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Ale e Franz, l'amore la nostra fortuna

11 marzo 2017 - 00:29

I comici Ale e Franz non mescolano lavoro e gioco: “Subito a casa dopo lo spettacolo al Casinò e l'amore è la nostra fortuna'. 

Scritto da Anna Maria Rengo

Sul palcoscenico come nella vita. Uno, Ale, più serioso, ironico e simpaticamente scorbutico, l'altro, Franz, più svagato ma, nella fortunata circostanza in cui li conosciamo personalmente, impegnatissimo nelle prove dello spettacolo 'Tanti lati – Latitanti' che hanno proposto con grande successo anche al teatro dell'Opera del Casinò di Sanremo. Loro sono Ale & Franz, al secondo Alessandro Besentini e Francesco Villa, ospiti della Casa da gioco matuziana e che ben si prestano a rivelare qualcosa di se stessi a Gioco News.

Cominciando proprio da quei lati latitanti che danno nome allo spettacolo: quali sono i vostri? “Sono quelli che ci sono in tutte le persone – risponde a nome di entrambi Ale – anche se poi nel corso della vita molti lati vanno e molti altri, invece, rimangono”.

Questa è la prima volta che vi esibite in un casinò? “Stavolta ci esibiamo al teatro dell'Opera del Casinò di Sanremo, quindi in un contesto comunque teatrale! Non è la stessa cosa che recitare in una sala da gioco! Ma in passato sì, ci è capitato, però privatamente e non con spettacoli così strutturati come quello che presentiamo al Casinò”.

Tenterete la fortuna al gioco, visto che siete al Casinò?

“No, siamo qui per lavorare! E poi, subito dopo lo spettacolo, dobbiamo subito rientrare a casa. Però, certamente ci è capitato di andare a giocare nei casinò”.

Di voi due, chi è quello più fortunato in amore e chi invece è più fortunato al gioco? Ale abbandona il suo aplomb e ride: “Che fantastica domanda! Davvero difficile rispondere! Ma direi che siamo entrambi più fortunati in amore, visto che tutti e due abbiamo una compagna e una famiglia. E poi, diciamocelo, né io né Franz abbiamo mai giocato assiduamente, quindi è difficile accertare se possiamo essere fortunati”.

Avete mai tratto ispirazione dal gioco per qualche vostro spettacolo? “Sinceramente no. Anche perché è un tema che tendiamo a tenere abbastanza a distanza, anche dalle nostre vite”.

 

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