Gambarotta: 'Al tavolo da gioco preferisco la tavola imbandita'
Bruno Gambarotta tra cucina e poker, un connubio condito da simpatia e ricordi.
‘Non si piange sul latte macchiato’, ma quante belle e pacate discussioni, su o, meglio ancora, davanti a una bella tavola imbandita! Ne è convinto Bruno Gambarotta, che al Casinò di Sanremo ha ritirato il premio ‘Libri da gustare’, ottenuto grazie agli otto racconti gialli contenuti nel suo ‘Non si piange sul latte macchiato’, e che condivide appieno l’opinione che l’enogastronomia la faccia ormai da padrona, peraltro da diversi anni, sulle Tv ma anche nelle librerie italiane. “Si spadella a tutte le ore e su tutte le reti. Massimo Montanari, grande storico dell’alimentazione, sostiene che di cibo si è sempre parlato. Dall’Iliade e dall’Odissea in poi non c’è opera d’arte che ne parti. Mangiare è una cerimonia che coagula le passioni, gli interessi, i contrasti. Attorno al cibo c’è una tensione continua per guadagnarselo, per non parlare delle leggende e rivendicazioni sull’origine di alcuni piatti…. Basti pensare che ora gli Stati Uniti rivendicano che la pizza è nata lì e che è polemica dopo che Bill De Blasio, sindaco di New York, è stato fotografato mentre la mangia utilizzando forchetta e coltello anziché, come Bill Clinton, utilizzare semplicemente le mani e piegarsi sul piatto!”.
Il tema è evidentemente una grande passione per il buongustaio Gambarotta: “Andare al ristorante è come prendere parte a una recita, di cui sono attori anche il maitre e i camerieri. E tutti giocano volentieri a questa recita, io per primo! Secondo me, ci sono dei periodi in cui si parla di cibo per non parlare d’altro. Per esempio, se vado a una cena dove non conosco i commensali, non mi arrischio a parlare di Berlusconi, o, più recentemente, del referendum sulle riforme costituzionali. Invece il cibo è un tema neutro, e puoi dire al tuo interlocutore che è una barbarie mangiare il pesto alla genovese senz’aglio, senza che nessuno si offenda. E vogliamo dimenticarci del boom dei vitigni rari? Quanto partecipo a una cena, ne porto una bottiglia e lo metto in tavola: questo mi consente qualche minuto per fare la ruota, raccontare come è fatto e le sue caratteristiche. E ancora oggi sperimento. Le mie figlie mi hanno detto che un limone spremuto prima di fare colazione ti cambia la vita. È verissimo, provatelo! Sono anche disposto ad accettare consigli sui ristoranti, e il tam tam degli amici, il passaparola, funziona e lo preferisco alle sospette pubblicità che alcuni locali si fanno”.
Se il cibo è un ottimo e non scottante argomento di conversazione, forse non si può dire altrettanto del gioco con vincita in denaro, su cui il dibattito è sempre molto acceso….