona fortunata, nella vita privata, nel lavoro e, se lo pratica, al gioco?
“Mai vinto al gioco, perché ho giocato pochissimo e nella vita privata fortuna e sfortuna hanno giocato un ruolo mai al risparmio!”

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